ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 335 del 20/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04095
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 20 novembre 2014, seduta n. 335

   CIPRINI e GALLINELLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   in data 19 novembre 2014 sul quotidiano il Corriere dell'Umbria è apparsa la seguente notizia: «Operaia della Perugina licenziata per un post pubblicato su Facebook»;
   l'articolo prosegue: «Essere licenziata per un post su Facebook? Sembrava quasi uno scherzo ma quando Marilena Petruccioli, dipendente della Perugina di San Sisto, ha ricevuto il provvedimento da parte della Nestlé lo scherzo è finito in lacrime. A niente sono valse le sue spiegazioni in merito a quello che ha iscritto sul suo profilo; uno scambio di opinioni, come ha avuto modo di sottolineare, che non era riferito all'azienda...ad essere stata licenziata per giusta causa la Petruccioli, lavoratrice dal 1996, Rsu aziendale e categoria protetta, in quanto nel 1997 ha subito un grave infortunio sul lavoro proprio in Perugina – che ha determinato una grave invalidità»;
   la giusta causa sarebbe un post su Facebook in cui la lavoratrice si era opposta al comportamento di un caporeparto;
   il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi ha così commentato il fatto: «Forse l'azienda ha considerato Marilena Petruccioli una Rsu scomoda in quanto ha sempre espresso le proprie idee in maniera chiara e diretta? Il nostro dubbio è che il suo carattere passionale sia mal digerito da qualcuno nello stabilimento della Perugina» (Corriere dell'Umbria del 18 novembre 2014);
   grave, ingiustificata e sproporzionata, ad avviso dell'interrogante, è la decisione assunta dall'azienda di licenziare la lavoratrice, tanto più se appartenente ad una rappresentanza sindacale unitaria e ad una categoria protetta –:
   se il Ministro non ritenga utile intervenire con urgenza ed approfondire la questione, anche in considerazione di un uso della legislazione in materia di licenziamenti individuali, che appare agli interroganti strumentale e discriminatorio affinché, si possa pervenire a un ripensamento della decisione dell'azienda anche a tutela delle corrette relazioni sindacali ed industriali;
   se il Ministro interrogato non intenda intraprendere iniziative di carattere normativo per garantire il divieto di discriminazione e sanzionare adeguatamente qualsiasi forma di discriminazione nei di confronti dei lavoratori, assicurando la possibilità di esprimere la propria opinione liberamente come sancito dall'articolo 21 della Costituzione che riconosce, tutela e garantisce la piena e incomprimibile libertà di espressione e manifestazione del pensiero e il diritto all'informazione di tutti i cittadini, senza dove per questo rischiare la sospensione o il licenziamento dal posto di lavoro. (5-04095)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

conservazione del posto di lavoro

lotta contro la discriminazione