Legislatura: 17Seduta di annuncio: 379 del 20/02/2015
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/02/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/02/2015
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/02/2015
MURA. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il settore delle telecomunicazioni in Italia vive una situazione di grande difficoltà e rischia di essere smantellato a causa di una serie di fattori, tra i quali la delocalizzazione delle aziende, la contrazione dei ricavi, il ricorso alle gare al massimo ribasso e i cambi di appalto;
il fatturato del settore è di circa 30 miliardi di euro, mentre i lavoratori impiegati sono circa 150 mila;
nel 2013 del settore delle telecomunicazioni ha rappresentato il 2,2 per cento del prodotto interno lordo italiano, il 2,05 per cento della spesa delle famiglie e il 5,8 per cento degli investimenti complessivi. Nello stesso anno la perdita complessiva in termini di fatturato delle aziende che operano nel comparto delle telecomunicazioni è stato di 5,4 miliardi di euro rispetto al 2012, pari ad un calo del 9 per cento;
in particolare, i comparti che compongono il settore della comunicazione hanno registrato una riduzione nel valore pari nelle telecomunicazioni a –11 per cento con un calo dei ricavi nella rete fissa del 7,43 per cento e nella rete mobile del 13,87 per cento;
i dati del 2014 non sono ancora disponibili, ma le previsioni indicano una tendenza negativa che preoccupa gli analisti;
a questa situazione fa eco un'immancabile flessione dell'occupazione nel settore: molti servizi delle telecomunicazioni, infatti, sono stati delocalizzati all'estero e hanno causato, come evidenziano numerosi rapporti, un alto numero di licenziamenti nel nostro Paese;
altro effetto della delocalizzazione è la messa a rischio della sicurezza dei dati, poiché il loro trattamento all'estero impedisce l'applicazione della legge italiana in materia di protezione dei dati sensibili;
la cessione dei servizi, se non addirittura del controllo, di aziende italiane che operano nel settore delle telecomunicazioni pone seri problemi di sicurezza nazionale: attraverso le reti passano infatti tutte le comunicazioni dei cittadini italiani e anche quelle più riservate;
il cosiddetto «decreto sviluppo» prevede la tutela dei dati sensibili dei clienti e il Governo è impegnato affinché la sicurezza dei cittadini e degli utenti non venga pregiudicata da ristrutturazioni aziendali che potrebbero rendere vulnerabili le proprie reti e i propri dati;
l'autorità garante per la protezione dei dati personali ha più volte raccomandato alle società telefoniche e internet provider di assicurare la massima protezione dei dati personali, dettando regole stringenti per impedire che le violazioni dei database possano comportare la perdita, distruzione o diffusione indebita di dati;
l'Italia continua a perdere competitività nel computo delle telecomunicazioni: sulla banda larga, ad esempio, avanza a un ritmo inferiore a quello della media Unione europea;
l'Italia è infatti ultima nell'Unione europea per quanto riguarda la diffusione di quella da 30Mps e della copertura delle reti d'accesso di nuova generazione: il loro progresso è più lento di quello del resto del continente europeo –:
quali iniziative azioni intendano adottare per rilanciare il settore delle telecomunicazioni che rischia di essere smantellato a causa di una serie di fattori, tra i quali la delocalizzazione delle aziende, la contrazione dei ricavi, la mancanza di investimenti e la scarsa innovazione tecnologica;
quali iniziative intendano assumere per frenare l'eccessiva delocalizzazione dei servizi delle telecomunicazioni che hanno determinato un vero e proprio collasso nel settore occupazionale, con molti lavoratori licenziati, in cassa integrazione o sotto contratto di solidarietà;
quali iniziative urgenti, anche normative, intendano adottare per assicurare la protezione dei dati personali dei clienti italiani, trattati all'estero a seguito dei processi di ristrutturazione e delocalizzazione aziendale;
se non ritengano opportuno promuovere nuove regole per impedire che le eventuali violazioni dei database all'estero possano comportare perdita, distruzione o diffusione indebita di dati;
quali iniziative urgenti intendano adottare nel settore della banda larga, visto che l'Italia è ultima nell'Unione europea nella diffusione della banda da 30Mps e nella copertura delle reti d'accesso di nuova generazione. (5-04789)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):delocalizzazione
industria delle telecomunicazioni
sicurezza pubblica