Legislatura: 17Seduta di annuncio: 343 del 02/12/2014
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014 MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014 SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 02/12/2014
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/12/2014 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/12/2014 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/12/2014
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/12/2014
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 10/12/2014
RITIRATO IL 10/12/2014
CONCLUSO IL 10/12/2014
DE ROSA, BUSTO, DAGA, MANNINO, MICILLO, SEGONI, TERZONI e ZOLEZZI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
la Val d'Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord, opera caratterizzata da un elevato costo di realizzazione, stimato in oltre due miliardi di euro (49 milioni di euro al chilometro) con previsione di flussi di traffico modesti e danni ambientali gravissimi e difficili da contenere;
il tratto autostradale «Valdastico» sarebbe, infatti, solo una costosissima scorciatoia (2/3 del tracciato sarebbero in galleria) fra Vicenza e Trento del percorso autostradale già esistente via Verona ed avrebbe, inoltre, l'effetto di vanificare gli investimenti già fatti attorno a Verona per convogliare in ferrovia anziché in autostrada parte del traffico pesante che vuole attraversare le Alpi lungo la valle dell'Adige;
l'opera è finanziariamente insostenibile, destinata a non pagarsi mai anche secondo il piano finanziano della società proponente, che prevede dal 2022 (apertura) al 2046 incassi su quel tratto per 638.286.862,00 milioni di euro, nemmeno 1/3 dei costi di costruzione previsti (bollettino «Informiamoci» n. 8 del Comitato vicentino contro la Valdastico);
i costi di costruzione e poi di gestione della Valdastico verrebbero, pertanto, caricati stabilmente, tramite aumento dei pedaggi, sul traffico che passa a sud, lungo il tragitto Brescia-Padova, su cui passa praticamente tutta l'economia del Nord-est, di cui verrebbero aggravati dunque i costi;
la realizzazione di un'autostrada inutile sarebbe un investimento in perdita, invece che un moltiplicatore economico. Realizzare investimenti dello stesso importo per esempio nella messa in sicurezza del territorio avrebbe gli stessi effetti benefici sul prodotto interno lordo, distribuirebbe risorse ai lavoratori e preverrebbe i disastri economici, sociali ed ambientali dovuti a dissesto idrogeologico, evitando di tartassare ancor di più i costi di trasporto delle imprese del Nord-est, quindi la loro competitività;
in merito alla concessione autostradale in carico alla società A4 Holding, l'Autorità di regolazione per i trasporti, secondo quanto riportato dall'articolo «Il governo commissaria la Valdastico Nord», apparso il 13 novembre 2014 sul sito di Altreconomia, ha spiegato che «per evitare che la concessione scadesse al 30 giugno 2013, il ministero delle Infrastrutture e trasporti ha chiesto alla Commissione una proroga “tecnica” di due anni fino al 2015, finalizzata all'approvazione del progetto definitivo della Valdastico Nord e la Commissione UE ha espresso parere favorevole». La proroga è in scadenza il prossimo 30 giugno, e allora – spiega la stessa Autorità ad Altreconomia. «La convenzione dovrebbe ritenersi scaduta»;
il CIPE, il 10 novembre 2014, è intervenuto a modificare l’iter autorizzativo del progetto della Valdastico Nord al fine di «proseguire nello svolgimento della apposita procedura prevista dall'articolo 165, comma 6, lett. a) del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 (Codice dei contratti pubblici)» (come si legge in uno stesso comunicato del CIPE);
alle riunioni del CIPE, compresa quella del 10 novembre 2014, che ha di fatto «commissariato l'iter della Valdastico Nord», come osserva l'articolo di Altreconomia, partecipa, in quanto membro di diritto del Comitato, anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, presidente della regione Piemonte;
Chiamparino, come si legge su altreconomia.it: «prima di candidarsi nella primavera del 2014 a guidare il Piemonte è stato, dal 2012, presidente della Compagnia di San Paolo, che è, a sua volta, il primo azionista di Intesa Sanpaolo, di cui controlla il 9.888 delle azioni (Consob, 13 novembre 2014)»;
intesa Sanpaolo controlla, attraverso Re Consult Infrastrutture ed Equiter, il 35,35 per cento di A4 Holding, la società concessionaria dell'A31. Quella che vuole realizzare a tutti i costi l'A31 Nord, perché non perda così il diritto a gestire anche la trafficatissima A4, nella tratta tra Brescia e Padova –:
se il Governo non ritenga, alla luce di quanto sopra esposto, di assumere iniziative, per quanto di competenza, per evitare per il futuro situazioni come quella descritta che appaiono gravemente inopportune e pregiudizievoli per gli interessi economici e sociali del territorio, posto che ad avviso degli interroganti si profila un gravissimo conflitto di interessi;
se il Governo non ritenga doveroso rendere pubblica la documentazione relativa a questa richiesta di proroga, e spiegare le ragioni della stessa, e se essa sia stata fatta nell'interesse del Paese, considerando che l'autostrada Valdastico Nord non rientra tra i corridoi strategici della Rete TEN-T o in quello del gestore autostradale. (5-04195)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):costo di costruzione
disastro causato dall'uomo
holding