ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04881

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 384 del 03/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 03/03/2015
Stato iter:
14/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/05/2015
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 14/05/2015
Resoconto COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2015

DISCUSSIONE IL 14/05/2015

SVOLTO IL 14/05/2015

CONCLUSO IL 14/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04881
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Martedì 3 marzo 2015, seduta n. 384

   COLONNESE, TOFALO, FICO, LUIGI DI MAIO, SIBILIA e LUIGI GALLO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   con le delibere della giunta regionale della Campania n. 6 del 9 gennaio 2015 e della giunta provinciale di Napoli n. 592 del 22 dicembre 2014, gli enti locali decidevano l'accorpamento dell'Istituto di istruzione superiore statale «Giovanni Caselli» con sede a Napoli, nel Bosco di Capodimonte, con l'Istituto «Melissa Bassi» di Napoli. L'Istituto è unico sul territorio nazionale dal punto di vista storico culturale e rappresenta una inimitabile nicchia dell'eccellenza del made in Italy al pari dell'istituto Antonio Stradivari di Cremona. Tuttavia attualmente è minacciato dalla scure del ridimensionamento voluto dalle ultime riforme scolastiche, alla stregua di un qualsiasi istituto professionale, e rischia di perdere irrimediabilmente le sue peculiarità comportando, oltre ad un notevole danno per il settore dell'artigianato della porcellana a livello territoriale, la perdita di un inestimabile valore del patrimonio storico-culturale del mezzogiorno;
   l'istituto ha precedentemente richiesto il riconoscimento dello status di «indirizzo raro». Infatti nel giugno 2013 il Consiglio della regione Campania votò all'unanimità un provvedimento che autorizzava la Giunta ad avviare le pratiche riguardanti il riconoscimento dello status all'istituto. Tale status avrebbe liberato l'istituto dai parametri numerici del dimensionamento, decisamente inadeguati per percorsi di studio di questo tipo. Tuttavia la Giunta del Governatore Caldoro, in gennaio deliberava il dimensionamento della scuola e conseguentemente l'IISS «G. Caselli» presentava ricorso al Tar. L'accorpamento del Caselli condurrebbe inevitabilmente alla perdita di molte delle sue peculiarità che lo contraddistinguono, nonché ad una riduzione della sua autonomia gestionale e operativa;
   i più recenti progetti della giunta Caldoro prevedono di sottrarre all'istituto gli edifici storici, che oggi lo ospitano per riutilizzarli in un progetto di riqualificazione dell'intero parco di Capodimonte, che sarà finanziato con i fondi comunitari POIn, per la riqualificazione dei poli «attrattori culturali, naturali e turismo», del fondo europeo di sviluppo regionale per gli anni 2007-2013, con l'evidente dissonanza di rischiare la perdita di uno dei tesori ormai radicati funzionalmente proprio nel complesso storico-naturalistico del parco;
   per sensibilizzare l'amministrazione locale su tali problematiche il 1o febbraio 2015 è stato convocato un presidio all'ingresso della Reggia di Capodimonte: docenti, studenti, ex-studenti e associazioni protestavano contro la chiusura della scuola. Alla manifestazione è seguita una petizione rivolta a Stefano Caldoro, Presidente della regione Campania, a Caterina Miraglia, assessore all'istruzione, della regione Campania, a Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ad Annamaria Palmieri, assessore all'istruzione e Alessandra Clemente, assessore per le politiche giovanili;
   con deliberazione n. 54 della giunta regionale della Campania il 9 febbraio 2015 si procedeva alla sospensione per l'anno scolastico 2015/2016 dell'accorpamento degli istituti IISS «Giovanni Caselli» e ISIS «Melissa-Bassi» di Napoli. Qualora non sarà individuato un percorso adeguato e utile alla scuola stessa per assicurare un dirigente scolastico titolare ed una più stabile programmazione alla scuola, il prossimo anno scolastico si dovrebbe procedere ugualmente all'accorpamento dei due istituti. In questo lasso di tempo sarebbe opportuno avviare l'iter del riconoscimento di «istituto raro» sottraendolo in tal modo, una volta per tutte, agli astringenti parametri del dimensionamento e salvando così un'eccellenza italiana;
   nel 1743 Carlo di Borbone fondava a Napoli la Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte, dando inizio ad una tradizione che grazie ai suoi profondi contenuti è riuscita, pur nell'era della tecnologia sfrenata e della globalizzazione, a rinnovarsi conservando la propria identità fino ai giorni nostri. L'assenza di caolino nelle cave del sud Italia fa sì che la porcellana ivi prodotta abbia delle caratteristiche particolari ed esclusive perché composta da un impasto derivante dalla fusione di varie argille miste al feldspato e particolarmente tenero. Ne derivano manufatti ben distinti dalla porcellana del nord Europa che costituirono i primi prodotti di una tradizione unica nella storia della porcellana. Nel 1961 con decreto del Presidente della Repubblica, allo scopo di continuare l'antica tradizione artigianale, si costituì l'Istituto di istruzione superiore statale «Giovanni Caselli», dal nome del decoratore piacentino che fu uno dei collaboratori principali di Carlo di Borbone. Tuttora ha sede nell'edificio storico della Real Fabbrica di Capodimonte ed ha lo scopo di formare personale qualificato e specializzato nel settore produttivo ceramico/chimico nonché nella promozione, nello studio e nella tutela della tradizione ceramica del territorio. L'Istituto detiene il marchio di fabbrica e per questo le opere realizzate hanno diritto di fregiarsi del giglio borbonico;
   inizialmente la scuola era articolata in tre sezioni specializzate della durata di un triennio ciascuna: quella dei foggiatori, dei verniciatori e fornaciai, dei decoratori della ceramica. Nel 1964 si aggiunse quella dei modellisti formatori e nel 1967 quella dei chimico-ceramisti, nel 1974 fu poi istituita la sezione degli operatori chimici. Successivamente si aggiunsero 3 corsi biennali di postqualifica per conseguire la maturità di tecnico delle lavorazioni ceramiche, chimico delle industrie ceramiche e tecnico delle produzioni chimiche. Il percorso di studi lo rende incomparabile ad un altro istituto essendo l'unico in Italia che prepara artigiani altamente specializzati nella produzione della porcellana, ragione per cui l'accorpamento con l'istituto Bassi implicherebbe la perdita dell'identità e l'unicità del Caselli e contestualmente un notevole danno per il settore dell'artigianato e per l'intero comparto della porcellana;
   l'istituto si colloca in un territorio non solo caratterizzato dalla tradizionale predisposizione per la produzione ceramica artistica, ma soprattutto in un polo di attrazione turistica famoso in tutto il mondo. La posizione privilegiata ha profondamente inciso sulla vita dell'Istituto, come valore aggiunto accanto alla sua originaria specificità. Persistono ancora oggi le tracce e la presenza nella sede centrale dell'istituto di testimonianze di quel passato, sotto forma di reperti e oggetti risalenti al periodo settecentesco;
   attualmente la scuola ospita, accanto al settore ceramico, un indirizzo tecnico chimico-biologico e un liceo artistico. La collocazione nel parco ha avuto sempre la sua importanza anche per l'inclinazione fortemente ecologica del percorso di studi. L'introduzione di un liceo artistico, con una specializzazione nel design, è scaturita sia dalla necessità di avere, anche nella zona nord di Napoli, un percorso artistico, sia dal bisogno di un'offerta che integrasse il tradizionale percorso professionale della ceramica e della porcellana;
   l'istituto ha vissuto e sofferto negli ultimi anni una diminuzione del numero degli alunni e di docenti, una perdita di risorse umane professionali, determinata da diverse cause quali la crisi generale del settore ceramico e del mondo del lavoro nonché la presenza nella periferia nord di Napoli di studenti che sempre più spesso si rivolgono al professionale per assolvere unicamente all'obbligo scolastico. Con il passare del tempo le riforme scolastiche hanno eliminato le discipline specifiche e revocato l'indirizzo «atipico», di cui l'istituto godeva, equiparandolo a qualsiasi altro istituto professionale. L'IISS «Giovanni Caselli» ha quindi dovuto sottostare ai parametri rigidi del numero minimo di allievi, pari a 900, e ai quadri orari insufficienti per le specificità della scuola, con la conseguente chiusura di diversi laboratori. Nonostante ciò l'istituto, oltre a vantare continui contatti con le principali manifatture europee, ha realizzato un grande pannello decorativo in grés per la metropolitana collinare di Napoli nella stazione «Policlinico». In occasione del 250o anniversario della fondazione della Real Fabbrica (1743-1993), inoltre, è stato insignito della medaglia della Presidenza della Repubblica;
   gli indirizzi «atipici», per la loro specificità, non sono suscettibili di diffusione generalizzata, vengono perciò attivati in pochissimi istituti, in collegamento con contesti locali storicamente orientati alla produzione relativa a particolari ambiti economici. La determinazione dei profili e dei quadri orari di qualifica viene effettuata in stretta correlazione con le esigenze espresse dal mondo del lavoro e con il determinante apporto degli Istituti che da numerosi anni operano nel settore;
   la presenza di un Preside «reggente» è sicuramente in contraddizione con la natura dell'IISS «G. Caselli», quale scuola unica nell'intero territorio nazionale;
   nel rispetto delle vigenti norme sulla sicurezza, non sarebbe possibile raggiungere il numero di alunni determinato dalle ultime normative, data la presenza di particolari tipi di laboratori e attrezzature –:
   se il Ministro interrogato non ritenga doveroso adoperarsi, per quanto di competenza, affinché venga avviato un indispensabile piano di valorizzazione fruibilità e razionalizzazione della spesa pubblica che tuteli un patrimonio di eccellenza quale l'IISS «Giovanni Caselli», incentivando così la formazione di giovani ceramisti, futuri imprenditori, che sappiano contribuire al mantenimento e allo sviluppo di un settore così radicato e sentito nel territorio regionale e nazionale;
   se non intenda concedere all'istituto l'originaria identità mediante l'immediato riconoscimento di «indirizzo raro», così come è già stato fatto per l'istituto Stradivari di Cremona e l'istituto dedicato al restauro del mosaico di Ravenna, la necessaria autonomia, per operare scelte finalizzate alla ricerca e al mantenimento e allo sviluppo della produzione della porcellana di Capodimonte che hanno reso l'Istituto «G. Caselli» parte integrante del patrimonio storico e artistico italiano.
(5-04881)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04881

  In relazione a quanto prospettato dagli On.li interroganti, si ricorda preliminarmente che il piano predisposto dalla Regione Campania per l'anno scolastico 2015/2016 contemplava inizialmente la proposta di accorpamento degli istituti «Caselli» e «Melissa Bassi» di Napoli nel presupposto che si sarebbe così costituita un'unica scuola dimensionata, con la conseguente istituzione di una nuova dirigenza che avrebbe garantito una maggiore stabilità gestionale, unita ad un più efficace rafforzamento della politica scolastica sul territorio di riferimento.
  Pur tuttavia, a fronte delle reiterate istanze da parte degli studenti e dei genitori dell'Istituto «Caselli», finalizzate a consentire la conservazione dell'autonomia dello stesso, nella prospettiva di incrementare il numero degli iscritti e rientrare nei parametri prescritti dalla normativa vigente, il competente Ufficio scolastico regionale per la Campania, ritenendo opportuno venire incontro alle istanze rappresentate, invitava, con propria nota del 13 febbraio 2015, l'Assessorato all'istruzione della Regione a valutare l'eventualità di soprassedere all'accorpamento.
  La Giunta regionale, considerando fondate le motivazioni prodotte dall'Ufficio scolastico e riconoscendo all'istituto «Caselli» la sussistenza dei presupposti per la deroga di cui all'articolo 2 della delibera n. 669 del 2012 con cui sono state approvate le Linee guida per il dimensionamento scolastico, procedeva con propria delibera del 13 febbraio 2015 a sospendere il suddetto accorpamento.
  Rappresentato ciò, per quanto riguarda la specifica questione sollevata dall'on.le interrogante si evidenzia che il Ministero può senz'altro valutare la possibilità di uno speciale inquadramento dell'Istituto per la ceramica «Caselli» che ne preservi la peculiarità del piano di studi. A tal fine, si rende necessaria la presentazione da parte dell'istituto di una specifica richiesta di sperimentazione ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio architettonico

ceramica

protezione del patrimonio