ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 366 del 20/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: OTTOBRE MAURO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 20/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/01/2015
Stato iter:
31/03/2015
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/01/2015

RITIRATO IL 31/03/2015

CONCLUSO IL 31/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04506
presentato da
OTTOBRE Mauro
testo di
Martedì 20 gennaio 2015, seduta n. 366

   OTTOBRE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'attuale situazione di crisi incide sull'economia del nostro Paese con effetti negativi anche per quanto riguarda il settore dei trasporti su gomma;
   infatti la concorrenza proveniente dai vettori dei Paesi comunitari penalizza fortemente le imprese italiane di trasporto – il cui ruolo dovrebbe essere quello di rilanciare la nostra economia per far ripartire il sistema produttivo – oltre a rappresentare una perdita in termini di gettito per lo Stato;
   a tal fine si vuole dimostrare che la concorrenza delle aziende straniere (senza l'armonizzazione dei costi fiscali e contributivi) comporta per lo Stato Italiano – per ogni veicolo immatricolato all'estero adibito al trasporto di merci – una perdita presunta di gettito fiscale complessiva pari a euro 83.621,02 ed i dati seguenti hanno lo scopo di dimostrarlo. In particolare:
    con riferimento alla perdita del gettito fiscale sugli utili delle aziende che producono o commercializzano mezzi di trasporto, il valore di mercato per l'acquisto di un complesso veicolare (trattore + semirimorchio) è di euro 110.000,00, ipotizzando un utile del 20 per cento sulla vendita pari a euro 22.000,00 lo Stato perde:
     a) il 27 per cento di Ires pari a euro 6.050,00;
     c) il 4,25 per cento di Irap pari a euro 935,00;
     c) per un totale di euro 6.985,00 inerente alla perdita dello Stato per la vendita di ciascun veicolo al di fuori dei confini nazionali;
   quanto alla perdita del gettito fiscale sulle accise del gasolio, considerando un chilometraggio di 13.000 km/mese e un consumo medio pari a 3,00 lt/km, ciò significa un consumo annuo pari a 52.000 litri che moltiplicato per il costo medio del gasolio al netto dell'iva (calcolato sul 2014) pari a 1,30 euro – da cui si detrae l'accisa rimborsata alle aziende di trasporto pari a euro 0,22 euro al litro – fa registrare un totale di 1,08 euro di costo `netto per l'azienda;
   sul costo del gasolio la parte delle accise è pari al 36 per cento ossia euro 0,25 al litro che moltiplicato per i litri consumati in un anno dal mezzo (preso ad esempi) dà un totale di euro 13.104,00;
   la perdita della tassa sul possesso del veicolo ammonta a un totale di euro 780,00;
   la perdita delle imposte sulle assicurazioni dei mezzi ammonta a un totale di euro 385,32;
   quanto alla perdita delle imposte e dei contributi sul personale (autista), assumendo che ogni mezzo su strada assorba un dipendente – che in caso di disoccupazione percepirebbe le indennità e da cittadino italiano avrebbe diritto all'assistenza sanitaria – con una paga netta annua pari a euro 34.000,00 (comprese le trasferte), ciò si traduce in un mancato gettito per lo Stato relativamente a:
    a) Irpef e addizionali pari a euro 7.300,00;
    b) Inps a carico dell'azienda pari a euro 10.500,00;
    c) Inps a carico del dipendente pari a euro 3.200,00;
    d) Inail pari a euro 3.100,00;
   il totale è di euro 24.100,00;
   se poi si considera che l'autista (nell'esempio considerato pari a euro 34.000,00) possa consumare il suo stipendio netto nell'anno, l'ulteriore perdita di gettito è data dall'aliquota IVA corrente per ciascuna categoria di beni acquistati (per esempio, il 10 per cento per i generi alimentari, il 22 per cento per altri prodotti per un'aliquota media del 16 per cento) con una perdita di gettito IVA per lo Stato sul mancato acquisto di beni da parte dell'autista per un totale di euro 4.689,66 (euro 34.000 per il 16 per cento);
   con riferimento alla perdita delle imposte indirette sugli acquisti effettuati, si considera il gettito IVA perso sull'acquisto dei mezzi (il 22 per cento di euro 110.000,000) ed il 22 per cento sul gasolio (il 22 per cento di euro 66.700,00) la perdita fiscale riferita all'IVA sugli acquisti ammonta a euro 33.577,05;
   a questo dato va aggiunto che le aziende, costrette ad aprire le proprie attività all'estero, hanno un costo per gli autisti che per il netto al dipendente è uguale a quello del lavoratore straniero, mentre per il lordo il costo complessivo è di gran lunga inferiore rispetto al costo sostenuto nel nostro Paese;
   evidentemente le aziende che abbandonano il nostro Paese licenziano i dipendenti italiani (la stampa ha dato ampia visibilità a tale circostanza) per cui lo Stato deve coprire anche i costi della cassa integrazione –:
   se il Ministro intenda promuovere iniziative urgenti per evitare la fuoriuscita dai confini nazionali delle imprese italiane (e conseguentemente tutte le ricadute negative già esposte in premessa) a partire dalla convocazione di un tavolo ministeriale, alla luce dei dati sopraesposti, che coinvolga le associazioni di categoria, gli enti e le istituzioni territoriali e le componenti sociali, sindacali e produttive coinvolte, per invertire questo dato allarmante per l'economia italiana. (5-04506)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

impresa di trasporto

licenziamento