ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04141

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 339 del 26/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/11/2014
Stato iter:
26/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/03/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 26/03/2015
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/12/2014

DISCUSSIONE IL 26/03/2015

SVOLTO IL 26/03/2015

CONCLUSO IL 26/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04141
presentato da
GIORDANO Silvia
testo presentato
Mercoledì 26 novembre 2014
modificato
Martedì 2 dicembre 2014, seduta n. 343

   SILVIA GIORDANO, DI VITA, CECCONI, DALL'OSSO, GRILLO, LOREFICE, MANTERO, COLONNESE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il quotidiano La Repubblica del 25 novembre 2014 a pagina 21 pubblica un articolo in merito ad una sentenza del Tribunale del lavoro di Milano che impone al Ministero della salute di versare per tutta la vita un assegno bimestrale ad un bambino affetto da autismo al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk prodotto dalla multinazionale Glaxo Smith Kline;
secondo il giudice Di Leo che ha emesso la sentenza sarebbe acclarata la sussistenza del nesso causale tra la vaccinazione e la malattia;
la sentenza citando la perizia del medico legale, dottor Tornatore, afferma che è probabile che il disturbo autistico sia stato concausato, sulla base di un polimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti o inquinanti del vaccino Infanrix Hexa Sk;
la famiglia del bambino in precedenza aveva presentato domanda di indennizzo al Ministero della salute che è stata respinta;
la sentenza è stata emessa il 23 settembre 2014 e sono passati i sessanta giorni entro i quali il Ministero avrebbe potuto fare ricorso, che a detta del legale della famiglia non risulta essere stato presentato e quindi la sentenza è diventata esecutiva;
nella relazione del medico legale si riferisce di «un poderoso documento riservato della Glaxo Smith Kline sui cosiddetti side effects che sarebbero emersi nel corso della sperimentazione clinica pre-autorizzazione o successivamente fra l'ottobre 2009 e l'ottobre 2011, in particolare ci sarebbero cinque casi di autismo segnalati durante i trial ma rimasti unlisted, ovvero omessi dall'elenco degli effetti avversi sottoposto alle autorità sanitarie per l'autorizzazione»;
nella sentenza si riporta, basandosi sulle conclusioni del medico legale, come nel vaccino vi sarebbe una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico la cui portata teoricamente piccola se calcolata sulla base della sperimentazione pre-autorizzazione sarebbe nella realtà sottostimata per l'esistenza recentemente confermata dall'autorità sanitaria australiana di lotti del citato vaccino contenenti un disinfettante a base di mercurio oggi bandito per l'accertata neurotossicità;
non risulta che a tutt'oggi da parte dell'Aifa sia stato avviato alcun accertamento sul vaccino esavalente prodotto dalla Glaxo, anzi secondo un portavoce dell'Aifa «non ci sono al momento evidenze di cambiamenti nel rapporto beneficio/rischio per il prodotto in questione che si mantiene positivo»;
ancora una volta Aifa sembra agli interroganti svolgere più un ruolo di rassicurazione sull'uso dei vaccini che di controllo e monitoraggi rigoroso sia nella fase di autorizzazione che nella fase come affermato di post marketing come se non si parlasse di uso di vaccini, che come affermato dalla sentenza, producono danni serissimi alla salute dei cittadini, in questo caso di bambini;
si è di fronte secondo gli interroganti all'ennesimo caso di incapacità e inadeguatezza di controlli da parte dell'Aifa che non sembra essere in grado di garantire la salute dei cittadini nella fase di preautorizzazione al commercio ma neanche nella fasi di «post marketing» in una tutela generica delle vaccinazioni ma che in realtà rischia di diventare a difesa degli interessi dei colossi farmaceutici;
la criticità delle attività è stata riscontrata anche ad esempio nell'affare Avantis/Lucentis e in altri scandali che in particolare hanno scandito l'anno 2014 –:
se il Ministero della salute sia a conoscenza dei fatti citati in premessa:
se in Italia siano stati iniettati lotti del vaccino Infanrix Hexa Sk della Glaxo simili a quelli individuati in Australia contenenti ad esempio un disinfettante al mercurio;
per quali motivi l'Aifa non abbia ritenuto neanche a fronte di una sentenza del tribunale del lavoro di Milano del 23 settembre 2014 ma ancora prima a fronte della richiesta di indennizzo da parte della famiglia di attivare una forma rigorosa di controllo del vaccino prodotto dalla Glaxo;
se non ritenga a questo punto improrogabile una seria, approfondita e rigorosa analisi sui costi-benefici derivanti dall'attività dell'Aifa che a quanto pare non sembra capace di arrivare mai per prima ad individuare farmaci che possono provocare danni e/o malattie ma che sempre più agisce di rincalzo a indagini della magistratura o delle Authority;
se non ritenga che troppo spesso la fase di preautorizzazione si affidi con eccessiva superficialità alla documentazione e ai dati forniti dalle imprese farmaceutiche senza riuscire ad avere accertamenti indipendenti sul reale beneficio ed efficacia se non garanzia per la salute degli stessi e come intenda affrontare la questione della sicurezza assoluta dei farmaci senza dipendere di fatto esclusivamente su quanto dichiarato dai produttori;
se l'Aifa fosse o sia a conoscenza di quanto accertato dall'autorità sanitaria australiana sulla presenza in alcuni lotti del vaccino di disinfettante a base di mercurio;
se il Ministro interrogato e l'Aifa siano a conoscenza dell'esistenza del poderoso documento riservato della Glaxo citato nella perizia del medico legale e ripreso nella sentenza e se il Ministro non ritenga opportuno visionarlo e renderlo pubblico o almeno inviarlo alle competenti commissioni parlamentari. (5-04141)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04141

  Con riguardo alla questione in esame, comunico che sono attualmente disponibili in commercio i seguenti vaccini esavalenti:
   1. INFANRIX HEXA, della ditta GLAXOSMITHKLINE BIOLOGICALS S.A., contenente, oltre alle quattro vaccinazioni obbligatorie, anche quelle contro pertosse e malattia causata da Haemofilus Influenzae di tipo b;
   2. HEXYON, della ditta SANOFI PASTEUR MSD SNC, che ugualmente contiene le quattro vaccinazioni obbligatorie e le stesse due raccomandate di cui al punto n. 1.

  Occorre precisare che entrambi i vaccini sono stati autorizzati con procedura centralizzata europea.
  Dunque, l'immissione in commercio dei vaccini avviene all'esito di procedure che prevedono il coinvolgimento delle Autorità regolatorie nazionali e dall'Agenzia europea dei medicinali (EMA), che nella valutazione dell'efficacia e della sicurezza condividono e applicano gli stessi criteri, pertanto le autorizzazioni rilasciate da un Paese europeo hanno piena validità anche negli altri Paesi.
  Ciò premesso, con riguardo specifico al caso riportato nell'interrogazione circa l'assenza di iniziative da parte del Ministero della salute a seguito della citata sentenza del Tribunale del lavoro di Milano, si rammenta che, nel comunicato stampa del Ministero della salute n. 203 del 25 novembre 2014, è riportato: «In relazione alle notizie stampa riferite ad una sentenza del Tribunale di Milano recante condanna del Ministero della salute al pagamento di un assegno in favore di un bimbo affetto da autismo, il Ministero comunica di aver proposto, per il tramite dell'Avvocatura Distrettuale dello Stato, tempestivamente appello avverso la predetta sentenza dinanzi alla Corte di appello di Milano. Sono pertanto destituite di ogni fondamento le dichiarazioni attribuite dalla stampa al difensore del ricorrente secondo cui la sentenza sarebbe ormai passata in giudicato».
  Infatti, l'Avvocatura dello Stato ha comunicato che tale sentenza è stata appellata: l'appello risulta iscritto al ruolo generale n. 1556 del 2014 della Corte d'Appello Lavoro, e l'udienza di appello è fissata per il 23 febbraio 2017.
  Si coglie l'occasione per comunicare che la Corte d'Appello di Bologna, in data 13 febbraio 2015, su contenzioso per analoga materia, ha accolto le motivazioni del Ministero della salute fondate sulla evidenza scientifica della inesistenza del nesso tra la somministrazione del vaccino e la patologia dell'autismo, ed ha respinto la domanda dei ricorrenti all'indennizzo.
  Inoltre, si fa presente che il «poderoso documento riservato della Glaxo Smith Kline», cui si fa riferimento nelle interrogazioni, altro non è che il Rapporto Periodico di Sicurezza che le aziende farmaceutiche sono tenute a presentare alle autorità regolatorie, e che viene da queste valutato.
  Nello specifico, il documento è stato sottoposto all'esame dei competenti organi dell'EMA e valutato dallo Stato membro relatore della procedura insieme agli altri Stati membri.
  Laddove nel documento si parla di eventi qualificati, non si intende affatto che essi siano stati omessi, ma si tratta di reazioni la cui natura, severità, specificità o esito non risultino essere coerenti con le informazioni incluse nel documento di riferimento per la sicurezza. Inoltre, i casi riportati si riferiscono alla fase «post-marketing» del medicinale (commercializzato in circa un centinaio di Paesi), nel periodo coperto dal Rapporto citato.
  Quanto alle presunte mancanze di AIFA nello svolgimento delle attività di monitoraggio dei vaccini, si osserva che:
   1. Infanrix Hexa è un vaccino registrato con procedura europea centralizzata, la cui vigilanza è disciplinata da regolamenti e procedure europei.
   2. Le informazioni dettagliate su Infanrix Hexa sul sito EMA sono consultabili alla versione n. 22.
   3. La sicurezza dei vaccini contenenti tiomersale, un derivato mercuriale, è stata esaminata dalle Autorità europee. Con riguardo specifico alla commercializzazione del vaccino in Australia, va detto che tali informazioni si riferiscono ad un'analisi condotta da ricercatori indipendenti su due lotti di Infanrix Hexa nel 2010.
  Per stessa ammissione degli autori dell'analisi, i livelli riscontrati nei lotti erano al di sotto di qualsiasi limite di sicurezza conosciuto, prova ne è il fatto che non risultano provvedimenti delle autorità australiane a riguardo.
   4. La fase pre-autorizzativa si basa necessariamente sulla documentazione fornita dalle aziende produttrici che fanno domanda di Autorizzazione all'Immissione in Commercio. Esse devono fornire studi clinici rigorosi, che vengono sottoposti al vaglio delle autorità europee. Peraltro, secondo la legislazione europea, una volta rilasciata l'autorizzazione, è possibile imporre all'azienda titolare la conduzione di studi «post-marketing» di sicurezza o di efficacia.
   5. Quanto alla conduzione di studi indipendenti sui vaccini, occorre precisare che in tale ambito l'AIFA ha negli anni provveduto a finanziare diverse ricerche, tra cui; (1) Sorveglianza della Sicurezza di farmaci e vaccini e valutazione dell'efficacia della vaccinazione antinfluenzale nel prevenire casi gravi nei bambini; risultati di due stagioni influenzali; (2) Studio sulla valutazione degli eventi dopo vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica. Stagione 2012-2013; (3) Studio sulla possibile associazione tra vaccinazione antinfluenzale stagionale ed insorgenza della Sindrome di Guillan Barrè (secondo anno).

  Nel periodo 1o ottobre 2010 – 30 settembre 2012 è stata condotta una sistematica sorveglianza prospettica relativamente a casi incidenti di Sindrome di Guillan Barrè in sette regioni italiane. Principale obiettivo di questa attività è stato quello di valutare la possibile associazione tra detta patologia e la vaccinazione antinfluenzale.
  Da ultimo, ritengo opportuno cogliere questa interrogazione come un'ulteriore occasione per ribadire, in termini di sanità pubblica, la rilevanza dei vaccini.
  Mi preoccupano i genitori che non vaccinano i loro figli per ragioni ideologiche o per paura di esporli a potenziali rischi o, cosa ancor più grave, perché mal consigliati anche da operatori sanitari; questi genitori devono essere consapevoli che in questo modo, invece, espongono i loro figli ad un rischio ben maggiore, con una diluizione progressiva dell'immunità di gruppo, che, infatti, sposta il rischio di ammalarsi verso l'adolescenza e la giovinezza, con le gravi e (e talora letali) conseguenze che tutti conosciamo. Tutti dovremmo ricordare che l'investimento in prevenzione in generale, e nelle vaccinazioni in particolare, è il modo più sicuro ed economico per rispondere al dovere di garanzia e protezione del diritto alla salute.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

giurisdizione del lavoro

prodotto farmaceutico