ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03979

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 325 del 05/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 05/11/2014
Stato iter:
06/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/11/2014
Resoconto TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2014
Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 06/11/2014
Resoconto TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/11/2014

SVOLTO IL 06/11/2014

CONCLUSO IL 06/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03979
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Mercoledì 5 novembre 2014, seduta n. 325

   TONINELLI e COZZOLINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – Premesso che:
   il Presidente del Consiglio in carica ha mostrato quella che agli interroganti appare un'inclinazione del tutto particolare nell'interpretazione del principio della meritocrazia di cui a parole si fa costantemente portavoce e paladino. Si pensi, ad esempio, ai sospetti mai fugati sulla natura del diploma di laurea dell'affidatario della strategica Agenzia per l'agenda digitale;
   la nomina dell'Avvocato Antonella Manzione alla direzione del dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio suscita pesanti dubbi, logici prima che giuridici. Nessuno infatti in questa sede può dubitare della qualità del lavoro dell'avvocato Manzione quale comandante dei vigili urbani, ma l'ufficio giuridico e legislativo della Presidenza del Consiglio sembra richiedere competenze tipologicamente ben diverse, relative all'attività normativa, di studio e ricerca, sulla qualità della regolazione, sulla preparazione dei Consigli dei ministri. Queste funzioni diventano tanto più importanti nel momento in cui si prende atto della realtà per cui, pur configurando ciò, a giudizio degli interroganti, una vera e propria patologia costituzionale, il Consiglio dei ministri è divenuto il principale organo di produzione normativa, essendo stato trasformato di fatto il Parlamento in una mera «Camera di ratifica» di decreti- legge regolarmente convertiti con il ricorso al voto di fiducia;
   sotto il profilo più strettamente giuridico, la stessa Corte dei conti in sede di verifica ha posto in dubbio la legittimità della nomina, per motivi che non sono stati resi noti;
   la selezione è avvenuta in assenza di avvisi pubblici e altre forme di pubblicità;
   infine, il curriculum vitae dell'avvocato Manzione non risulta agli interroganti presente sul sito istituzionale, in contrasto con la legge sulla trasparenza –:
   se intenda fornire chiarimenti sull'attribuzione all'avvocato Manzione dell'incarico di capo del dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri sotto il profilo dei titoli, della pubblicità del procedimento di selezione, dell'eventuale presenza nell'ambito delle risorse umane dell'organo di professionalità maggiormente idonee a ricoprire l'incarico, sia per i titoli sia sotto il profilo delle esigenze di economia delle risorse pubbliche. (5-03979)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-03979

  In relazione all'atto di sindacato ispettivo si forniscono di seguito i seguenti elementi:
   si premette che il DAGL è stato istituito dall'articolo 6 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, che ha specificato le funzioni della struttura dipartimentale, nel cui ambito sono confluite altrettante strutture di livello dirigenziale generale, ivi compresa quella afferente l'Ufficio di cui all'articolo 23, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (rectius ora «Ufficio per il coordinamento dell'iniziativa legislativa e dell'attività normativa del Governo»). Contestualmente, infatti, l'articolo 12 del medesimo decreto legislativo ha abrogato l'articolo 23, comma 1, della legge n. 400 del 1988.
  Tale organizzazione dipartimentale, a partire del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 aprile 2000, primo provvedimento di adeguamento dell'organizzazione delle strutture della Presidenza dei Consiglio dei ministri alle disposizioni dei citato decreto legislativo n. 303 del 1999, e fino al vigente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 ottobre 2012, recante l'attuale organizzazione delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri, è rimasta pressoché immutata, così come sostanzialmente invariati sono rimasti i compiti affidati a ciascuno degli Uffici di cui si compone il Dipartimento in questione.
  Relativamente alla nomina del Capo del DAGL, così come previsto per tutti i capi dei dipartimenti e degli uffici autonomi della Presidenza del Consiglio, trovano applicazione le disposizioni previste dagli articoli 18 e 28 della legge n. 400 del 1988 che individuano le categorie di personale tra le quali il Presidente del Consiglio sceglie i soggetti cui affidare i suddetti incarichi, che assumono una particolare valenza e caratterizzazione nell'ambito del rapporto istituzionale con il Governo in carica, essendo la durata del medesimo incarico fissata per legge fino al giuramento del nuovo Governo.
  In particolare, trattasi di magistrati delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrativa, avvocati dello Stato, dirigenti generali dello Stato ed equiparati, professori universitari di ruolo ovvero persone, pur non appartenenti ai ruoli della Pubblica Amministrazione, di particolare e comprovata qualificazione professionale che abbiamo svolto attività in organismi, enti o aziende pubbliche o private con esperienza acquisita in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale, scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro.
  Dal curriculum professionale e formativo dell'avvocato Manzione, pubblicato, ai sensi di quando previsto dalla normativa vigente in materia di trasparenza, sul sito internet del Governo – Sezione amministrazione trasparente; personale; dirigenti; curriculum – risulta all'evidenza che l'interessata è laureata in giurisprudenza ed è in possesso di una qualificata specializzazione postuniversitaria in quanto abilitata alla professione forense e all'insegnamento di discipline giuridiche ed economiche nonché cultrice della materia presso l'Università di Pisa e ricercatrice presso il CNR e magistrato onorario per oltre un decennio.
  Inoltre, in merito alle esperienze professionali, è altresì confermato che l'avvocato Manzione, oltre all'incarico di comandante della polizia municipale, è stata titolare di diversi qualificanti incarichi dirigenziali di livello apicale, tra cui, non da ultimo, quello di direttore generale presso il comune di Firenze.
  Pertanto, l'incarico di Capo del DAGL, conferito all'avvocato Manzione è pienamente conforme al descritto quadro giuridico di riferimento, rispettando sia i requisiti oggettivi che soggettivi richiesti dalle specifiche disposizioni di legge.
  Il medesimo incarico, peraltro, contrariamente a quanto sostenuto dall'onorevole interpellante circa l'ipotetica pronuncia della Corte dei conti in ordine all'assenza dei requisiti per la nomina da parte dell'avvocato Manzione, è stato regolarmente ammesso al visto dell'Ufficio del bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo contabile della Presidenza del Consiglio il 15 aprile 2014, e alla registrazione della stessa Corte dei conti in data 30 aprile 2014.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consiglio dei ministri

polizia locale