ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04827

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 381 del 25/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/02/2015
Stato iter:
25/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 25/06/2015
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/02/2015

DISCUSSIONE IL 25/06/2015

SVOLTO IL 25/06/2015

CONCLUSO IL 25/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04827
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Mercoledì 25 febbraio 2015, seduta n. 381

   BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nell'ambito del piano di razionalizzazione e riorganizzazione degli uffici postali sul territorio nazionale Poste italiane avrebbero deciso di sopprimere l'ufficio presso Granieri frazione del comune di Caltagirone in provincia di Catania;
   suddetta decisione lascia molto perplessi in considerazione della rilevanza che tale servizio riveste per la comunità locale;
   Granieri è una frazione molto popolosa del comune di Caltagirone con circa 400 abitanti «e verrebbe eccessivamente penalizzata da questa decisione poiché caratterizzata da un vivace tessuto di aziende agricole»;
   in data 20 febbraio 2015 si è svolta una partecipata manifestazione di protesta che ha visto impegnati amministratori, sindacati, operatori economici cittadini per scongiurare la chiusura dell'ufficio postale;
   in relazione al contratto di servizio che Poste italiane ha siglato con il Ministero dello sviluppo economico vanno tenute in debita considerazione alcuni elementi che ne caratterizzano la gestione di un servizio pubblico fondamentale che vanno al di là dei criteri adottati dall'azienda –:
   se e quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, intenda adottare nei confronti di Poste italiane al fine di svitare la chiusura definitiva dell'ufficio postale di Granieri di Caltagirone e consentirne il mantenimento di un servizio fondamentale per i cittadini e le imprese. (5-04827)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-04827

  In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214.
  Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l'evoluzione delle esigenze dell'utenza verso una significativa differenziazione dell'offerta dei servizi.
  In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa.
  Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all'articolo 2, comma 6, che quest'ultima trasmetta all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l'elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione.
  L'Autorità, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un'attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.
  Su tale aspetto, si evidenzia che l'Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l'introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori.
  Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate.
  Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell'utenza, la massima concertazione tra Poste Italiane e le amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l'incontro del 12 febbraio scorso avuto con l'amministratore delegato di Poste Italiane ed il presidente dell'AGCOM.
  Su richiesta del Ministero, Poste Italiane, con lettera del 7 aprile 2015, ha accettato di sospendere l'attuazione del piano di razionalizzazione, originariamente prevista per il 13 aprile 2015, al fine di garantire un maggior coinvolgimento degli enti locali e dei loro amministratori, in modo da tener effettivo conto delle esigenze dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce più deboli, e delle specificità dei territori. L'azienda si è inoltre impegnata a spiegare come servizi innovativi assicureranno la tutela del servizio universale a tutti i cittadini.
  In un incontro, avuto lo scorso 23 giugno 2015, con l'amministratore delegato di Poste Italiane, il presidente di AGCOM, il presidente della Conferenza delle Regioni ed il coordinatore dei piccoli comuni di ANCI, il Ministero ha potuto verificare gli effetti dell'utile e costruttivo dialogo avviato tra la società Poste ed i rappresentanti di regioni e comuni, che ha portato alla rimodulazione degli interventi inizialmente previsti da Poste tra chiusure e razionalizzazioni. È emersa peraltro la disponibilità delle parti in gioco a proseguire un percorso coordinato nella modernizzazione dei servizi ai cittadini mantenendo una attenzione particolare ai presidi in territori a rischio desertificazione.
  Ciò premesso, per quanto concerne, in particolare, la Regione Sicilia, Poste Italiane ha precisato che, rispetto ai 793 uffici postali retail attualmente operativi, di cui 178 aperti anche il pomeriggio, e ai 16 uffici Poste Impresa, sono inseriti nel Piano 28 interventi di chiusura e 6 interventi di rimodulazione delle giornate di apertura.
  Nel territorio regionale sono presenti, altresì, 658 sportelli automatici ATM, dei quali 627 attivi 24 ore.
  In provincia di Catania a fronte dei 130 uffici postali retail al momento attivi, di cui 37 aperti in modalità doppio turno, e ai 5 uffici Poste Impresa, sono inseriti nel Piano 4 interventi di chiusura ed 1 intervento di rimodulazione oraria. Nello stesso territorio provinciale sono presenti 118 sportelli automatici ATM, dei quali 110 attivi 24 ore.
  La società, in merito all'ufficio postale «Granieri» inserito nel Piano delle chiusure, ha riferito che lo stesso è ubicato nel Comune di Caltagirone, non classificato come rurale e montano, ove sono presenti altri 2 uffici retail, «Caltagirone» e «Caltagirone 1», entrambi aperti 6 giorni a settimana. In posizione limitrofa all'ufficio «Granieri», oltre ai due menzionati uffici attivi nello stesso Comune, sono presenti gli uffici «San Michele di Ganzaria» e «Grammichele», entrambi aperti 6 giorni a settimana con turno antimeridiano e dotati di 1 distributore automatico ATM attivo 24 ore.
  In ogni caso, Poste Italiane ha assicurato che tutti gli interventi inseriti nel Piano risultano essere pienamente rispettosi della normativa sopra menzionata e che l'attuazione degli stessi avverrà solo dopo aver completato il dialogo avviato con le istituzioni locali.
  La predetta società ha ribadito, infine, che i suddetti interventi non implicheranno alcuna criticità gestionale, mantenendo gli attuali livelli di servizio senza generare alcuna problematica occupazionale.
  Per completezza di informazione si rappresenta che l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che, al fine di consentire una valutazione più puntuale dell'impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l'eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l'articolo 5 comma 1 della citata delibera n. 342/14/CONS ha previsto l'obbligo di notifica preventiva ai Sindaci dei Comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell'intervento.
  La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell'attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi