ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 343 del 02/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'ALIA GIANPIERO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 02/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/12/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04194
presentato da
D'ALIA Gianpiero
testo di
Martedì 2 dicembre 2014, seduta n. 343

   D'ALIA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   nell'aprile del 2009 è stata approvata la legge regionale di riforma che prevede la riduzione del numero delle aziende sanitarie della regione siciliana da 29 a 17 attraverso una serie di accorpamenti tra aziende esistenti, per cui, a Messina, l'azienda ospedaliera Piemonte è stata accorpata all'azienda ospedaliera Papardo (a partire dal 1o settembre 2009);
   in ragione delle particolari condizioni strutturali dell'ospedale Piemonte di Messina, che, rispondendo ai criteri architettonici dei primi anni del ’900, presenta un elevato rischio sismico, il 25 febbraio 2010 si è svolta un'audizione presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, istituita dal Senato della Repubblica, dell'assessore regionale pro-tempore alla sanità, del direttore generale pro-tempore alla sanità, dal direttore generale pro-tempore dell'azienda Papardo-Piemonte, del dirigente generale pro-tempore della protezione civile della regione Siciliana e dell'assessore ai lavori pubblici pro-tempore del comune di Messina;
   dalle audizioni svolte nel corso dell'inchiesta parlamentare, è, tra l'altro, emerso che:
    a) presso il PO Ospedale Piemonte è necessario eseguire lavori di adeguamento e miglioramento sismico;
   è consigliabile mantenere al centro della città di Messina, che possiede una particolare conformazione allungata, presso l'Ospedale Piemonte, una struttura sanitaria di secondo livello per l'emergenza/urgenza e di importanza strategica anche nelle operazioni di protezione civile;
   poiché l'ospedale Papardo dista circa 12 chilometri, dal centro cittadino al quale è mal collegato, la soluzione ideale sarebbe quella di eseguire gli interventi medici di elezione all'ospedale Papardo, mentre quelli che contemplano un aspetto di emergenza all'ospedale Piemonte con il PSG ed i più importanti reparti ad esso collegati (anestesia, rianimazione, diagnostica, blocco operatorio, cardiologia, chirurgia, traumatologia, ortopedia, e altro);
   la scelta di trasferire il polo materno-infantile nella sua interezza all'ospedale Papardo è quasi obbligata: lì c’è già uno spazio pronto e con piccoli lavori di ristrutturazione si può realizzare un polo materno-infantile unico;
   dopo il sopralluogo effettuato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta presso il nosocomio messinese è stato previsto per la «A.O. Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte di Messina» un numero di posti letto pari a 422 per il Papardo e 78 per il Piemonte più 43 posti letti che verranno attivati successivamente, nonché la chiusura di diversi padiglioni del PO Piemonte ed il trasferimento di diverse unità operative al PO Papardo, infine, su espressa richiesta dell'assessorato regionale alla sanità, è stata istituita una commissione interna sanitario-amministrativa che ha concluso i suoi lavori sostenendo la necessità del mantenimento del PO Piemonte e proponendo una rimodulazione dei posti letto previsti e che venisse realizzato non un semplice «pronto soccorso» che smista i pazienti ma il trattamento in loco di quasi tutte le urgenze tranne quelle che, effettivamente, richiedono reparti ultraspecializzati già presenti al PO Papardo (come cardiochirurgia o neurochirurgia);
   il nuovo direttore generale dell'azienda Papardo-Piemonte, insediatosi il 1o luglio 2014 ha comunicato il disegno di realizzare il Punto nascita di 2o livello, presso il PO Ospedale Piemonte, ed ha, altresì, dichiarato che si dovrà procedere alla dismissione del pronto soccorso generale dell'ospedale Piemonte che «al momento, non riesce a trattare prontamente né infarti né ictus perché manca dei servizi di Emodinamica e di Neurologia... Il pronto soccorso al Piemonte dunque rappresenta solo un pericolo... un parcheggio dannoso per il paziente»;
   le dichiarazioni in questione hanno destato un grave allarme sociale e smentite dai dati sul trattamento degli infartuati soccorsi al PSG del PO Piemonte nel primo semestre 2014 e trasferiti al Papardo per eseguire interventi urgenti di emodinamica avviene entro i tempi previsti dalle linee guida internazionali e dal fatto che la maggior parte degli ospedali italiani non ha la neurochirurgia e quindi si trovano nelle stesse condizioni di rischio dell'ospedale Piemonte per i pazienti affetti da ictus;
   inoltre, le suddette dichiarazioni del direttore generale, oltre che con gli atti e le decisioni assunte in precedenza, contrastano in maniera evidente con le dichiarazioni dell'assessore regionale alla sanità rese sia agli organi di stampa che nelle sedi istituzionali (audizione del 22 luglio 2014 dei sindacati presso la 6a commissione permanente dell'Ars);
   nonostante i fatti e i dati sopra riportati, si è comunque proceduto all'accorpamento dei reparti di ostetricia dei due presidii al PO Piemonte a far data dall'11 agosto 2014 penalizzando fortemente i cittadini della popolosa zona nord, in quanto vi sono due punti nascita allocati nella zona sud e concentrati in poco meno di 2 chilometri (Policlinico Universitario-Ospedale Piemonte) e nonostante una relazione del 22 ottobre 2013 che dichiara entrambi i punti nascita gli atti in questione rischiano di compromettere tutta la programmazione finanziaria e infrastrutturale decisa dal Governo centrale e da quello regionale per far fronte alle primarie esigenze di un servizio sanitario efficiente nella città di Messina con evidenti danni anche dal punto di vista contabile;
   gli atti in questione non sono coordinati con la programmazione delle attività e dei servizi sanitari resi dall'ASP di Messina e dall'azienda policlinico universitario di Messina con la inevitabile conseguenza di non offrire alla cittadinanza servizi efficienti a costi inferiori perché offerti in maniera coordinata dalle diverse autorità sanitarie preposte ai servizi ospedalieri e territoriali –:
   quali iniziative, nell'ambito delle sue specifiche competenze, intenda assumere per garantire il rispetto della programmazione infrastrutturale posta in essere dallo Stato, con particolare riguardo al PO Piemonte di Messina, anche sulla base dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale istituita presso il Senato della Repubblica nella passata legislatura. (5-04194)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto ospedaliero

sismologia

commissione d'inchiesta