ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03878

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 318 del 27/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/10/2014
Stato iter:
30/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2014
Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 30/10/2014
Resoconto SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/10/2014

DISCUSSIONE IL 30/10/2014

SVOLTO IL 30/10/2014

CONCLUSO IL 30/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03878
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo di
Lunedì 27 ottobre 2014, seduta n. 318

   SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, SPADONI, DEL GROSSO, GRANDE e SIBILIA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   da un'articolo online del 15 ottobre 2014 su Il Fatto Quotidiano si apprende che Salvatore Diaferio, 68 anni, indigente e malato, è morto a Playa del Carmen il 30 settembre 2014;
   il consolato di Playa del Carmen il 1o agosto 2014 ha raccolto la richiesta di assistenza dell'anziano che chiedeva il rimpatrio a spese dell'ambasciata di Città del Messico;
   una troupe della tv locale Azteca lo aveva raggiunto e lui aveva raccontato che avrebbe voluto partire, che non aveva denaro sufficiente per il biglietto e di essere vivo grazie alla solidarietà dei messicani;
   il consolato il 15 agosto aveva ottenuto dall'anziano un elenco di tre parenti con relativi numeri di telefono, ma non aveva potuto chiamarli direttamente perché la stessa ambasciata aveva revocato il contratto telefonico che consentiva le chiamate internazionali;
   solo il 25 settembre, un mese e mezzo dopo la richiesta di assistenza, l'ambasciata scriveva alla questura di Roma affinché interpellasse i parenti in Italia per provvedere con urgenza all'invio dei mezzi necessari per il ritorno in patria del signor Diaferio;
   il 30 settembre quest'ultimo si accasciava a terra in preda a convulsioni proprio di fronte al consolato italiano a Playa del Carmen, cui si era rivolto più volte per ottenere aiuto;
   il console faceva chiamare l'ambulanza e nel frattempo si stava cercando di rianimarlo. L'anziano arrivava all'Hospital General di Playa del Carmen non più cosciente ma vivo. Il personale sanitario, secondo i quotidiani locali, ne rifiutava il ricovero perché indigente;
   in casi di indigenza la legge prevede di contattare i parenti per ottenere da loro i fondi per il biglietto o in alternativa un «prestito consolare», cioè un anticipo delle somme con impegno alla restituzione;
   dall'articolo de Il Fatto Quotidiano si apprende che il console onorario, Andrea Sabbia, attendeva da un momento all'altro l'autorizzazione dall'ambasciata che invece ha perseguito per due mesi il tentativo infruttuoso di individuare dei parenti in Italia disposti a farsi carico della spesa;
   l'ambasciatore, Alessandro Busacca, aveva confermato che lo stesso giorno l'ambasciata aveva provveduto a comunicare al consolato la procedura consolare da seguire;
   per questo tipo di richieste di assistenza è prevista una richiesta scritta dell'interessato corredata da una lista di contatti di familiari, soggetti obbligati per legge (ai sensi degli articoli 433 e seguenti del codice civile) a cui richiedere il denaro necessario al rimpatrio del connazionale;
   dall'articolo de Il Fatto Quotidiano di cui sopra, si apprende che il console Sabbia abbia rivelato come nel dicembre del 2010 a Playa del Carmen era in corso una conferenza internazionale sul clima (il Cop 16) e aveva ricevuto dall'ambasciata una telefonata allarmata dove gli veniva detto che c'era «il Ministro a bordo e non lo fanno partire per Roma». Si trattava del Ministro Prestigiacomo. Il volo MM62209 dell'Aeronautica militare era sulla pista di decollo ma la torre di controllo non lo autorizzava senza un carico completo di carburante, Si apprende, inoltre, dall'articolo citato che per permettere il decollo all'aereo ci voleva però ben altro che i 350 euro del biglietto negato all'anziano e, infatti, risulterebbe che dall'ambasciata gli abbiano chiesto di precipitarsi in aeroporto e di pagare, anticipando di tasca propria e con carta di credito personale, quasi 4 mila dollari di carburante;
   dalla pagina Facebook della comunità italiana di Playa del Carmen (http://goo.gl/3sNa3R) si apprende che il consolato italiano sia stato chiuso a 3 giorni dalla morte dell'italiano con decreto ministeriale mettendo in difficoltà più di 15.000 italiani e più di una decina di migliaia di turisti che al momento non hanno alcuna rappresentanza consolare –:
   quali informazioni intenda fornire per chiarire la dinamica di questa inaccettabile e tragica vicenda e se preveda di rimuovere immediatamente l'ambasciatore dalla sua carica;
   se trovi conferma la notizia che il consolato di Playa del Carmen sia attualmente chiuso e quando si intenda riaprirlo visto che al momento ci sono 15.000 italiani più migliaia di turisti senza nessuna rappresentanza consolare. (5-03878)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03878

  Ringrazio l'Onorevole Interrogante per avermi dato la possibilità di fornire qualche chiarimento sulla triste vicenda che ha coinvolto il connazionale Salvatore Diaferio, per la quale esprimo il mio più vivo rammarico. In questi giorni, abbiamo potuto verificare più dettagliatamente, con la nostra Ambasciata a Città del Messico, la dinamica dei fatti, che ora procedo ad esporvi.
  A seguito della richiesta del connazionale che, lo scorso 1o agosto, si è presentato presso il Consolato Onorario di Playa del Carmen, chiedendo di essere rimpatriato in Italia a spese dell'Ambasciata, quest'ultima si è prontamente attivata. Lo stesso giorno, infatti, la nostra Rappresentanza a Città del Messico ha dato istruzioni al Consolato Onorario, illustrando la procedura consolare generalmente prevista per questo tipo di richieste di assistenza e ha chiesto nel contempo all'interessato un'istanza scritta, corredata da una lista di contatti di familiari, i quali, come ricordato dall'Onorevole Interrogante, sono obbligati ai sensi del Codice Civile a prestare assistenza anche economica per il rimpatrio del proprio congiunto. Tale obbligo, tra l'altro, risulta ancora più stringente allorquando il connazionale, come in questo caso, ha già usufruito di un precedente rimpatrio consolare.
  In un primo momento il connazionale non ha voluto fornire la lista dei nominativi, comunicando di non essere in buoni rapporti con i propri familiari. In un secondo momento, lo scorso 15 agosto, il connazionale si è ricreduto, fornendo al Consolato Onorario la lista dei nominativi richiesti. Lo stesso giorno l'Ambasciata ha dato istruzioni al Consolato onorario affinché contattasse i parenti in Italia. In merito alla revoca del contratto telefonico, citata dall'Onorevole interrogante, l'Ambasciata ci ha riferito di non aver chiesto al Console Onorario la revoca di alcun contratto, nonostante le pressanti esigenze di contenimento della spesa dettate dall'attuale congiuntura economica. La Sede avrebbe semplicemente segnalato nel giugno scorso al Console onorario che il costo del pacchetto telefonico utilizzato per la sua linea d'ufficio risultava, in relazione all'effettivo utilizzo, eccessivamente oneroso. Nel contempo, lo pregava di contrattare un pacchetto più adeguato alle proprie esigenze e che comprendesse in ogni caso la possibilità di effettuare chiamate internazionali per casi consolari.
  E veniamo al 23 settembre, quando il signor Diaferio si è ripresentato al Consolato Onorario, accompagnato dalla polizia turistica, ribadendo la propria richiesta di aiuto. L'Ambasciata, dopo aver parlato al telefono con il Diaferio e tentato invano di contattare direttamente i familiari, ha chiesto formalmente alla Questura di Roma di interpellare i parenti in Italia e di chiedere loro di provvedere con estrema urgenza all'invio dei mezzi finanziari necessari per il ritorno in patria del proprio congiunto.
  Il 30 settembre è stata di nuovo segnalata la presenza del connazionale dapprima all'aeroporto della città messicana di Cancun e, poche ore più tardi, a Playa del Carmen, di fronte alla sede del Consolato onorario. Al fine di tutelare di connazionale, che in quel momento si trovava senza un tetto, si è deciso di farlo ospitare per la notte nei locali della Caritas e di procedere il giorno seguente con un ultimo tentativo presso i suoi familiari in Italia per poi, eventualmente, rimpatriarlo il prima possibile a spese dell'Ambasciata. Dopo neanche mezz'ora, purtroppo, il connazionale ha perso conoscenza. Nonostante sia subito stata chiamata un'ambulanza, egli è deceduto, per infarto, prima di arrivare in ospedale.
  Lo stesso 30 settembre l'Ambasciata a Città del Messico ha chiesto alla Questura di Roma di informare i parenti del decesso del nostro connazionale e di chiedere loro di comunicare le proprie volontà circa il rimpatrio della salma. A seguito di comunicazione con cui il fratello del connazionale dichiarava di non disporre del denaro sufficiente per pagare il rimpatrio delle spoglie del fratello, l'Ambasciata si è attivata per trovare soluzioni alternative. Il connazionale è stato alla fine sepolto in loco.
  2) Per ciò che concerne la seconda parte del quesito posto dall'Onorevole interrogante, confermo che il Console onorario a Playa del Carmen, signor Andrea Sabbia, è stato revocato dall'incarico il 3 ottobre 2014 per ragioni indipendenti dal caso del connazionale deceduto. Il provvedimento è infatti dovuto a gravi illeciti amministrativi commessi dallo stesso signor Sabbia, segnalati dalla nostra Ambasciata a Città del Messico all'Autorità Giudiziaria.
  Nelle more dell'individuazione di un nuovo titolare per l'Ufficio onorario di Playa del Carmen, le nostre collettività in loco potranno fare riferimento – oltre che alla stessa Ambasciata – al Consolato onorario in Cancun, che ne dista circa 68 km.
  In conclusione, nell'esprimere ancora una volta il mio profondo rammarico per la drammatica scomparsa del signor Diaferio, vorrei ribadire il massimo impegno della Farnesina alla tutela dei connazionali, come confermato quest'anno dall'assistenza fornita a circa 10.000 cittadini italiani, a vario titolo coinvolti in situazioni di difficoltà all'estero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ambasciata

consolato

assistenza agli anziani