ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04131

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/11/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04131
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo presentato
Martedì 25 novembre 2014
modificato
Mercoledì 26 novembre 2014, seduta n. 339

   DE ROSA, BUSTO, DAGA, MANNINO, MICILLO, SEGONI, TERZONI, ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
la società SOGESID spa, è stata istituita, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, successivamente modificato dall'articolo 20 del decreto-legge 8 febbraio 1995, n. 32, convertito, dalla legge del 7 aprile 1995, n. 104, allo scopo di affidare alla stessa, in regime di concessione, gli impianti idrici già detenuti dalla Cassa del Mezzogiorno; ha una sede centrale a Roma ed è dotata di piccole unità territoriali a Napoli, Bari, Palermo, Catanzaro Lido, Siracusa e Matera;
le attività della SOGESID spa si sono progressivamente intensificate, interessando numerosi settori quali l'assistenza tecnica alle varie direzioni generali del Ministero, inclusa la direzione VIA; la definizione di interventi di messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati di interesse nazionale, il supporto alla redazione dei piani di tutela delle acque e talvolta a quelli di monitoraggio, senza peraltro il coinvolgimento delle ARPA, che di tali attività sono titolari, la partecipazione a tavoli tecnici, forum e progetti internazionali in materia di risorse idriche, anche con funzioni di rappresentanza, lo svolgimento di campagne informative in materia ambientale, il monitoraggio e la vigilanza in materia di rifiuti;
la SOGESID spa grazie alla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), articolo 1, comma 503, è stata trasformata in una società in-house, cioè un ente strumentale alle finalità ed alle esigenze del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, consentendo, in forza di tale trasformazione, che ad essa fossero trasferite molte competenze istituzionali del Ministero;
le attività affidate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a SOGESID spa, nella maggioranza dei casi sono subappaltate da quest'ultima a soggetti terzi;
secondo quanto riportato dal periodico L'Espresso del 28 giugno, la SOGESID spa, dal 2008 al 2011 ha assorbito dal Ministero 426 milioni di euro, attivando 1.600 consulenze per un totale di 35 milioni di euro, oltre ai propri 126 dipendenti e 315 collaboratori a progetto, mentre al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono state decurtate risorse fino al 72 per cento ed eseguiti tagli molto consistenti del personale;
la SOGESID spa rientra nel novero di quei soggetti che, secondo l'articolo 3 del decreto legislativo n. 163 del 2006, non sono tenuti ad espletare le procedure di evidenza pubblica per lo svolgimento delle attività ad essa affidate; tale deroga le consente progetti costosi e irrealizzabili e le citate consulenze milionarie, che hanno destato più di una volta l'attenzione dei magistrati, visti i criteri d'azione, ad avviso degli interroganti, lontanissimi dall'obiettivo di bonificare i veleni d'Italia. Uno su tutti, la depurazione dei laghi di Mantova, minacciati dall'onda di petrolio ereditata da vecchi impianti di idrocarburi, il cui progetto è costato allo Stato un milione e 413 mila euro e, se realizzato, avrebbe costi di manutenzione di 110 milioni annui;
la SOGESID spa riceverebbe, inoltre, un compenso forfettario pari al 26,50 per cento dell'intero importo finanziato, oltre ai corrispettivi ad essa riconosciuti con riferimento ai quadri economici dei singoli progetti ed interventi;

alla luce delle incongruenze sopra rilevate, nel corso dell'audizione in VIII Commissione della Camera dei deputati del 18 luglio 2012 sulla spending review, e come riportato dalle agenzie di stampa, il Ministro pro tempore Corrado Clini aveva affermato che si preparava alla chiusura della SOGESID spa, attraverso una fase transitoria con una gestione commissariale;
tuttavia il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, come convertito dalla legge 7 agosto, n. 135, l'articolo 4, comma 3 (Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche), ha previsto che le norme sullo scioglimento delle società in house di cui al comma 1 non si applicano a società come la SOGESID spa, in quanto produttrice di servizi di interesse generale, strumentali al perseguimento delle finalità istituzionali del Ministero;
la SOGESID spa ha operato, ad avviso degli interroganti, non nell'interesse generale, anche per la presenza di dirigenti quale Luigi Pelaggi, indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sullo smaltimento illegale dei rifiuti dall'area ex Sisas di Pioltello-Rodano, alla periferia di Milano, discariche di cui si occupa la stessa Sogesid e di consulenti quali l'ex direttore generale Gianfranco Mascazzini, indagato in Campania per l'avvelenamento di Bagnoli, il quale, dopo essere andato in pensione, ha preso lo stipendio da Sogesid;
secondo quanto riportato da una richiesta di accesso agli atti formulata dall'Unione Sindacale di Base del 19 novembre 2014, il ministro dell'ambiente, Gianluca Galletti sta per sottoscrivere una convenzione quadro con la SOGESID, attraverso la quale affida alla stessa società tutte le attività del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
in tale contesto, il ministro Galletti avrebbe inviato al Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, una proposta di modifica regolamentare dell'organico del personale di ruolo al Ministero che sembrerebbe prevedere l'ampliamento di 250 unità di personale suddiviso sulle diverse aree e di 15 ulteriori unità dirigenziali un non meglio definito ampliamento dell'organico al Ministero;
tale personale è già individuabile, secondo la nuova riforma della pubblica amministrazione, varata dal Governo Renzi, nelle unità rese disponibili dalla soppressione delle province e dall'esubero di personale in altri Ministeri;
già oggi, le consulenze fornite dalla Sogesid contano un numero di personale applicato all'interno del Ministero, superiore a quello del personale di ruolo, il cui operato non corrisponde ad un reale, piano di fabbisogno per lo svolgimento delle competenze del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che viene, inoltre, portato avanti in mancanza di una mappatura delle professionalità interne nonché in assenza di una trasparente programmazione e successiva valutazione degli obiettivi che le singole direzioni generali dovrebbero perseguire;
secondo il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di riorganizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, paiono ingiustificate ed eccessive sette nuove direzioni generali, sei vice capo di gabinetto, novanta unità di personale addetto agli uffici di diretta collaborazione, di cui nove, estranei, percepiscono indennità cospicue, a fronte, peraltro di una riduzione della dotazione organica del personale di 556 unità –:
se il Ministro interrogato sia in grado di confermare l'imminente sottoscrizione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di una convenzione quadro con la SOGESID spa;
se ritenga davvero opportuno, alla luce di quanto sopraesposto, moltiplicare cariche dirigenziali, privando di fatto il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare delle sue funzioni e della sua struttura per affidarne le attività, delicatissime per l'equilibrio sociale ed economico del nostro Paese, quali le bonifiche, il dissesto idrogeologico, il contrasto ai cambiamenti climatici e la gestione del ciclo dei rifiuti, ad una società che risulta essere, secondo inchieste documentate, poco trasparente ed efficiente;
se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non intenda comunicare, assicurandone la necessaria pubblicità e divulgazione, una stima del rapporto costi/benefici dei compiti affidati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a SOGESID spa negli anni 2013 e 2014, con particolare riferimento agli interventi di bonifica o messa in sicurezza di aree rientranti in siti di interesse nazionale (SIN) di cui al Titolo quinto, parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
se il Ministro interrogato non ritenga necessario, a maggior ragione, agire in linea con gli intendimenti espressi dal Governo Monti in ordine alla chiusura dell'attività di SOGESID spa. (5-04131)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

discarica abusiva

protezione delle acque