ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03741

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 304 del 07/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: QUARANTA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 07/10/2014
Stato iter:
08/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/10/2014
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2014
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RIFORME COSTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 08/10/2014
Resoconto QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/10/2014

SVOLTO IL 08/10/2014

CONCLUSO IL 08/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03741
presentato da
QUARANTA Stefano
testo di
Martedì 7 ottobre 2014, seduta n. 304

   QUARANTA. — Al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento . — Per sapere – premesso che:
   visto l'articolo 1 della Costituzione che recita: «La sovranità appartiene al popolo» –:
   come il Governo, per quanto di competenza, intenda risolvere, nel percorso riformatore della legislatura, il tema fondamentale del rapporto fra cittadini ed istituzioni nel garantire da un lato una forte legittimazione democratica agli eletti ed all'altro una partecipazione diretta dei cittadini alla vita delle Istituzioni. (5-03741)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-03741

Elementi utili alla risposta.
  Il tema del rapporto tra cittadini ed istituzioni è sicuramente uno dei pilastri sui quali poggia il programma e l'azione del Governo guidato dal Presidente Renzi. Rendere le istituzioni più permeabili rispetto alle istanze provenienti dalla società civile e al tempo stesso più autorevoli rappresenta uno dei principali obiettivi delle riforme presentate dal Governo in Parlamento.
  Sul tema della legittimazione democratica della rappresentanza politica, dopo molti anni di convegni, discussioni parlamentari e severi moniti provenienti dalle più alte cariche dello Stato, la Camera dei deputati ha deliberato un'importante riforma del sistema elettorale che ora attende di essere esaminata dal Senato della Repubblica. Il provvedimento, che il Governo auspica che venga al più presto approvato, affronta i nodi di legittimità costituzionale esplicitati nella nota sentenza della Corte Costituzionale (n. 1 del 2014) superando i profili di illegittimità della legge n. 270 del 2005.
  In particolare, il disegno di legge recepisce le indicazioni della Consulta sia per quanto riguarda l'introduzione di una soglia minima per l'attribuzione del premio di maggioranza, sia per quanto riguarda il rapporto tra elettore ed eletto. Nel nuovo sistema elettorale per ottenere il premio di maggioranza, a differenza del cosiddetto Procellum bisognerà aver superato la soglia del 37 per cento dei voti. Il mancato raggiungimento di tale soglia attiva il meccanismo del ballottaggio per l'assegnazione del premio di maggioranza. In questo modo i cittadini sono protagonisti della scelta dei loro rappresentanti, potendo decidere chi li deve rappresentare e, attraverso il ballottaggio, il partito o la coalizione che ritengono più adatta a governare.
  La Corte ha inoltre censurato la vigente legge elettorale sul tema delle liste bloccate in ragione del fatto che l'elettore veniva privato della possibilità di identificare i candidati perché inseriti in lunghe liste bloccate. A questo proposito il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati prevede collegi plurinominali, nei quali vengono eletti da 3 a 6 deputati. Ciascun partito presenta liste brevi, formate da un numero di candidati non inferiore alla metà dei seggi e non superiore al numero complessivo dei seggi assegnati al collegio plurinominale. La brevità delle liste, come richiesto dalla Corte costituzionale, favorirà così una maggiore prossimità tra l'elettore e il candidato, migliorando la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
  Il secondo vettore che dinamizza il rapporto cittadini-eletti è quello della riforma della Parte seconda della Costituzione. Dopo anni di seri ma sterili dibattiti, il Governo ha presentato un disegno di riforma costituzionale che affronta il problema dell'assetto dei pubblici poteri nella convinzione che solo le istituzioni che sono capaci di riformarsi sono in grado di riannodare i fili del dialogo con i cittadini.
  Nell'ambito di tale riforma un importante capitolo sul tema della partecipazione diretta dei cittadini alla vita delle istituzioni è rappresentato dalla modifica all'articolo 71 della Costituzione, relativamente alle leggi di iniziativa popolare. Al fine di rivitalizzare e rafforzare questo istituto che, pur previsto nel 1948, non ha trovato sufficiente valorizzazione, viene introdotto il principio che devono essere garantiti l'esame e la deliberazione finale di queste proposte, nei tempi, forme e limiti da definire nei regolamenti parlamentari.
  Inoltre, al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, con un'ulteriore modifica al medesimo articolo della Costituzione, si vogliono introdurre nell'ordinamento due nuovi tipi di referendum propositivo e di indirizzo, nonché altre forme di consultazione anche delle formazioni sociali. Infine, introducendo un diverso quorum per i referendum abrogativi, si vuole facilitare la validità della consultazione referendaria.
  Da tutto ciò emerge chiaramente l'impegno su più fronti che il Governo sta profondendo per colmare la forbice che separa Paese reale e Paese legale in un'ottica di democrazia continua che coinvolga quotidianamente i cittadini nella vita delle istituzioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

legislatura

costituzione