ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 323 del 03/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2014
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2014
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 03/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 03/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03931
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo di
Lunedì 3 novembre 2014, seduta n. 323

   CHIMIENTI, LUIGI GALLO, MARZANA, DI BENEDETTO, VACCA, BRESCIA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   nel 2010, durante il quarto Governo Berlusconi, si aprì un grande dibattito sulla riforma della scuola realizzata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini e costituita da un insieme di atti normativi riguardanti il settore dell'istruzione noti a tutt'oggi come riforma Gelmini;
   i decreti del Presidente della Repubblica numeri 87-88-89/2010 hanno prodotto un drastico ridimensionamento dell'insegnamento della geografia, sia come presenza nei vari indirizzi di studio, sia come monte ore totale all'interno dell'unico corso nel quale è sopravvissuta, l'Istituto tecnico commerciale, ove, da 8 ore settimanali, è stata ridotta a 6 subendo l'ulteriore e gravissima penalizzazione di passare da materia di indirizzo e di sintesi interdisciplinare (geografia economica) al triennio, a disciplina generica (geografia) al biennio, peraltro mantenendo i programmi sostanzialmente invariati;
   la disciplina scompare inoltre dagli istituti tecnici nautici e aeronautici, dagli istituti professionali per il commercio, nei quali era insegnata nella importante declinazione della «geografia economica», mentre nei bienni dei licei viene accorpata alla storia, divenendo una nuova disciplina «storia e geografia», il cui insegnamento è stato attribuito agli insegnati di lettere. Permane invece l'insegnamento della Geografia turistica, con 6 ore settimanali, nel triennio dell'indirizzo turistico che il nuovo ordinamento ha dirottato dagli istituti professionali ai tecnici commerciali;
   tale ridimensionamento ha generato le reazioni delle organizzazioni sindacali, che hanno denunciato la conseguente riduzione di organico e gli ulteriori licenziamenti di docenti precari, quelle dei geografi, che hanno lanciato la petizione: «appello in favore dell'insegnamento della geografia», così come quelle dell'Associazione italiana insegnanti di geografia che tramite il suo presidente, il dottor Gino De Vecchis, denunciò come «moltissimi studenti sono stati privati di strumenti di comprensione e di conoscenza che appaiono irrinunciabili per affrontare le sfide del mondo contemporaneo, o vedranno questi stessi strumenti resi marginali e inefficaci a causa dei tagli subiti»;
   durante il suo mandato il Ministro Maria Chiara Carrozza ha invece leggermente potenziato lo studio della geografia, come si evince dall'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 104 del 2013, recante «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2013, con cui ha disposto di ampliare l'offerta formativa del biennio degli istituti tecnici e professionali con un'ora in più di «Geografia generale ed economica»;
   attualmente la geografia è classificata come disciplina atipica e il suo insegnamento è attribuito non solo ai docenti specialistici della classe di concorso A039, ma anche ai docenti soprannumerari di altre classi di concorso (A050 e A060), quasi sempre sprovvisti della necessaria abilitazione;
   tutto ciò avviene nonostante l'ordinamento delle classi di concorso e i relativi insegnamenti siano disciplinati dai decreto ministeriale 39 del 1998 e, nelle tabelle allegate a detto decreto ministeriale, siano specificati per ciascuna classe di concorso i titoli di studio validi per l'ammissione ai concorsi a cattedre, diversi per le due classi di concorso de quo;
   anche il professor Francesco Greco, Presidente dell'Associazione Nazionale Docenti, in una nota del 2013 inviata al Capo del dipartimento per l'istruzione, dottoressa Lucrezia Stellacci, denunciò questa grave anomalia scrivendo nella suddetta nota: «Ci pervengono segnalazioni nella formulazione degli organici di diritto di una errata attribuzione delle ore di Geografia 39/A ad altra classe di concorso (scienze naturali — 60/A). Ciò avviene in diverse province e determina un'indebita sottrazione di posti e di cattedre all'insegnamento di Geografia e il conseguente esubero di docenti appartenenti a tale classe di concorso (39/A), ma anche un grave nocumento nel diritto degli studenti ad apprendere quanto è previsto dall'ordinamento del percorso di studi intrapreso.»;
   l'anomalia sopra esposta è stata oggetto della nota ministeriale n. 679 del 4 maggio 2012 che conteneva la seguente specifica: «le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero (da definirsi a livello provinciale e non della scuola di titolarità come ben specificato dalla nota Usr Toscana del 7 luglio 2013), ai titolari della 60/A»; «Di conseguenza, ad integrazione e a chiarimento di quanto comunicato con la nota n. 2320 del 29 marzo 2012, che ha trasmesso l'elenco delle classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative ai primi tre anni degli istituti di secondo grado, si precisa che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A. Ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero, non deve procedersi alla redazione di una unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorsa»;
   nonostante questi chiarimenti ministeriali risulta evidente come, a livello di istituto, vengano invece attribuite le assegnazioni di ore della classe A039 ad altre classi di concorso e non solo in fase residuale come riportato nella suddetta nota. Nello scorso anno scolastico ciò ha comportato, come riportato dall'Associazione italiana insegnanti di geografia, un esubero di ben 112 docenti di ruolo su circa 1.200 titolari della classe di concorso A039;
   la nota ministeriale n. 3119, emanata il 1o aprile 2014 e recante l'assegnazione insegnamenti alle classi di concorso 2014-2015, prevede che «al fine di evitare la creazione di personale in esubero le ore di geografia degli indirizzi “Amministrazione, finanza e marketing” e “Turismo” possono essere affidate non solo alla classe titolata, la 39/A, ma anche ai titolari della 60/A e l'ora di Geografia generale ed economica prevista dall'articolo 5, comma 1, del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104 convertito, con modificazione, dalla legge 8 novembre 2013 n. 128, in fase residuale, può essere assegnata alla 50/A e 60/A»;
   si assiste, dunque ad una reiterata e anomala attribuzione delle ore di insegnamento a docenti non aventi titolo e, quindi privi del curriculum prescritto, che viola l'articolo 33 comma 3 della Costituzione che sancisce: «È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale». Tutto ciò, inoltre, danneggia direttamente la classe di concorso A039 e il personale precario avente titolo, in particolare i nuovi insegnanti abilitati dai corsi di tirocinio formativo attivo e percorsi abilitati speciali della suddetta classe;
   nonostante l'impossibilità oggettiva per i docenti precari della cdc A039 di accedere all'insegnamento, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con il decreto ministeriale n. 249 del 2010, continua a prevedere l'attuazione dei corsi di tirocinio formativo attivo per la classe di concorso A039 e a formare docenti che si vedono poi impedita la possibilità di spendere il titolo acquisito;
   oltre alla suddetta violazione di una norma costituzionale, l'attribuzione delle ore di insegnamento a docenti privi del titolo richiesto danneggia direttamente la classe di concorso A039 e il personale precario avente titolo, con particolare riferimento ai nuovi insegnanti abilitati dai corsi di tirocinio formativo attivo della suddetta classe di concorso;
   nonostante l'impossibilità oggettiva per i docenti della classe di concorso A039 di svolgere concretamente la propria professione, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con il decreto ministeriale n. 249 del 2010, continua a prevedere l'attuazione dei corsi di Tirocinio formativo attivo e dei percorsi abilitanti speciali per la classe di concorso A039 e a formare docenti che di fatto si vedono poi impedita la possibilità di spendere il titolo acquisito;
   anche nel dossier «La Buona Scuola» non risulta alcun riferimento all'ampliamento dell'insegnamento della geografia, come fa ben notare il coordinamento nazionale SOS Geografia tramite la voce del professore Riccardo Canesi, il quale dichiara con una lettera inviata ad Orizzonte Scuola e, ivi pubblicata il 21 ottobre: «È difficile concepire una “buona scuola” priva di un sapere essenziale che riguarda la conoscenza del mondo contemporaneo e delle trasformazioni — geomorfologiche, demografiche, economiche, politiche — che lo hanno reso tale. È necessaria, quindi, l'introduzione e la valorizzazione di un sapere essenziale e strategico come la Geografia Economica, a prescindere dall'indirizzo di studio e l'affidamento del suo insegnamento a docenti specializzati, formati adeguatamente e aggiornati quanto la disciplina stessa richieda»;
   nell'era del mondo globalizzato e della finanziarizzazione dell'economia, la «Geografia Economica» viene dunque relegata a materia subalterna e atipica, con la drammatica conseguenza di un'inesorabile banalizzazione di una delle poche discipline che fungono da punto di intersezione tra il mondo reale e quello scolastico. Questo va ad inficiare non solo sui docenti abilitati nella classe A039, gli unici con le competenze e i requisiti per insegnarla, ma soprattutto sulla formazione dei ragazzi, di quelle generazioni cioè che di questa società rappresentano le future risorse umane e dovrebbero governarla e renderla migliore –:
   come intenda intervenire, presso gli uffici regionali Scolastici e gli ambiti territoriali provinciali, affinché le note ministeriali in premessa vengano correttamente applicate nella formulazione degli organici valutando le situazioni degli esuberi a livello provinciale e non di istituto, come già specificato dalla nota dell'usr toscano del 7 luglio 2013, in modo che i docenti della classe di concorso A039 possano insegnare la disciplina in cui hanno ottenuto l'abilitazione;
   se non intenda operare il ripristino del precedente monte ore previsto per l'insegnamento della geografia ove sia stata ridimensionata e ove sia stata eliminata, assumendo iniziative per modificare le disposizioni cosiddetta riforma Gelmini e reintroducendo la corretta dizione «Geografia Generale ed Economica»;
   se non veda come prioritaria la necessità di superare la fase di atipicità assegnata alla classe di concorso A039, assegnando nuovamente l'esclusività dell'insegnamento della Geografia a questa classe di concorso e ponendo fine all'attuale situazione di esubero di docenti di ruolo della medesima classe;
   se non intenda operare al fine di reintrodurre la disciplina al triennio dell'istituto tecnico commerciale, come è sempre stato in passato, in modo di poterne sfruttare a pieno le potenzialità formative interdisciplinari e di interpretazione della società contemporanea.
(5-03931)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

insegnamento

insegnante