ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 324 del 04/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 04/11/2014
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 15/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/11/2014
Stato iter:
18/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2014
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/12/2014
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/11/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/12/2014

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

SVOLTO IL 18/12/2014

CONCLUSO IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03959
presentato da
COMINARDI Claudio
testo presentato
Martedì 4 novembre 2014
modificato
Martedì 16 dicembre 2014, seduta n. 350

   COMINARDI, TRIPIEDI, LUIGI DI MAIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni si sono verificati un numero elevato di suicidi o tentati suicidi di lavoratori;
nello specifico assume rilievo la vicenda dei lavoratori della Fiat, risalente al 2008, quando venne annunciata la realizzazione di un polo logistico di eccellenza a Nola, dove furono trasferiti 316 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano;
a giudizio degli interroganti tale piano appare fallito, con i 316 lavoratori oramai «delocalizzati» a Nola ed in cassa integrazione da sei anni;
come riportato dal quotidiano Il Manifesto – il Manifesto.info – articolo del 5 febbraio 2014, Giuseppe De Crescenzo, attivista sindacale, confinato a Nola, si impiccava nella sua casa di Afragola all'età di 43 anni, nel febbraio 2014;
come riportato dagli articoli del 26 maggio 2014 della RepubblicaRepubblica.it – e del Corriere del mezzogiorno.it, in data 24 maggio 2014 veniva ritrovato il corpo di una donna appartenente e al Comitato mogli operai di Pomigliano, operaia del reparto logistico di Nola che si suicidava all'età di 47 anni, da anni in cassa integrazione e che aveva più volte denunciato le condizioni di vita degli operai della Fiat;
secondo quanto riportato da un articolo del 27 ottobre 2014, dell’Internazionale.it i 316 lavoratori, in cassa integrazione da sei anni, sono stati trasferiti al reparto confino di Nola perché lavoratori «militanti sindacali» o con «ridotte capacità lavorative»;
inoltre, come riportato dal quotidiano il Manifesto.info – articolo del 4 luglio 2014 – è stata prorogata per un altro anno la cassa integrazione degli operai di Nola, con una selezione di 60 operai impegnati in corsi di formazione finalizzati allo svolgimento dell'attività di manutenzione di contenitori di metallo. Tra l'altro, per questo reparto, si ricorre alla cassa integrazione dall'anno 2008 (la cassa integrazione straordinaria scaduta nel luglio 2014 è stata prorogata fino a luglio 2015);
a questo punto, a giudizio degli interroganti, al fine di tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori, visto il mancato avviamento dell'originario progetto della realizzazione di un polo logistico di eccellenza a Nola, che aveva visto il trasferimento di questi 316 operai, e dopo sei anni di cassa integrazione, non si comprende per quale ragione non vi sia stata una immediata reintegrazione degli stessi lavoratori nello stabilimento di Pomigliano –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quale sia il suo orientamento con particolare riferimento ai suicidi dei lavoratori del polo logistico di Nola ed alla natura del trasferimento dei 316 operai, e quali soluzioni intenda proporre, per quanto di competenza, al fine di impedire forme di discriminazione dei diritti e della dignità dei lavoratori. (5-03959)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03959

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Cominardi, inerente a quei lavoratori della FIAT Group Automobiles spa, inizialmente impiegati presso lo stabilimento di Pomigliano d'Arco e – dal maggio 2008 – trasferiti presso il Polo logistico di Nola (NA), passo ad illustrare gli elementi informativi forniti dai competenti uffici del Ministero che rappresento.
  In via preliminare con riferimento ai casi di suicidio citati dall'interrogante e riportati dagli organi stampa – faccio presente quanto segue.
  Per quanto attiene il caso del signor Giuseppe De Crescenzo – non avendo mai lo stesso espresso disagi di alcun genere né all'assistente sociale né ai suoi diretti responsabili – non sussistono elementi per mettere in correlazione l'infausto evento con la sua situazione lavorativa.
  Il secondo caso, invece, sebbene il nominativo non sia stato indicato dall'onorevole interrogante, potrebbe riferirsi ad una dipendente FIAT della sede di Nola.
  Al riguardo, da informazioni acquisite dalla competente Direzionale provinciale del lavoro del Ministero che rappresento, non risulta che tale persona sia stata un'attivista del Comitato mogli operai di Pomigliano d'Arco, né che la stessa sia stata coniugata con un dipendente della FIAT di Pomigliano d'Arco.
  Inoltre, da informazioni assunte dall'assistente sociale operante da anni, in qualità di consulente esterna, presso lo stabilimento di Nola, è emerso che la dipendente in parola, sin dal 2006, accusava un disagio dovuto essenzialmente alla sua condizione di solitudine.
  In particolare, nel corso dei vari colloqui con l'assistente sociale la stessa non ha mai manifestato doglianze in relazione alla sua attività lavorativa ma solo problemi di tipo personale dovuti principalmente alla mancanza di riferimento familiare.
  Passando invece a trattare della situazione aziendale è opportuno evidenziare che la pesante contrazione della produzione della sede di Pomigliano d'Arco di FIAT Group Automobiles spa – diretta conseguenza della sfavorevole congiuntura economica e finanziaria manifestatasi sin dalla metà del 2008 e tutt'ora perdurante – ha avuto ripercussioni negative anche sullo stabilimento di Nola la cui attività prevalente si sostanzia nella preparazione e nello smistamento dei materiali necessari all'attività di produzione realizzata nella sede di Pomigliano d'Arco.
  In siffatto contesto, il 28 luglio 2011, la FIAT Group Automobiles spa ha presentato un programma di riorganizzazione aziendale che prevedeva la realizzazione di soluzioni tecnologiche e metodologiche avanzate per la gestione della logistica tali da consentire al centro di Nola di porsi come punto di riferimento per un numero sempre maggiore di clienti.
  Il predetto programma, avente durata biennale – dal 15 luglio 2011 al 14 luglio 2013 – prevedeva altresì, per tutta la sua durata, il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) nei confronti dei dipendenti del sito di Nola, nonché la realizzazione di un percorso di formazione professionale in ragione delle diverse e più articolate attività logistiche richieste dall'attuazione del programma medesimo.
  Preciso al riguardo, che i competenti uffici del Ministero che rappresento hanno provveduto – con successivi decreti ministeriali – all'approvazione del programma di riorganizzazione autorizzando, nel contempo, la corresponsione del trattamento di CIGS per il predetto periodo (dal 15 luglio 2011 al 14 luglio 2013) in favore dei lavoratori impiegati presso il Polo logistico di Nola e sospesi, per un massimo di 305 unità lavorative.
  Successivamente, la FIAT Group Automobiles spa ha presentato una richiesta di proroga del programma – per il periodo dal 15 luglio 2013 al 13 luglio 2014 – per complessità dei processi di riorganizzazione.
  Informo, in proposito, che – nel corso della relativa istruttoria – i competenti uffici del Ministero che rappresento hanno rilevato talune criticità che non hanno consentito l'accoglimento dell'istanza. Pertanto, a seguito della comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, la Società ha trasmesso ai competenti uffici del Ministero che rappresento una nota con la quale ha rappresentato le proprie controdeduzioni.
  Preciso, al riguardo, che tali controdeduzioni sono, allo stato, in corso di valutazione.
  Faccio inoltre presente che – allo scadere del predetto periodo di CIGS – la Società ha presentato un ulteriore istanza di proroga fino al 13 luglio 2015, sempre con la medesima causale (complessità dei processi riorganizzativi posti in essere).
  Da ultimo, riguardo al trasferimento dei circa 300 dipendenti del sito di Pomignano presso il Polo di Nola, occorre precisare che la regolarità e la correttezza delle relative procedure è stata acclarata anche in sede giudiziaria attraverso diverse sentenze del Tribunale di Nola – Sezione Lavoro e della Corte di Appello di Napoli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione

reinserimento professionale

operaio