ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04465

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 362 del 14/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 14/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 14/01/2015
Stato iter:
15/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 15/01/2015
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2015
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 15/01/2015
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2015

SVOLTO IL 15/01/2015

CONCLUSO IL 15/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04465
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo di
Mercoledì 14 gennaio 2015, seduta n. 362

   RIBAUDO e CAUSI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 1, comma 586, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), prevede che l'Agenzia delle entrate effettui controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso complessivamente superiore a 4.000 euro, anche determinato da eccedenze d'imposta derivanti da precedenti dichiarazioni, al fine di contrastare l'erogazione di indebiti rimborsi dell'imposta sul reddito delle persone fisiche da parte dei sostituti d'imposta;
   i controlli sono effettuati entro il mese di dicembre, oppure entro sei mesi dalla data della trasmissione del modello, se questa è successiva alla scadenza del 30 giugno;
   i rimborsi che, a seguito del controllo preventivo, risultano comunque dovuti sono erogati direttamente dall'Agenzia delle entrate, senza che sia previsto un termine certo di erogazione del rimborso;
   al fine di contenere i ritardi nell'erogazione dei citati rimborsi, l'articolo 1, comma 726, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), ha previsto che il rimborso spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo di cui al citato comma 586 sia erogato dall'Agenzia delle entrate non oltre il settimo mese successivo alla scadenza dei termini previsti per la trasmissione della dichiarazione, ovvero alla data della trasmissione della dichiarazione, ove questa sia successiva alla scadenza di detti termini –:
   quanti rimborsi siano stati richiesti fino ad oggi e quanti abbiano ricevuto l'assenso e l'effettiva erogazione, quali siano i tempi medi per l'erogazione dei rimborsi e quante richieste di rimborso siano al momento sottoposte a controllo preventivo. (5-04465)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-04465

  Con il documento in esame, gli onorevoli interroganti evidenziano le criticità in merito al preventivo controllo dell'Agenzia delle entrate sui rimborsi richiesti dai contribuenti di ammontare superiore ad euro 4.000 a cui abbiano concorso detrazioni per carichi di famiglia e/o eccedenze d'imposta derivanti da precedenti dichiarazioni, così come introdotto dall'articolo 1, commi 586 e 587, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014).
  Secondo gli onorevoli interroganti, l'applicazione della norma, prevedendo il termine di sei mesi per l'Agenzia delle entrate per l'effettuazione dei controlli preventivi, determina l'allungamento del termine di rimborso delle somme spettanti ai contribuenti. Al fine di contenere i ritardi nell'erogazione dei citati rimborsi, l'articolo 1, comma 726 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, ha previsto che i rimborsi, che risultano dovuti a seguito dei controlli preventivi, siano erogati non oltre il settimo mese successivo alla scadenza dei termini previsti per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, ove questa sia successiva alla scadenza di detti termini.
  Tutto ciò premesso, gli onorevoli interroganti chiedono di conoscere quanti rimborsi siano stati richiesti fino ad oggi e quanti ne siano stati erogati, quanti siano ancora sottoposti al controllo preventivo e quali siano i tempi medi per l'erogazione.
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Le domande di rimborso di cui all'articolo 1, comma 586, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 presentate nel 2014 sono state 76.568 per un ammontare complessivo di circa 468 milioni di euro.
  Al fine di velocizzare il più possibile l'erogazione dei rimborsi, è stata rapidamente sviluppata una procedura automatizzata di controllo alla quale sono stati sottoposti tutti i rimborsi richiesti.
  Quando l'esito di tali controlli non ha rilevato elementi di incertezza sulla spettanza e la misura del rimborso, le somme sono state erogate con modalità automatizzate:
    nel mese di ottobre sono stati erogati 37.226 rimborsi per circa 225 milioni di euro;
    nel mese di novembre sono stati erogati 7.894 rimborsi per circa 48 milioni di euro.

  Ne consegue che il totale dei rimborsi che è stato possibile erogare entro il 5 dicembre, cioè entro il termine ultimo per effettuare operazioni di tesoreria statale nel 2014 previsto dalla circolare n. 25 del 28 ottobre 2014 del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, è pari a n. 45.120 per un ammontare pari circa 273 milioni di euro. Da quanto sopra esposto risulta come circa il 60 per cento dei rimborsi richiesti è stato erogato dopo soli circa tre mesi rispetto alla data di trasmissione delle dichiarazioni (7 luglio 2014)
  Sul punto è necessario precisare che rimborsi di tale importo sono erogati velocemente solo nei casi in cui il contribuente abbia fornito l'IBAN del proprio conto corrente. Sono erogati invece con vaglia, cioè con una modalità più complessa e lunga, nei casi in cui l'IBAN non sia stato fornito.
  Proprio per questo motivo, l'Agenzia delle entrate, nel mese di settembre, ha inviato a tutti i titolari dei rimborsi in oggetto, un invito a fornire l'IBAN, ma non tutti i contribuenti hanno aderito alla richiesta cosicché:
   43.109 rimborsi sono stati accreditati e quindi già ricevuti dai contribuenti;
   2.011 rimborsi, in assenza dell'IBAN, sono stati erogati con vaglia cambiario della Banca d'Italia, con la conseguenza che le somme sono ricevute certamente con tempi più lunghi rispetto all'accredito.

  Nei casi in cui, invece, l'esito dei controlli automatizzati ha fatto emergere elementi di incertezza l'esame delle dichiarazioni è stato necessariamente affidato alla lavorazione degli uffici territoriali (n. 31.448 posizioni per circa 195 milioni di euro).
  In particolare è opportuno evidenziare che il più rilevante elemento di incertezza che ha imposto un ulteriore controllo manuale delle dichiarazioni è stato la presenza di 10.114 dichiarazioni duplicate che comportano un pedissequo confronto dei dati per individuare la misura del rimborso effettivamente spettante e scongiurare l'ipotesi che, in danno della collettività, il rimborso venisse erroneamente erogato.
  Al 2 gennaio 2015 risulta che gli uffici territoriali dell'Agenzia delle entrate hanno già esaminato n. 13.748 istanze di rimborso. Di queste, 11.796 sono state accolte, mentre 1.952 sono state denegate o sospese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rimborso

carico di famiglia