ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04294

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 350 del 16/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 16/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 16/12/2014
Stato iter:
26/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 26/02/2015
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 26/02/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/12/2014

DISCUSSIONE IL 26/02/2015

SVOLTO IL 26/02/2015

CONCLUSO IL 26/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04294
presentato da
ARTINI Massimo
testo di
Martedì 16 dicembre 2014, seduta n. 350

   ARTINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'Unione europea, nell'ottica dello sviluppo della rete trans europea dei trasporti TEN-T, presentata il 19 ottobre 2011, «prospetta la creazione di una rete articolata in due livelli: una rete centrale (core network) a livello di Unione europea, da realizzare entro il 2030, basata su un approccio per corridoi ed una rete globale (Comprehensive), da realizzare entro il 2050, che comprenderà infrastrutture a livello nazionale e regionale»;
   nell'ambito della proposta di bilancio pluriennale dell'Unione europea 2014-2020, il 19 ottobre, la Commissione europea ha presentato un piano di investimenti pari a 50 miliardi di euro per migliorare le reti europee di trasporto, energia e digitali: «Meccanismo per collegare l'Europa» (Connecting Europe Facility – CEF);
   l'obiettivo generale del CEF, che stabilisce i metodi e le procedure per il finanziamento dei progetti TEN-T, «è quello di contribuire alla realizzazione di reti interconnesse eco-sostenibili e ad alta prestazione, favorendo la crescita economica e la coesione sociale e territoriale all'interno dell'Unione europea»;
   l'aeroporto di Pisa non rientra al momento nei progetti «core» in Italia;
   il 30 aprile 2013 l'allora Commissario europeo ai trasporti Siim Kallas sottolineava che «sulla base della metodologia di pianificazione della rete TEN-T, non è possibile includere l'aeroporto di Pisa nella rete centrale TEN-T in quanto non soddisfa i criteri corrispondenti: Pisa non è un aeroporto di un nodo urbano centrale; inoltre, con i suoi 4,5 milioni di passeggeri all'anno, l'aeroporto di Pisa non raggiunge la soglia di volume di circa 7,8 milioni di passeggeri. Anche il volume del traffico merci dell'aeroporto si attesta al di sotto della soglia richiesta»;
   sempre l'allora commissario europeo Siim Kallas, rispondendo ad un'interrogazione del parlamentare europeo Claudio Morganti, ha ribadito che «né Pisa né Firenze rappresentano un nodo urbano centrale. Non solo, ma sia l'aeroporto di Pisa (dove c’è una stima di passeggeri di circa 4-5 milioni all'anno) sia quello di Firenze (dove transiterebbero circa 1 milione di passeggeri) sono lontane dalla soglia di volume di circa 7-8 milioni di passeggeri. L'aeroporto di Firenze, quindi, con l'ampliamento non raggiungerebbe comunque i numeri per entrare nei core network aeroportuali»;
   le istituzioni regionali hanno dato il via libera nei mesi scorsi all'integrazione dei due aeroporti con la vendita di quote pubbliche delle società AdF spa e Sat spa, passate sotto il controllo di Corporacion America che, come concessionaria di terminal aeroportuali e di carico, è presente in cinquantatre aeroporti in Sudamerica ed Europa;
   il Presidente di Corporacion America ing. Naldi, in audizione presso le Commissioni VI e VII della regione Toscana, verbale 146c attestava che Pisa stessa ha diritto ad accedere a finanziamenti pubblici, probabilmente in quota diversa rispetto a Firenze che essendo un aeroporto sotto i 7 milioni di passeggeri, ha diritto di presentare domande e accedere ai Fondi dell'Unione europea fino a un 50 per cento. Pisa avrebbe diritto di accedere a finanziamenti fino al 25 per cento, essendo sotto i 5 milioni di passeggeri;
   il precedente Piano nazionale degli aeroporti, presentato dall'allora Ministro Passera, non prevedeva Pisa e Firenze quali aeroporto strategici; alla luce di tale artificiosa ed impropria aggregazione finanziaria viene attribuito lo status di aeroporto strategico che secondo l'interrogante sarebbe in contrasto con i criteri di valutazione EU;
   in base a quanto asserito pubblicamente dal viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Nencini in data 20 novembre 2014 secondo il quale «la carenza di spazi presso tale aeroporto di Pisa, nonché le limitazioni operative, non consentono di prevederne un potenziamento adeguato alla prevista crescita di traffico civile commerciale». Di qui – prosegue Nencini – l'esigenza di intervenire «sullo scalo di Firenze» per superare le attuali criticità, secondo l'interrogante non considerando adeguatamente le valutazioni tecniche e le limitazioni degli scali (Firenze dovrebbe operare solo in regime monodirezionale per evitare il sorvolo della città) di fatto viene confermata una operazione che l'interrogante giudica concorrenza sleale non solo in riferimento alle procedure europee ma addirittura all'interno del territorio nazionale;
   le linee guida del Ministero del 2 ottobre 2014 inerenti «le incentivazioni per l'avviamento e lo sviluppo di rotte aeree da parte dei vettori ai sensi dell'articolo 13, commi 14 e 15, del decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013», chiarisce gli orientamenti invitando gli Stati al rispetto dei principi fondamentali alla base del finanziamento pubblico, facendo riferimento all'articolato delle varie direttive europee in materia, rafforzate poi dal dispositivo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea delle comunicazione C 99/3 mentre non faceva riferimento alla parte relativa agli aeroporti di cui ai punti 12 e 86 della citata comunicazione che attesta la «Delimitazione Geografica di Mercato» e le modalità di eventuali finanziamenti, proprio per prevenire effetti distorsivi con concorrenza sleale fra aeroporti –:
   se alla luce della nuova integrazione degli aeroporti di Pisa e Firenze ritenga possibile ottenere i finanziamenti Ten-T, inserendo i due scali nella rete centrale (core network) prevista dalla Unione europea;
   se sia stata presentata o se intenda presentare richiesta formale per accedere ai finanziamenti dell'Unione europea per gli interventi sugli aeroporti di Pisa e Firenze;
   con quali modalità il Governo, con i finanziamenti pubblici previsti per la realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze, intenda rispettare le direttive dell'Unione europea, in materia di aiuti di Stato, considerata anche la non strategicità degli scali toscani, sancita dall'Unione europea;
   se reputi davvero opportuno stanziare per l'aeroporto di Firenze un finanziamento di 50 milioni di euro probabilmente altri 100 milioni di euro come richiesto dal Masterplan presentato da ADF. (5-04294)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 febbraio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-04294

  Con riferimento ai quesiti posti dall'Onorevole Interrogante, e ad integrazione di quanto evidenziato nel corso della discussione di precedenti interrogazioni di analogo contenuto, ritengo opportuno ribadire che la programmazione europea dei trasporti TEN-T 2014-2020 prevede, come è noto, un approccio di realizzazione così articolato: le infrastrutture di trasporto che costituiscono la «Rete Centrale», la cosiddetta core network, che comprende i principali assi di trasporto transeuropeo con un ruolo strategico e le infrastrutture della «Rete Globale», la cosiddetta comprehensive network, estesa a tutti i territori dell'Unione con funzioni di coesione territoriale ed economica.
  In questo contesto, si inseriscono i nove Corridoi prioritari, grandi assi infrastrutturali che devono assicurare un reale effetto «rete», i cui punti di snodo sono rappresentati dai principali nodi urbani, oltre che dai porti, dagli aeroporti e dagli interporti.
  La cornice metodologica fortemente voluta dalla Commissione europea rappresenta, quindi, un vincolo importante per canalizzare gli investimenti, nazionali e comunitari, e consentire di rimuovere le barriere fisiche e i colli di bottiglia che impediscono o rallentano l'accessibilità ai mercati.
  Ciò detto, evidenzio che le città di Firenze e Pisa non si qualificano come «nodo urbano» europeo prioritario – cosiddetta LUZ Larger Urban Zone secondo l’Urban Audit di Eurostat – con oltre un milione di abitanti, né i rispettivi aeroporti raggiungono la soglia di 7,8 milioni di passeggeri.
  Conseguentemente, tali scali non risultano metodologicamente includibili nella rete centrale, appartenendo invece pienamente alla rete globale.
  Per quanto riguarda, poi, le risorse finanziarie comunitarie, ricordo che lo strumento europeo per finanziare le infrastrutture TEN-T, denominato «Meccanismo per collegare l'Europa» (CEF), ha una dimensione finanziaria di 33,242 miliardi di euro, di cui 26,250 miliardi destinati ai trasporti (tra cui 11,305 miliardi a valere sui Fondi di Coesione). Una parte di essi, anche se in misura minore (circa il 5 per cento) potrà essere destinata alla rete globale e, in particolare, alle connessioni ferroviarie dei nodi aeroportuali.
  Circa il primo bando CEF in scadenza proprio oggi, riferisco che non risulta pervenuta alcuna richiesta formale per interventi di connessione ferroviaria di ultimo miglio sugli aeroporti di Pisa e Firenze.
  Ovviamente i finanziamenti pubblici destinati al potenziamento delle infrastrutture aeroportuali degli aeroporti in parola dovranno essere erogati nel rispetto degli Orientamenti europei in materia di aiuti di Stato agli aeroporti ed alle compagnie aeree.
  Voglio anche ricordare che all'Atto di pianificazione della rete aeroportuale nazionale e delle azioni di razionalizzazione ed efficientamento del settore e dei relativi servizi, adottato il 25 settembre 2014, è conseguita una prima delibera del Consiglio dei Ministri del successivo 30 settembre di approvazione dello schema di dPR che ha accolto le linee guida dell'Atto stesso. Su tale schema di dPR, il 19 febbraio scorso, è stata acquisita l'intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, per poter procedere, sentita l'Agenzia del demanio e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, all'emanazione del definitivo dPR che individuerà, ai sensi dell'articolo 698 del Codice della navigazione, gli aeroporti di interesse nazionale.
  In tale ambito, gli aeroporti di Pisa e Firenze risultano considerati di particolare rilevanza strategica nel bacino di riferimento, a condizione che realizzino la gestione unica, in procinto di concretizzarsi. Questa integrazione risulta indispensabile per garantire che il sistema aeroportuale toscano possa affrontare le sfide future connesse ai profondi mutamenti in atto nel mercato internazionale dei trasporto aereo.
  Infatti, come ho avuto occasione di precisare nel corso delle precedenti risposte alle interrogazioni dell'Onorevole Artini sulle medesime problematiche, è in un quadro di insieme che vanno affrontate le scelte strategiche anche nel nostro Paese, guardando alle realtà locali in un'ottica di insieme a livello nazionale, europeo e internazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete di trasporti

aeroporto

utente dei trasporti