ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04768

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 377 del 18/02/2015
Abbinamenti
Atto 5/04509 abbinato in data 01/04/2015
Atto 5/04699 abbinato in data 01/04/2015
Atto 5/04897 abbinato in data 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/02/2015
Stato iter:
01/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/04/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/04/2015
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 25/02/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/04/2015

DISCUSSIONE IL 01/04/2015

SVOLTO IL 01/04/2015

CONCLUSO IL 01/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04768
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Mercoledì 18 febbraio 2015, seduta n. 377

   BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nell'ambito del piano di riorganizzazione aziendale che Poste Italiane si appresterebbe a porre in essere è prevista la chiusura di 400 uffici postali su tutto il territorio nazionale nonché la rimodulazione degli orari di apertura di altri 600 uffici;
   tra gli uffici che Poste Italiane vorrebbe chiudere vi è quello di Pisticci Scalo in provincia di Matera;
   in merito al caso specifico andrebbero fatte alcune considerazioni che non attengono ad una difesa di ufficio o ad una questione di «campanile» ma di merito rispetto al contesto sociale ed economico su cui tale decisione andrebbe ad incidere;
   il citato ufficio postale è ubicato nel cuore di un'area industriale presso la quale operano alcune importanti multinazionali e alcuni brand di assoluta rilevanza nel panorama economico e produttivo del Paese, basti citare l’«Amaro Lucano»;
   lo stesso ufficio serve un quartiere residenziale presso il quale abitano oltre 700 persone, con una rilevante presenza di pensionati, a cui bisogna aggiungere anche la presenza di altri nuclei familiari che vivono nelle contrade rurali del comprensorio, in considerazione della presenza di numerose aziende agricole;
   in prossimità dell'ufficio sono operativi anche un centro per l'impiego, una scuola primaria, e altri uffici ed esercizi commerciali;
   è evidente che la presenza di un ufficio postale in questo contesto è più che giustificata anche per il rispetto del contratto di servizio che Poste Italiane sigla con il Governo ed in considerazione che gestisce un servizio «pubblico» di assoluta rilevanza;
   in merito al citato ufficio postale l'interrogante ha già presentato in passato, anche recente, una serie di atti di sindacato ispettivo per sollecitarne la riapertura dopo alcune rapine, per chiedere l'istallazione di uno sportello postamat e per incrementare il personale in servizio, poiché l'ufficio essendo facilmente raggiungibile, spesso è utilizzato anche da utenti provenienti da altri comuni;
   gli elementi sopra riportati dovrebbero indurre ad una riconsiderazione in merito alla eventuale decisione di chiusura del citato ufficio postale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra posto e quali iniziative urgenti, nell'ambito delle proprie competenze, intenda assumere, al fine di evitare la soppressione dell'ufficio postale di Pisticci Scalo e di consentire che venga rispettato anche per il citato comprensorio e la citata comunità il contratto di programma stipulato da Poste Italiane con il Ministero dello sviluppo economico.
(5-04768)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 aprile 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-04768

  In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214.
  Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l'evoluzione delle esigenze dell'utenza verso una significativa differenziazione dell'offerta dei servizi.
  In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa.
  Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all'articolo 2, comma 6, che quest'ultima trasmetta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l'elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione.
  L'Autorità, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un'attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.
  Su tale aspetto, si evidenzia che l'Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l'introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori.
  Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate.
  Ciò premesso, in merito alle previste iniziative di chiusura o rimodulazione degli orari di apertura degli uffici postali sul territorio nazionale che, in particolare, nella regione Basilicata coinvolgerebbero l'ufficio di Pisticci Scalo, la società Poste Italiane interpellata al riguardo, ha evidenziato che le misure di efficientamento e razionalizzazione previste nel Piano di riorganizzazione, non comportano, nell'effettività dell'attuazione, un ridimensionamento della rete degli uffici postali, in misura tale da ridurre significativamente la fruizione da parte degli utenti di un servizio universale ragionevolmente accessibile.
  Per quanto riguarda, in particolare l'intervento di chiusura dell'ufficio di «Pisticci Scalo», la società ha precisato che, non essendo tale ufficio presidio unico del comune né ubicato in un comune classificato rurale e montano, la misura prevista risulta pienamente rispettosa della normativa in materia.
  Risulta, inoltre, che in posizione limitrofa rispetto all'ufficio «Pisticci Scalo», si trovano gli uffici «Pisticci», aperto 6 giorni a settimana e dotato di un ATM fruibile h. 24, e «Craco», aperto 6 giorni a settimana.
  Quanto all'operatività dell'ufficio «Pisticci», la società ha precisato che lo stesso normalmente serve la clientela media giornaliera della zona con tempi di attesa contenuti e senza criticità gestionali.
  Poste Italiane ha, comunque, assicurato che tutti gli interventi previsti nel Piano risultano essere rispettosi della normativa di settore ed ha fatto presente che, in ogni caso, l'attuazione degli stessi avverrà solo dopo aver completato il dialogo avviato con le Istituzioni locali.
  Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell'utenza, la massima concertazione tra Poste Italiane e le Amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l'incontro del 12 febbraio scorso avuto con l'amministratore delegato di Poste Italiane ed il presidente dell'AGCOM.
  A tal fine, ci siamo attivati affinché Poste si impegnasse a discutere il piano di razionalizzazione degli uffici postali con le regioni, con l'Anci e con i comuni interessati. Poste si è impegnata in tal senso.
  La tematica della razionalizzazione degli uffici postali è anche oggetto di attenta considerazione nel nuovo Contratto di programma in corso di predisposizione.
  Per completezza di informazione si rappresenta che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che al fine di consentire una valutazione più puntuale dell'impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l'eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l'articolo 5 comma 1 della citata delibera n. 342/14/CONS ha previsto l'obbligo di notifica preventiva ai sindaci dei comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell'intervento.
  La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell'attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A.
  Per quanto concerne, infine, la segnalazione contenuta nell'interrogazione n. 5-04509 presentata dall'onorevole interrogante, avente ad oggetto i disservizi postali nel recapito della corrispondenza, riscontrati nel mese di gennaio 2015, nel territorio del comune di Pisticci, la società Poste Italiane ha comunicato che tale area territoriale, nel periodo segnalato, è stata interessata da momentanee criticità nello svolgimento del recapito, a seguito della cessazione dal servizio del portalettere di zona avvenuta in data 31 dicembre 2014, nonché dall'emergenza meteorologica che ha interessato l'intero territorio tra la fine del 2014 e i primi giorni del 2015.
  La società ha, altresì, riferito che in tale periodo per la copertura della zona sono stati attivati interventi gestionali mediante flessibilità operativa e, dal 12 gennaio 2015 la zona di recapito è stata assegnata ad altra unità che aveva svolto un periodo di affiancamento al precedente titolare.
  La stessa, infine, ha precisato che dal 26 gennaio 2015 il servizio si svolge regolarmente. Tali disservizi sono, allo stato, oggetto di monitoraggio da parte dell'Agcom.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di prestazione di servizi

prestazione di servizi

servizio