ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03630

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 296 del 23/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 23/09/2014
Stato iter:
24/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/09/2014
Resoconto BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2014
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 24/09/2014
Resoconto BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2014

SVOLTO IL 24/09/2014

CONCLUSO IL 24/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03630
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Martedì 23 settembre 2014, seduta n. 296

   MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, BENEDETTI, GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   da almeno un decennio, il settore castanicolo italiano versa in una profonda crisi a seguito della forte infestazione da parte del cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yatsumatsu), un imenottero originario della Cina che ha determinano danni molto gravi, con perdite rilevanti di produzione di frutti e di accrescimenti legnosi, pregiudicano la sopravvivenza stessa dei castagni italiani;
   già da tempo sono stati messi a punto metodi efficaci di contenimento del patogeno individuati da vari enti di ricerca pubblica (in primis l'università degli Studi di Torino, dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari) e riportati nei piano del settore castanicolo (2010-2013) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che prevedono l'introduzione nei castagneti dell'antagonista specie-specifico, Torymus sinensis, capace di rendere non infestanti le larve di cinipide;
   l'articolo 1, comma 297, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014) prevede che «Per il potenziamento del servizio fitosanitario nazionale, con particolare riferimento all'emergenza provocata dal batterio Xylella fastidiosa e al potenziamento dei sistemi di monitoraggio e controllo, ivi compresi i controlli sulle sementi provenienti da organismi geneticamente modificati, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2014, da ripartire con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Al relativo onere, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2014, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 12 della legge 27 ottobre 1996, n. 910, che, a tal fine, sono versate all'entrata del bilancio dello Stato». Il suddetto decreto non è stato ancora emanato;
   il 22 gennaio 2014 è stata approvata dalla XIII Commissione agricoltura della Camera dei deputati la risoluzione Bernini n. 8-00033, iniziative urgenti per la tutela dei castagneti, che impegna il Governo a definire, d'intesa con le regioni e in coerenza con il Piano castanicolo nazionale, le linee d'azione necessarie all'eradicazione del cinipide galligeno del castagno, attraverso l'utilizzo dell'insetto antagonista Torymus sinensis;
   il metodo è annoverato tra sistemi di lotta biologica e per essere efficace necessita dell'interruzione di tutti i trattamenti chimici nelle aree castanicole dove vengono effettuati i lanci, per almeno un quinquennio, al fine di consentire la moltiplicazione dell'antagonista;
   l'Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) ha rilevato che i metodi di difesa chimica delle colture, attuati per molto tempo con prodotti a largo spettro, hanno provocato una drastica semplificazione dell'agroecosistema, con riduzione della biodiversità, con la significativa contrazione numerica di alcune popolazioni e con la conseguente comparsa di forti densità di specie dannose, in precedenza assai rarefatte, o la tendenza di specie occasionalmente dannose a mutarsi in infestanti stabili;
   a dimostrazione del punto precedente, i fitofarmaci nei castagneti hanno indotto altre infestazioni tra cui quella della Pammene fasciano o Cydia precoce dovuta alla distruzione dell'avifauna sua principale antagonista;
   in Piemonte, dove la metodologia di lotta biologica con l'antagonista di cui ai punti precedenti viene applicata in modo rigoroso dal 2013, le aree castanicole hanno recuperato quasi completamente i livelli di produzione e di rigoglio vegetativo preinfestazione;
   come riportato in numerosi articoli della stampa locale della provincia di Viterbo, il blocco della lotta chimica nelle aree castanicole da parte delle amministrazioni, è lungi dall'essere realizzato, anzi, si osserva nell'ambito di questa primavera (2014), una recrudescenza dello spargimento dei veleni, acutizzata del clima torrido, al punto che il sindaco di Vallerano (Viterbo), Maurizio Gregori, ha pubblicato un avviso sul sito istituzionale del comune con il quale «consiglia vivamente» ai suoi concittadini di evitare di circolare nei castagneti e nelle strade vicinali che li costeggiano in quanto il fitofarmaco utilizzato nella provincia di Viterbo presenta non pochi rischi per la salute umana (da reazioni allergiche a danni sul sistema nervoso centrale);
   simili inosservanze, che di fatto, oltre ad essere pericolose, vanificano gli interventi di lotta biologica in alcune aree castanicole nazionali sono riscontrabili non solo nel Lazio ma anche in altre regioni italiane, in modo particolare in Campania e in Calabria;
   il potenziamento del sistema fitosanitario e la lotta, quindi, alle principali fitopatologie che colpiscono le coltivazioni nazionali dovrebbe essere, ad avviso degli interroganti, una priorità per il Ministero interrogato, prediligendo, soprattutto, metodi di lotta biologica come quello che, efficacemente, il Torymus sinensis rappresenta per il castagno –:
   alla luce di quanto esposto in premessa, quali siano le ragioni alla base della mancata emanazione del decreto sul potenziamento dei servizio fitosanitario nazionale nonché quali siano le modalità di investimento dei fondi stanziati con la legge di stabilità, pari a 5 milioni di euro, con particolare riferimento alle azioni intraprese per ottemperare alla risoluzione approvata il 22 gennaio 2014 dalla XIII Commissione della Camera dei deputati e alle misure, specie riguardo la lotta biologica, riportate nel piano del settore castanicolo del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. (5-03630)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03630

  Proprio in questi giorni si sta svolgendo presso l'Università di Viterbo il Convegno nazionale sul castagno «Castanea 2014» al quale ha partecipato anche l'onorevole interrogante nell'ambito della Tavola rotonda «La filiera del castagno: criticità e opportunità di sviluppo» dello scorso 23 settembre.
  In tale contesto, i rappresentanti di regioni, associazioni castanicole, confederazioni agricole ed enti di ricerca hanno confermato che l'evoluzione positiva dell'infestazione di cinipide sta regredendo a cominciare dalle regioni del nord Italia ove i lanci dell'antagonista Torymus sinensis sono iniziati qualche anno prima rispetto alle regioni del centro sud.
  Stante la situazione di criticità in cui versa il settore castanicolo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha avanzato la proposta di uno schema di legge delega al Governo, in attuazione della risoluzione approvata il 22 gennaio 2014 dalla XIII Commissione agricoltura della Camera dei deputati, ai fini della emanazione di misure urgenti per la promozione e lo sviluppo competitivo del settore della «Frutta in guscio» con particolare riguardo alla tutela del patrimonio castanicolo nazionale.
  Tale proposta di legge, tra le altre azioni, prevede la diffusione a livello nazionale dei metodi di «lotta biologica propagativa» con l'ulteriore diffusione del Torymus sinensis, anche all'interno delle aree naturali protette.
  Con riguardo ai fondi stanziati con la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), ricordo che l'articolo 1, comma 297, ha autorizzato una spesa di euro 5.000.000 per il potenziamento del Servizio fitosanitario nazionale, con particolare riferimento all'emergenza provocata dal batterio Xylella fastidiosa (Well e Raju) e al potenziamento dei sistemi di monitoraggio e controllo, ivi compresi i controlli sulle sementi provenienti da organismi geneticamente modificati.
  La relativa disponibilità è stata ripartita tra i vari settori come (controlli sulle sementi provenienti da organismi geneticamente modificati e potenziamento Servizio fitosanitario nazionale).
  All'emergenza Xilella sono stati destinati euro 2.630.430, prontamente messi a disposizione di ARIF (Struttura operativa individuata dalle autorità regionali), da utilizzare per l'attuazione delle misure urgenti per contrastare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa (Well e Raju).
  Un analogo stanziamento è stato richiesto anche per l'esercizio 2015.
  A supporto del potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali per le varie emergenze fitosanitarie in atto, sono stati altresì assegnati alle regioni euro 4.165.599,50 (con il decreto ministeriale 17 febbraio 2014, n. 3728) ed euro 3.529.473,50 (con il decreto ministeriale 22 luglio 2014, n. 15188), ripartiti tra i Servizi fitosanitari regionali sulla base dei parametri stabiliti nell'ambito dell'intesa sancita tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano il 29 aprile 2010.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio dello Stato

organismo geneticamente modificato

risoluzione