ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 365 del 19/01/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/06106
Firmatari
Primo firmatario: MARZANA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 19/01/2015
Stato iter:
19/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2015
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 19/11/2015
Resoconto MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/01/2015

DISCUSSIONE IL 19/11/2015

SVOLTO IL 19/11/2015

CONCLUSO IL 19/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04502
presentato da
MARZANA Maria
testo di
Lunedì 19 gennaio 2015, seduta n. 365

   MARZANA, LUIGI GALLO, BATTELLI, SIMONE VALENTE, BRESCIA, D'UVA, VACCA e DI BENEDETTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   sin dagli inizi dell'anno 2000 si è diffusa e poi sempre più consolidata una politica di «esternalizzazione» dei servizi nella pubblica amministrazione;
   in particolare, per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, tale politica si è basata sulle convenzioni stipulate con la Consip: tuttavia tali convenzioni che avrebbero dovuto garantire qualità del servizio erogato, affidabilità e risparmio, in realtà hanno presentato notevoli criticità sia sul versante occupazionale del personale delle imprese di pulizia (ex LSU ed appartenenti ai cosiddetti appalti storici), sia sulla qualità dei servizi di pulizia delle scuole interessate, sia sotto il profilo dei costi per il bilancio dello Stato;
   tra l'altro, negli ultimi anni i fondi per garantire la stipula di tali convenzioni sono passati da oltre 550 milioni a 390 milioni di euro; questa riduzione ha pesantemente inciso sul reddito già esiguo dei circa 24.000 lavoratrici e lavoratori ex lsu e cosiddetti appalti storici oggi occupati in queste realtà, tra l'altro si è già dovuto ricorrere in modo sostanzioso al loro sostegno attraverso l'attivazione di ammortizzatori sociali;
   con la legge di stabilità 2014, all'articolo 1, comma 748, si sono prorogati al 28 febbraio 2014 la conclusione dei contratti delle ditte esterne che si occupano di pulizie presso la scuola pubblica; lo stesso comma ha previsto l'attivazione di un tavolo interministeriale tra i dicasteri competenti;
   il 28 febbraio 2014 è scaduta la proroga prevista dalla legge di stabilità 2014 per i servizi di pulizia in appalto cosicché, con decreto-legge n. 16 del 6 marzo 2014, il Governo ha poi disposto per le regioni in cui è attiva la convenzione Consip per i servizi di pulizia e ausiliari l'incremento del limite di spesa di cui all'articolo 68, comma 5, del decreto-legge n. 69 del 2013, per l'acquisto di ulteriori servizi per il mese di marzo;
   per i territori, Campania e Sicilia, ove la convenzione non è attiva ha disposto l'acquisto di detti servizi per il mese di marzo 2014 mediante ricorso all'impresa che li ha svolti precedentemente alle medesime condizioni economiche e tecniche;
   successivamente, il 28 marzo 2014 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro, divisione VII, alla presenza del Capo di Gabinetto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti è stato sottoscritto un accordo interministeriale con le organizzazioni sindacali (CGIL, CISL UIL, unitamente alle organizzazioni sindacali di categoria) in relazione alle problematiche occupazionali relative agli appalti di pulizia nelle scuole;
   in questo accordo veniva garantito ai lavoratori e lavoratrici ex-LSU e appartenenti ai cosiddetti appalti storici, addetti allo svolgimento dei servizi di pulizia nelle scuole, la continuità occupazionale e reddituale, con lo stanziamento da parte del Governo di 450 milioni di euro per le attività di manutenzione e di decoro di oltre 4500 edifici scolastici su tutto il territorio nazionale;
   nel suddetto accordo, inoltre, si demandava al Ministro dell'istruzione, università e ricerca l'individuazione con procedure certe degli istituti scolastici capofila per l'acquisto di nuovi servizi di pulizia e manutenzione a decorrere dal 1o luglio 2014 per un importo complessivo di 150 milioni di euro per l'anno 2014 e di 300 milioni per l'anno successivo ed i primi mesi del 2016 e si impegnava il Ministero del lavoro e delle politiche sociali all'attivazione di percorsi di formazione e di riqualificazione professionale;
   in questi mesi la CONSIP ha provveduto all'aggiudicazione degli appalti per garantire la continuità dei servizi di pulizia e manutenzione, fatta eccezione per le regioni Sicilia e Campania dove si è chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri di procedere con apposito decreto legge;
   in data 6 giugno 2014, presso la sede del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si è tenuto il secondo programmato incontro previsto dall'accordo del 28 marzo 2014 in merito alle problematiche occupazionali relative agli appalti di pulizia nelle scuole ed agli interventi per il mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili sedi delle istituzioni scolastiche. Presenti, tra gli altri, il Sottosegretario Roberto Reggi e il dottore Paolo Onelli, i soggetti aggiudicatari dei lotti della convenzione-quadro Consip e le varie sigle sindacali di categoria durante il quale si è proceduto a definire la distribuzione delle risorse, ad avviarne il monitoraggio con il coinvolgimento dei vari uffici scolastici regionali e per le regioni Campania e Sicilia in attuazione al teso coordinato del decreto legge n. 58 del 7 aprile 2014 pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 7 giugno 2014 si è proceduto ad una ulteriore proroga, così come disposto: «(...) nelle regioni ove non è ancora attiva la convenzione-quadro Consip per l'affidamento dei servizi di pulizia e altri servizi ausiliari, dal 1° aprile 2014 e comunque fino a non oltre il 31 dicembre 2014, le istituzioni scolastiche ed educative provvedono all'acquisto dei servizi di pulizia ed ausiliari dei medesimi raggruppamenti e imprese che li assicurano alla data del 31 marzo 2014»;
   ebbene, nonostante i provvedimenti di legge e gli accordi in sede governativa, diversi ordinativi per lo svolgimento delle attività finalizzate al ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti ad edifici scolastici non sono giunti alle aziende appaltatrici di tali servizi; conseguentemente, preso atto della sospensione dei servizi di pulizia e in assenza di ordinativi finalizzati a tali servizi, molti lavoratori sono stati esonerati dal prestare l'attività lavorativa;
   si stanno determinando le condizioni per l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo, da parte delle imprese che gestiscono attualmente i servizi, fin dai primissimi giorni di luglio 2014; mentre in altri casi, i tagli stanno determinando decurtazioni di ore e salari con lo scivolamento dei lavoratori sotto la soglia di povertà;
   non tutti i dirigenti scolastici hanno sottoscritto i contratti di servizio con l'azienda appaltatrice, mentre il ruolo degli uffici scolastici regionali, individuati come i soggetti incaricati a sensibilizzare e sollecitare i dirigenti scolastici al fine di velocizzare le procedure di sottoscrizione dei suddetti contratti con l'azienda appaltatrice, si è rivelato, visti i risultati, poco incisivo;
   tali scelte organizzative rappresentano un peso davvero eccessivo per dei lavoratori che, è bene ribadirlo, a fronte di un salario già misero, in molti casi unica fonte di reddito familiare, sono addirittura costretti a rimanere a casa a causa del mancato attivismo dei dirigenti scolastici –:
   se il Ministro dell'istruzione, università e ricerca abbia proceduto con l'individuazione degli istituti scolastici capofila per l'acquisto di nuovi servizi di pulizia e manutenzione e se non ritenga di dare pubblicità all'elenco;
   quali iniziative il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca intenda assumere al fine di velocizzare le procedure di sottoscrizione dei contratti con l'azienda appaltatrice da parte dei dirigenti scolastici così da garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito dei lavoratori occupati;
   quali iniziative il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda assumere al fine di garantire l'effettiva attuazione dell'accordo nella parte che riguarda l'impegno per la formazione professionale e l'utilizzo produttivo dei lavoratori;
   se si intenda gradualmente eliminare il ricorso alle esternalizzazioni puntando al contrario all'internalizzazione dei servizi di pulizia degli istituti scolastici pubblici. (5-04502)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04502

  In riferimento ai quesiti posti dagli onorevoli interroganti si fa rappresenta quanto segue.
  Riguardo alla questione degli istituti scolastici capofila, occorre precisare che l'individuazione degli stessi si rende necessaria soltanto per i servizi di manutenzione del decoro degli edifici e non già per tutte le scuole ove vengono svolti i servizi esternalizzati di pulizia secondo quanto previsto dall'articolo 58, comma 5, del decreto-legge n. 69 del 2013. Infatti, le istituzioni scolastiche, per le quali sono accantonati posti di collaboratore scolastico in organico di diritto, acquistano direttamente i servizi di pulizia tramite convenzione Consip ovvero, nei territori ove la convenzione non è attivata, tramite le imprese previste dall'articolo 1, comma 174, della legge n. 107 del 2015.
  La partecipazione ai programmi di manutenzione del decoro degli edifici, invece, si rivolge a tutte le scuole, anche a quelle che non hanno attivato la convenzione Consip. Poiché l'accordo del 28 marzo 2014 ha stabilito che dette attività rientrano tra quelle acquistabili nell'ambito della convenzione, soltanto le scuole che aderiscono alla convenzione medesima possono acquistare servizi e, dunque, curare la necessaria attività amministrativa.
  Ad ogni assegnazione di risorse si individuano, tramite i rispettivi Uffici scolastici regionali competenti per territorio, le istituzioni capofila delle reti di istituzioni scolastiche che, destinatarie dei finanziamenti per le attività di decoro, non potrebbero altrimenti acquistare i servizi in questione perché, non rientrando nei requisiti di cui al citato articolo 58 del decreto-legge n. 69 del 2013, non sono dotate di Convenzione Consip attiva.
  In ottemperanza a quanto disposto dall'accorso del 28 marzo 2014, ogni nuova assegnazione di risorse, effettuata sia agli istituti capofila che a quelli indipendenti, viene condivisa tra le parti sociali, le aziende e i competenti USR, assicurando di fatto la pubblicità del piano.
  In merito alle iniziative che questo Ministero intende assumere per velocizzare le procedure di sottoscrizione dei contratti con l'azienda appaltatrice da parte dei dirigenti scolastici si specifica quanto segue. Al momento dell'assegnazione delle risorse finalizzate al decoro degli edifici adibiti ad istituzioni scolastiche, il MIUR, tramite le sue articolazioni territoriali a livello regionale, organizza conferenze di servizio a cui partecipano i referenti dell'USR, i referenti delle aziende competenti per territorio e i dirigenti scolastici delle istituzioni interessate. Ciò al fine di far incontrare le parti coinvolte nel processo e facilitare le sottoscrizioni dei contratti, fornire indicazioni, istruzioni e linee-guida utili per lo svolgimento delle attività inerenti al programma.
  Inoltre, il MIUR si è dotato, fin dall'inizio del programma, di un'apposita piattaforma informatica che consente di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e la dichiarazione di termine degli stessi. Con le ulteriori estensioni della piattaforma, che in questo periodo sono in corso di rilascio, il sistema di monitoraggio verrà esteso ad una logica multilivello che comprende gli istituti capofila, gli Uffici scolastici regionali e l'amministrazione centrale. Ciò consentirà di rendere sempre più efficiente l'attività di monitoraggio e di supporto, in un'ottica di risoluzione dei problemi che potrebbero causare ritardi all'ordinato svolgimento delle attività del programma.
  Passando più nello specifico all'accordo sottoscritto in data 28 marzo 2014 (denominato «Piano Nazionale per la formazione e riqualificazione del lavoratori ex LSU e Appalti storici operanti nel settore di pulizia delle scuole»), è noto che, nell'ambito di esso, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si è impegnato ad attivare percorsi di formazione e di riqualificazione professionale ad hoc, avvalendosi del ruolo e dell'autonomia dei Fondi interprofessionali per la formazione continua, costituiti ai sensi dell'articolo 118 della legge n. 388 del 2000, individuando, primariamente nell'ambito di questi ultimi, la principale fonte di finanziamento degli interventi di riqualificazione e formazione del personale ex LSU e appalti storici.
  Tuttavia, nel corso delle sedute della Cabina di regia e monitoraggio istituita presso il citato Ministero, è emersa l'impossibilità di finanziare alcuni Piani formativi presentati da aziende aderenti ad alcuni fondi interprofessionali (Fonarcom, Fondimpresa e Forte) da parte di questi ultimi per carenza di risorse. Ciò stante, il Ministero del lavoro ha provveduto, con decreto direttoriale n. 27 del 6 agosto 2015, a stanziare le risorse necessarie, pari ad euro 276.770,96, gravanti sul fondo di rotazione per la formazione professionale e per la realizzazione dei piani formativi non coperti dalle risorse dei fondi interprofessionali suindicati.
  Inoltre, si informa che in data 30 luglio 2015 è stato siglato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Accordo quadro con cui il Governo si è impegnato a portare a conclusione positivamente il programma denominato «scuole belle», per un importo complessivo pari a 170 milioni di euro a copertura del periodo 1° luglio 2015 – 31 marzo 2016.
  Con successiva intesa intervenuta in data 6 agosto 2015 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato previsto il ricorso alla cassa integrazione guadagni in deroga a decorrere dal 1° luglio 2015 per i casi in cui le società interessate si siano trovate nella necessità di sospendere i lavori.
  In data 3 settembre 2015 sono state acquisite dal Ministero del lavoro – Direzione generale per gli ammortizzatori sociali e gli incentivi all'occupazione – le istanze delle singole aziende, finalizzate all'autorizzazione della cassa integrazione in deroga, nei limiti del citato accordo del 6 agosto 2015, per il periodo dal 1° luglio al 30 settembre 2015. La citata Direzione, anche al fine di quantificare celermente l'ammontare delle risorse necessarie a garantire la copertura dei trattamenti di cig in deroga richiesti, sta procedendo all'esame istruttorio delle istanze.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

istituto di istruzione

formazione professionale