ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 298 del 25/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/09/2014
Stato iter:
24/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 24/02/2015
Resoconto RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/09/2014

DISCUSSIONE IL 24/02/2015

SVOLTO IL 24/02/2015

CONCLUSO IL 24/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03656
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo di
Giovedì 25 settembre 2014, seduta n. 298

   RIBAUDO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   l'Associazione Regionale Allevatori della Sicilia (A.R.A.S.) opera da 50 anni, su delega dello Stato e della Regione Siciliana, ed attua la selezione del bestiame e l'assistenza agronomica-veterinaria in oltre cinquemila aziende zootecniche, interessando oltre il 70 per cento degli allevamenti siciliani;
   l'Associazione regionale allevatori della Sicilia, alle cui dipendenze operano, a tempo indeterminato, circa 146 lavoratori (tecnici, agronomi, veterinari, agrotecnici, periti agrari ed amministrativi) nonché un elevato numero di tecnici in convenzione libero-professionale (oltre il 30 per cento);
   da alcuni anni la struttura dell'ARAS, ha avuto un collasso organizzativo, finanziario ed amministrativo, tanto da determinare dal 28 dicembre 2009 la nomina di un Commissario da parte dell'Associazione italiana allevatori (A.I.A.), con conseguente destituzione del presidente, della giunta e del consiglio direttivo;
   dal 6 gennaio 2010 la gestione dell'ARAS è stata affidata ad un commissario e a tutt'oggi non registra alcun miglioramento sotto il profilo gestionale e finanziario;
   da ben quattro anni l'ARAS, ente morale di assistenza tecnica agli allevatori per il miglioramento della zootecnia isolana, è commissariata dall'AIA, dentro cui la Coldiretti ha piena influenza nelle scelte politiche e organizzative;
   molti dubbi lascia la vicenda del mancato rinnovo delle cariche sociali a seguito dell'invalidazione dell'assemblea (svoltasi a Enna) degli allevatori, per l'assenza ai lavori del commissario dell'AIA, ex commissario dell'ARAS Massimo Sessa;
   nel corso della gestione commissariale si è ulteriormente aggravato il deficit di bilancio dell'associazione regionale allevatori della Sicilia si è ulteriormente aggravato anche in relazione ai tanti decreti ingiuntivi di operatori e fornitori;
   la situazione finanziaria dell'ente ha portato i lavoratori ad un contratto di solidarietà con una riduzione notevole dei salari, a fronte di compensi pieni che ancora oggi vengono percepiti da commissari e direttori;
   la mancata erogazione degli emolumenti ai lavoratori tutti del ruolo pubblico dell'ARAS, ormai da diversi mesi, ha costretto a quanto consta all'interrogante i tecnici ad anticipare mensilmente di tasca propria, pur senza percepire emolumenti, le spese di trasporto, automezzi e carburante per potere effettuare le periodiche visite mensili nelle aziende zootecniche;
   lo stato permanente di crisi organizzativa, funzionale e finanziaria dell'Associazione regionale allevatori della Sicilia può recare danno agli allevatori in assistenza tecnica a seguito della sospensione o dello scadimento dei servizi già svolti dai lavoratori dal predetto «ruolo pubblico», potrebbero venire meno i vantaggi economici-produttivi acquisiti ed il raccordo con la migliore zootecnia e potrebbero inoltre essere disperse le professionalità dei tecnici adibiti per l'assistenza a dette aziende;
   occorre tempestivamente e responsabilmente ridare nuova e corretta rotta organizzativa ai servizi delegati rivolti al comparto zootecnico siciliano e rimediare alle gravissime mancanze e danno verso gli allevatori siciliani e al personale tecnico addetto a tale attività –:
   quali iniziative, il Ministro interrogato, con l'urgenza del caso, intenda intraprendere per il rilancio dei servizi destinato agli allevatori di Sicilia e per la salvaguardia dei lavoratori tutti dell'Associazione regionale e nazionali allevatori, nonché per assicurarne la regolare funzionalità. (5-03656)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 febbraio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03656

  L'interrogazione presentata dall'onorevole Ribaudo concerne le iniziative da intraprendere per assicurare il regolare funzionamento dell'Associazione regionale allevatori della Sicilia e per la salvaguardia del relativo personale.
  Mi preme anzitutto ricordare che, ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 30 del 1991 e successive modifiche e integrazioni, la vigilanza tecnico-amministrativa sull'attività di selezione del bestiame, svolta a livello territoriale, compete alle Regioni che espletano le proprie funzioni avvalendosi di risorse finanziarie trasferite dallo Stato.
  L'unicità, per tutto il territorio nazionale, della tenuta dei libri genealogici e dello svolgimento dei controlli funzionali si attua, invece, contemperando le funzioni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con quelle delle regioni attraverso la concertazione di criteri e indirizzi unitari, nel rispetto della specificità delle singole realtà regionali. In tal senso il Ministero, d'intesa con le regioni, emana il Programma annuale dei controlli funzionali e stabilisce l'importo del contributo spettante a ciascuna struttura.
  Chiarito quanto sopra, rilevo che, dalle verifiche svolte a seguito del commissariamento disposto nel 2009 dall'Associazione Italiana Allevatori – AIA – nei confronti dell'Associazione regionale allevatori della Sicilia – ARAS – per individuare le inefficienze della struttura e gli strumenti per porvi rimedio, è emerso, per quell'anno, un disavanzo di 1.475.161 euro.
  Nonostante la successiva nomina, decisa dall'AIA, di un collegio commissariale per la riorganizzazione della connessa associazione regionale, la situazione economico-finanziaria è ulteriormente peggiorata. Ciò, non solo, in relazione alla modifica dei criteri per l'esecuzione dei controlli funzionali (con conseguente riduzione del contributo spettante e minore necessità di personale), ma anche a causa del mancato coinvolgimento dell'associazione regionale da parte della regione siciliana nei programmi di attività ulteriori, nonché per l'omesso pagamento delle quote sociali da parte degli allevatori.
  In tale contesto, si è fatto ricorso agli ammortizzatori sociali quali, la cassa integrazione, dapprima, e un contratto di solidarietà biennale (che terminerà il prossimo giugno), poi, con orario ridotto al 50 per cento per tutto il personale.
  Ad aggravare il dissesto dell'ARAS si è aggiunta poi la mancata erogazione, da parte della regione siciliana, degli importi relativi ai fondi FAS per l'anno 2011, pari ad oltre 2 milioni di euro.
  Premesso quanto sopra, informo l'onorevole interrogante che l'AIA, come da prassi, ha svolto le ispezioni tecniche di propria competenza. Riguardo alle irregolarità riscontrate, l'attuale commissario sta ponendo in essere tutti i provvedimenti necessari per ripristinare una situazione di corretto funzionamento dell'ente ai sensi dei disciplinari dei controlli e, ove necessario, sta provvedendo alle contestazioni disciplinari nei confronti del personale dipendente che non ha operato correttamente.
  In ogni caso, si sta predisponendo un Piano di riorganizzazione che allinei la struttura organizzativa dell'ente stesso con quanto previsto dal predetto Programma annuale dei controlli funzionali. Tale piano sulla base della situazione zootecnica della regione (numero e specie dei capi, tipologia delle aziende, esigenze/sottoscrizioni degli allevatori soci) disciplina l'organigramma della struttura e, conseguentemente, determina l'ammontare dei finanziamenti spettanti all'ente.
  Per quanto riguarda i finanziamenti statali ricordo che abbiamo erogato, con netto anticipo, l'80 per cento dei fondi disponibili sul bilancio del Ministero (pari a 25 milioni di euro) e impegnato il restante 20 per cento, in attesa dell'accordo in Conferenza Stato-regioni sul piano controlli 2014.
  Infine, preciso che per la regione Sicilia è stata prevista, per il 2014, una spesa ammessa di 3,940 milioni di euro, per un contributo massimo ammissibile di 3,082 milioni di euro. La ripartizione delle somme disponibili del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali prevede, a favore della regione siciliana, un contributo di 1,752 milioni di euro di cui 1,402 milioni, già erogati, mentre i restanti 350.000 euro verranno corrisposti successivamente all'accordo in Conferenza Stato-regioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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allevamento

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