ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04299

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 350 del 16/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: COZZOLINO EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/12/2014
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/12/2014
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/12/2014
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/12/2014

SVOLTO IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04299
presentato da
COZZOLINO Emanuele
testo di
Martedì 16 dicembre 2014, seduta n. 350

   COZZOLINO, LOREFICE, CANCELLERI, RIZZO, D'UVA, DADONE, D'AMBROSIO, DIENI, FRACCARO, LOMBARDI, NUTI, TONINELLI, BARONI, DI VITA, GRILLO, MANTERO, DALL'OSSO e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il CARA di Mineo, che si estende nella piana di Catania, nasce sulle ceneri del Residence degli Aranci; il CARA è acronimo di centro di accoglienza per richiedenti asilo, ufficializzato anche come centro di accoglierla con decreto del 30 marzo 2011 del Ministro dell'interno Maroni del Governo Berlusconi; il 28 giugno 2011 venne nominato l'allora presidente della provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, in qualità di soggetto attuatore, a gestire l'emergenza nel centro CARA di Mineo;
   nei mesi successivi sono avvenuti tutta una serie di proroghe dalla dubbia opportunità per la gestione del CARA fino al nuovo bando di gara per la gestione dello stesso del 24 aprile 2014; il 30 giugno 2014 viene provvisoriamente aggiudicata la gara ad un consorzio dove sono presenti le cooperative Sociali Casa della solidarietà-Senis Hospes, Sol Calatino, Sisifo, Cascina Global service, Pizzarotti, CRI; la proroga sembra essere stata prolungata fino al 30 settembre 2014;
   il Fatto quotidiano del 13 dicembre 2014 dettagliatamente così descrive la situazione: «Un rapporto iniziato poco dopo la nascita del Cara, nel 2011, quando dopo lo scoppio dell'emergenza sbarchi, il governo Berlusconi dichiara lo stato di emergenza: le 403 villette del Residence degli Aranci, costruite quattordici anni prima dalla Pizzarotti srl di Parma e lasciate sfitte dai militari statunitensi, vengono dunque trasformate nel più grande centro richiedenti asilo d'Europa. Il consorzio dei comuni Calatino Terra di Accoglienza diventa, quindi, ente attuatore del centro richiedenti asilo etneo, che con quattromila ospiti può contare su circa cinquanta milioni di euro di fondi all'anno. A presiedere il consorzio è Castiglione, all'epoca presidente della provincia etnea, poi nominato sottosegretario nel governo guidato da Enrico Letta, incarico conservato con Matteo Renzi. Ed è proprio l'esponente del Nuovo Centro Destra ad indicare come esperto del consorzio Odevaine: un incarico pagato con 8.217 euro fino al dicembre 2013. Poi arriva la proroga e quindi la riconferma fino al 31 dicembre 2016, al costo di 11.712 euro. A nominarlo, questa volta, è il sindaco di Mineo Anna Aloisi, anche lei esponente del partito di Alfano che ha preso il posto di Castiglione alla guida dei consorzio Calatino Terra di Accoglienza: sarà la stessa Aloisi a sospendere Odevaine dall'incarico pochi giorni fa, solo dopo che l’ex vicecapo di gabinetto di Veltroni finirà in manette. Nel frattempo, il 20 giugno del 2014, Odevaine era stato nominato anche collaboratore a tempo determinato della direzione generale del Consorzio al costo di 12.872 euro. «Senza ambiguità, proprio in forza di quel ruolo che artatamente era riuscito a custodire, confidava la sua capacità di orientare i flussi dei migranti transitanti per Mineo, verso centri di accoglienza vettori di suoi privati interessi» scrivono i pm romani. E lo stesso Odevaine, intercettato, non fa mistero della sua influenza nel settore dei centri d'accoglienza, dato che oltre all'incarico di esperto del Cara di Mineo era anche membro del Tavolo di coordinamento nazionale sull'immigrazione, ovvero l'ente che valuta gli appalti per l'affidamento della gestione dei Cara.(...) Il ruolo di Odevaine al Cara di Mineo non si fermava soltanto ad una consulenza. L’ex vicecapo di gabinetto di Veltroni sedeva, infatti, anche nella commissione incaricata di scegliere i nuovi gestori del centro richiedenti asilo. Il 25 giugno scorso viene infatti bandita la nuova gara d'appalto da quasi cento milioni di euro per tre anni: a vincerla la stessa associazione temporanea d'imprese che ha gestito il Cara negli ultimi tre anni. Cambia solo il capogruppo: prima c'era la SiSifo, ora c’è il Consorzio Casa della Solidarietà. Per il resto i gestori del Cara di Mineo rimangono una cordata a larghe intese: c’è la Cascina Global Service, vicina a Comunione e Liberazione, che a sentire alcune intercettazioni agli atti dell'inchiesta romana, girava ad Odevaine somme di denaro. «Loro mi davano su Mineo 10 mila euro al mese come, diciamo così, contributo» dice il diretto interessato, mentre le cimici del Ros registrano le sue parole;
   pertanto al di là della verifica e degli atti giudiziari delle imputazioni a carico dell'Odevaine rimane incomprensibilmente di tutta evidenza il ruolo dello stesso come controllore e controllato nei medesimi, iter burocratici, sia ai livelli nazionali che ai livelli locali, che sottendevano cifre di denaro pubblico molto consistenti; nessun organo sembra essersi avveduto dei ruoli in trilocazione dell'Odevaine;
   pertanto al di là della verifica e degli atti giudiziari dell'inchiesta «Mondo di mezzo» rimane il fatto che la coop Sisifo, della Lega delle Cooperative, era la stessa che causò disdoro alla Repubblica italiana con l'episodio famigerato delle docce antiscabbia; inoltre nel consiglio di amministrazione, della coop Sisifo siedono il consigliere CONO GALIPÒ che è stato rinviato a giudizio dalla procura di Patti nel 2011 per truffa aggravata continuata nella gestione della struttura in provincia di Messina; il consigliere ROBERTO ROCCO condannato dal Tribunale di Modica a tre mesi di reclusione per turbata libertà d'incanti; il consigliere Avv. ANOTONINO NOVELLO nel 2011 processato per truffa e turbativa d'asta, ma il reato si è prescritto; non pare che nessun organo di controllo abbia avuto nulla a che dire sulla presenza di Sisifo nel consorzio per il Cara;
   ad abundantiam sul Blog SUD il giorno 14 dicembre 2014 compare un lungo reportage. «Si tratta del deputato al Parlamento Europeo Giovanni La Via e del Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali del governo Giuseppe Castiglione già Presidente della Provincia di Catania e «Soggetto Attuatore» del Cara di Mineo..... I due politici, assieme in politica da sempre, sono da poco approdati nel Nuovo Centro Destra di Mano, uno come Capo delegazione del NCD all'interno del Partito Popolare Europeo all'Europarlamento e l'altro come coordinatore regionale. (...) Il post del nostro lettore OXI ci ha allertato su quella che sarebbe stata una incredibile coincidenza: il consorzio che gestisce il CARA di Mineo per decine di milioni di euro e per di più in regime di proroga da oltre un anno avrebbe trovato come propria sede per gli uffici catanesi un lussuoso appartamento di proprietà dell'eurodeputato Giovanni La Via appartenente alla corrente politica di quel Giuseppe Castiglione che del CARA di Mineo è stato a lungo «Soggetto Attuatore» per conto della presidenza del Consiglio Berlusconi. L'onorevole La Via spiega che in realtà lui ha affidato l'appartamento di sua proprietà tramite un'agenzia immobiliare e che proprio l'agenzia ha provveduto ad affidare al consorzio SiSifo l'appartamento con regolare contratto. Del tutto a sua insaputa, anzi, l'onorevole – la cooperativa SISIFO non sapeva neanche cosa fosse, non ne aveva mai sentito parlare....» –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei profili di conflitti di interesse e di inopportunità dei ruoli di alcune persone apicali nella vicenda CARA e quali provvedimenti, compresi gli eventuali invii di ispettori ministeriali, intenda intraprendere.
(5-04299)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04299
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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