ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04704

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
02/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2015
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 02/07/2015
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/02/2015

DISCUSSIONE IL 02/07/2015

SVOLTO IL 02/07/2015

CONCLUSO IL 02/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04704
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Martedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

   TRIPIEDI, COMINARDI, ALBERTI, CHIMIENTI, DALL'OSSO, CIPRINI, PESCO, LOMBARDI e DE ROSA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nell'anno 2005, la società egiziana Orascom, di proprietà del magnate egiziano Naguib Sawiris, acquisiva la quota di maggioranza della Wind Telecomunicazioni dalla società ENEL, operazione che portò all'apertura di indagini giudiziarie;
   nell'anno 2010, il settore di Wind che si occupava di traffico telefonico internazionale, veniva diviso nelle società Wind International Services spa e WIS e pur se acquisito dal gruppo russo VimpelCom, rimaneva ancora sotto il controllo dell'egiziano Sawiris, realizzando una commessa corrispondente ad oltre il 50 per cento del suo fatturato, recentemente rescissa dalla Wind con conseguente forte diminuzione degli occupati dell'azienda WIS, oggi arrivata a circa 100 addetti totali;
   in data 10 ottobre 2012, presso il Ministero dello sviluppo economico, veniva sottoscritto un accordo fra la società Wind Telecomunicazioni spa e parti sociali rappresentate dalle segreterie nazionali di SLC-CGIL, FISTel-CISL e UILCOM-UIL. Il protocollo, stipulato per evitare l'annunciata esternalizzazione da parte della dirigenza delle attività di gestione e manutenzione della rete, prevedeva il rinnovo di alcuni istituti contrattuali e dei trattamenti normativi ed economici dei dipendenti;
   la riduzione del costo del lavoro all'interno dell'azienda, per parte dei lavoratori dell'azienda ha comportato l'accettare i numerosi tagli imposti, come, ad esempio, la quasi completa eliminazione del premio di risultato;
   nell'anno 2014, l'azienda ha annunciato la volontà di licenziare 500 dipendenti;
   in data 29 luglio 2014, un nuovo protocollo tra società e parti sociali, attivava la procedura dei contratti di solidarietà con conseguente riduzione salariale dei 6.061 dipendenti dell'azienda;
   negli ultimi mesi dell'anno 2014, l'azienda ha deciso di mettere in vendita le proprie strutture di comunicazione, ossia le cosiddette «torri»;
   ad inizio 2015, l'azienda ha iniziato colloqui con i propri dipendenti volti a reperire personale per una nuova società, la Galata, alla quale verranno conferiti parte dei circa 6.000 delle attuali 13.000 torri, oggi di proprietà della società Wind Telecomunicazioni spa. Tale operazione riguarderà circa 100 dipendenti e la scelta di entrare nella nuova società si baserà sull'adesione volontaria degli stessi lavoratori. I settori dove l'azienda andrà ad individuare tale personale saranno i due settori maggiormente impattati per professionalità e competenze richieste, ovvero quelli di «Real Estate» e «Network Operation». I dipendenti selezionati che dovessero accettare il trasferimento, saranno oggetto di una cessione individuale di contratto che verrà siglata, oltre che dal lavoratore interessato, da Wind in qualità di società cedente e dalla neo costituita Galata come società accipiente. Inoltre, in virtù del recente Jobs Act, i lavoratori interessati all'operazione perderebbero ogni diritto acquisito, divenendo di fatto neo assunti;
   nel gennaio 2015, è stata costituita la nuova società, Galata, alla quale verranno conferiti gli asset ed i lavoratori. La neo azienda sarà, in principio, controllata interamente da Wind;
   entro marzo 2015, dovrebbe concludersi l'operazione di vendita ad un soggetto terzo del 90 per cento delle quote di Galata, con Wind che rimarrebbe nel pacchetto azionario con il 10 per cento;
   i soggetti partecipanti alla gara d'acquisto sono El Towers, American Towers, Abertis Telecom ed una joint-venture fra il Fondo italiano specializzato in investimenti infrastrutturali F2l e quello americano Providence;
   a giudizio dei responsabili di Wind, i quattro soggetti «industriali», già presenti a vario titolo nel mercato delle infrastrutture di rete, porteranno migliorie all'aspetto industriale dell'operazione;
   operativamente, nella fase di start up, Galata sarà legata a Wind da un rapporto di «service» nella gestione dei siti;
   alle operazioni sopra elencate che, a giudizio dell'interrogante rappresentano un chiaro tentativo di aggirare gli accordi stipulati nel 2012 e 2014, vi saranno ristrutturazioni dei call center di Ivrea e Palermo che, previa riqualificazione dei dipendenti, verranno presumibilmente ceduti;
   la controllante russa, VimpelCom, a causa delle recenti perdite di circa il 75 per cento dei valori delle azioni in borsa e del valore del rublo, a tutt'oggi capitalizza la metà di quello che è il debito verso le banche della stessa Wind, rendendo evidente il rischio di bancarotta del gruppo;
   nei recenti incontri delle prime settimane di gennaio 2015 con i sindacati, l'azienda ha continuamente fornito rassicurazioni per il futuro dei dipendenti, ma rimane forte il timore che sia in corso una fase di dismissione e di ricerca di denaro per rispettare il pagamento dei circa 9 miliardi di debito accumulati dall'azienda e che annullano il notevole cash flow che Wind Telecomunicazioni spa genera grazie ad aumenti continui dei clienti e alla sostanziale tenuta del fatturato;
   le concorrenti Telecom, Vodafone e soprattutto Fastweb, stanno investendo cifre ingenti nelle nuove tecnologie LTE e fibra ottica, a differenza di Wind, la quale non pare abbia la volontà o capacità di fare investimenti di sviluppo tecnologico e di rete –:
   se gli interrogati intendano verificare, per quanto di loro competenza e con l'aiuto degli organi preposti, che non vi siano elusioni finanziarie dell'azienda in conseguenza del dislocamento della sede olandese della società di controllo;
   se l'operazione riguardante la cessione delle torri alla società Galata e la scelta di entrare nella stessa da parte dei lavoratori che lo volessero, sia o meno coerente con l'accordo del 2012, del quale il Ministero dello sviluppo economico si era reso garante;
   se non intendano convocare un tavolo di incontro con i vertici di Wind Telecomunicazioni spa e parti sociali, allo scopo di chiarire le intenzioni dell'azienda riguardanti l'imminente futuro della stessa, di comprendere le ragioni del blocco degli investimenti nelle nuove tecnologie LTE e fibra ottica e di tutelare il mantenimento dei posti di lavoro di tutti i dipendenti, ponendo particolare attenzione ai lavoratori genitori di minori che, in particolar modo nella sede di Ivrea, verranno destinati a compiti di gestione rete h24;
   se non sia nelle intenzioni del Governo creare una società a controllo pubblico che gestisca reti di telefonia mobile e fissa, compresa la fibra ottica, ove aggregare i diversi soggetti di TLC, affinché si eviti la vendita separata di rami d'azienda così da evitare la sua disgregazione e la dispersione del suo know how. (5-04704)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04704

  Il Ministero dello sviluppo economico, pur non essendo stato coinvolto nelle ultime vicende riguardanti la crisi della società WIND, mantiene tuttavia il monitoraggio sulle prospettive dell'azienda ed è disponibile all'apertura di un tavolo di confronto, ove richiesto dalle parti.
  Il Gruppo WIND Telecomunicazioni è un operatore leader nel settore delle telecomunicazioni in Italia ed offre servizi di telefonia mobile, fissa ed Internet a clienti consumer e corporate.
  In Italia, secondo dati forniti dalla Società a marzo 2015, WIND si conferma quale terzo operatore mobile, con 21,4 milioni di clienti, e il primo operatore alternativo di telefonia fissa, con 2,8 milioni di clienti di cui oltre 2,2 milioni in banda larga.
  Ciò premesso ed entrando nel merito delle questioni sollevate dagli On.li Interroganti con riferimento alle preoccupazioni relative alle risorse del personale WIND, si evidenzia quanto segue.
  1 nel 2009, la struttura di Wind Telecomunicazioni S.p.A. dedicata alla gestione del traffico wholesale è stata conferita ad una società controllata al 100 per cento dalla stessa Wind, al fine di sviluppare le sinergie con le altre strutture e società presenti nel Gruppo Orascom – all'epoca società che controllava il Gruppo Wind – che gestivano lo stesso business. Il trasferimento del personale alla nuova società è avvenuto, a conclusione della procedura ex articolo 47 della Legge n. 428/90, sulla base di un accordo sindacale firmato con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, con il quale sono state disposte ulteriori garanzie rispetto a quanto previsto dalla legge.
  2 il protocollo dell'ottobre 2012, firmato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato considerato da subito un modello di riferimento nelle prassi delle relazioni industriali, sia per aver consentito di incrementare la produttività e la competitività aziendale, evitando l'esternalizzazione di oltre 1700 lavoratori, sia per il grado di coinvolgimento del management aziendale che ha contribuito accettando su base volontaria una riduzione della propria retribuzione variabile.
  3 Nel 2014, al fine di garantire la sostenibilità delle intese raggiunte nel 2012 e di gestire in maniera non traumatica circa 500 eccedenze, sono stati sottoscritti ulteriori accordi sindacali con le Federazioni del settore telecomunicazioni. Con questi accordi, da un lato, sono stati attivati contratti di solidarietà per circa 6000 risorse e, dall'altro, è stato previsto che l'Azienda proceda ad internalizzare attività a prevalente contenuto tecnico, per impiegare in maniera efficiente le risorse dichiarate in eccedenza, confermando così la logica inclusiva dell'accordo sottoscritto nel 2012.
  4 Il processo di internalizzazione concerne attività attualmente svolte da fornitori esterni e prevede importanti investimenti formativi volti a garantire la riqualificazione dei lavoratori coinvolti, molti dei quali operanti nei call-center WIND di Ivrea, Pozzuoli e Palermo. Ciò può rappresentare una sicura prospettiva di crescita professionale per i lavoratori e le lavoratrici impiegate in attività di assistenza telefonica. Del resto, i volumi di tale attività, stanno conoscendo da anni una progressiva contrazione, come dimostrano le numerose crisi occupazionali che coinvolgono alcune società che gestiscono questi servizi in outsourcing.
  5 In sintesi, l'impatto di queste iniziative sul personale operante nei call-center interni può essere così riassunto: sulle circa 1.300 risorse impiegate in queste attività (di cui circa 280 ad Ivrea, 750 a Pozzuoli e 270 a Palermo) più di 510 lavoratori e lavoratrici passeranno a svolgere attività più qualificate in ambito tecnico. In pratica, quasi il 40 per cento del personale che svolge attività di assistenza telefonica nei call-center di Wind avrà l'opportunità di cambiare mestiere, fruendo di un adeguato percorso formativo e migliorando il proprio profilo professionale e la propria occupabilità. Da ultimo, la società ha segnalato che anche in questa occasione sono state condivise azioni di incremento dell'efficienza operativa e tutti i dirigenti hanno nuovamente contribuito alla riduzione dei costi accettando, sempre su base volontaria, un'ulteriore riduzione della propria retribuzione.
  6 Per quanto riguarda la costituzione della società «Galata», avvenuta nello scorso mese di febbraio, WIND ha evidenziato che si tratta di un'operazione industriale finalizzata all'acquisizione di un ruolo, nel segmento delle tower company, che consentirà di sviluppare e commercializzare servizi di ospitalità, condivisione e relativa manutenzione nonché servizi a valore aggiunto da proporre ad altri operatori del settore TLC.
  Il passaggio dei lavoratori alla nuova società è avvenuto attraverso la cessione di ramo d'azienda (ai sensi dell'articolo 2112 del Codice Civile) e sulla base di un accordo sottoscritto con le Organizzazioni sindacali con il quale sono state accolte specifiche richieste di tutela emerse dal tavolo sindacale, con l'integrazione di garanzie a favore del personale interessato al passaggio. Ciò ha determinato la prosecuzione del rapporto di lavoro senza soluzione di continuità, con il mantenimento dell'anzianità maturata e di tutti i diritti acquisiti, compresi quelli riconosciuti a titolo individuale.
  A seguito dell'intervenuto accordo di vendita del 90 per cento delle azioni della nuova Società Galata alla Società di diritto spagnolo Abertis Telecom terrestre – già presente nel medesimo comparto – si segnala, infine, che Wind continuerà ad esercitare un'attività di direzione, coordinamento e controllo nei confronti della Società Galata, in ragione di un apposito contratto di servizio tra le due Società della durata di quindici anni volto a preservare gli standard di servizio attualmente offerti.
  Per quanto riguarda gli investimenti effettuati da Wind, la società ha evidenziato che ogni anno investe circa 800 milioni di euro. Negli ultimi anni, la stessa ha sviluppato un'infrastruttura integrata di rete trasmissiva ad alta capacità su tutto il territorio nazionale.
  Relativamente alla rete di quarta generazione, WIND ha segnalato di aver partecipato alla gara indetta nel 2011 dal Governo per le frequenze LTE, per un esborso totale di 1.120 milioni di euro. A tal proposito, l'azienda ha precisato che solo una piccolissima percentuale di consumatori ha un cellulare adeguato a ricevere il segnale LTE (Long Term Evolution) e che si sta implementando un piano applicativo per la rete di ultima generazione che fornirà ulteriore banda trasmissiva e maggiore velocità per la trasmissione dati.
  Ad oggi, con il servizio 4G, WIND ha raggiunto circa il 42 per cento di copertura della popolazione e sono previsti per i prossimi 5 anni ulteriori interventi volti a raggiungere una copertura del 90 per cento.
  Per quanto riguarda infine la richiesta di «creare una grande società a controllo pubblico che gestisca le reti di telefonia mobile e fissa (anche in fibra) nella quale aggregare i vari soggetti di telecomunicazioni», non risulta allo stato alcun progetto del genere.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

relazioni diplomatiche

licenziamento collettivo