ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03562

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/09/2014
Stato iter:
17/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 17/09/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 17/09/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2014

SVOLTO IL 17/09/2014

CONCLUSO IL 17/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03562
presentato da
CAUSI Marco
testo di
Martedì 16 settembre 2014, seduta n. 291

   CAUSI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il calo degli investimenti delle imprese osservato dal 2008 nell'area dell'euro è molto più marcato che nei cicli economici precedenti; dal livello massimo a quello minimo sono diminuiti di circa il 20 per cento, contro il 15 per cento registrato durante la recessione del 1992, come ricordato dal Presidente della Banca centrale europea in occasione dell'EUROFI l'11 settembre 2014;
   un deciso incremento degli investimenti sarebbe invece essenziale per contrastare la deflazione, per stimolare l'economia e per ridurre la disoccupazione;
   per aumentare il livello degli investimenti è necessario – accanto alla ripresa della domanda interna di consumo, in particolare nei Paesi dell'area euro in persistente avanzo di bilancia dei pagamenti, e a un maggiore coordinamento delle politiche fiscali e di bilancio – sviluppare il sistema di erogazione del credito alle imprese, finora troppo incentrato sul settore bancario, promuovendo fonti di finanziamento alternative affidabili e creando regole comuni per un'unione dei mercati dei capitali;
   è necessario sviluppare un mercato ben funzionante delle attività cartolarizzate (asset-backed securities, ABS) semplici, trasparenti e reali: le banche potrebbero così continuare a generare prestiti, soprattutto a favore delle piccole e medie imprese (PMI), preservando nel contempo la propria capacità di bilancio;
   il consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 settembre 2014 ha deciso di procedere all'acquisto di titoli cartolarizzati basati sui crediti alle imprese e alle famiglie, nonché sui mutui immobiliari, i cui dettagli saranno annunciati il prossimo ottobre che abbiano per oggetto titoli «semplici e trasparenti» e che assicurino il contenimento dei rischi anche tramite l'intervento di garanzie pubbliche;
   tali nuove emissioni di liquidità verrebbero a sostituirsi, in modo «mirato», a quelle di tre anni fa e non dovrebbero essere impiegate per l'acquisto di titoli sovrani;
   anche il Ministro dell'economia e delle finanze ha manifestato in recenti occasioni pubbliche la necessità di rafforzare e diversificare gli strumenti di finanziamento delle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, e favorire così il rilancio degli investimenti, anche attraverso l'implementazione di regole comuni sull'emissione di mini-bond –:
   quale sia il giudizio sugli strumenti che la Banca centrale europea intende mettere in atto nei prossimi mesi al fine di contrastare la difficoltà di accesso al credito attraverso la circolazione di strumenti finanziari che permettono di smobilizzare crediti e liberare risorse per nuovi investimenti, quali siano al riguardo le eventuali necessità di intervento sulla legislazione comunitaria e nazionale, quale il possibile impatto indesiderato sulla domanda di titoli dei debiti sovrani e come eventualmente si intenda contrastarlo. (5-03562)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03562

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Causi chiede:
   quale sia il giudizio sull'approccio della BCE imperniato sull'acquisto di strumenti cartolarizzati per favorire l'accesso al credito;
   quali siano al riguardo le eventuali necessità di intervento sulla legislazione comunitaria e nazionale;
   quale sia il possibile impatto indesiderato sulla domanda dei titoli pubblici e come eventualmente contrastarlo.

  Al riguardo, la Banca d'Italia, sentita in proposito, ha comunicato che, nella riunione del 4 settembre 2014, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di procedere all'acquisto di un ampio portafoglio di titoli, semplici e trasparenti, emessi a seguito della cartolarizzazione di crediti verso il settore privato non finanziario dell'area dell'euro nell'ambito di un programma di acquisto di attività cartolarizzate (ABS). La misura tiene conto del ruolo del mercato degli ABS nell'agevolare l'afflusso di nuovi finanziamenti all'economia e fa seguito alle decisioni già assunte dalla BCE per sostenere l'offerta di credito. I dettagli sulle modalità di intervento saranno annunciati dopo la riunione del Consiglio direttivo del 2 ottobre 2014. Il programma di acquisto di titoli ABS, unitamente alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO) decise in giugno, contribuiranno anche a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (per maggiori dettagli informativi si fa rinvio al Bollettino mensile della BCE di settembre 2014).
  Per realizzare un mercato degli ABS ben funzionante, è importante che l'attività di cartolarizzazione preveda vincoli tanto più stringenti quanto più elevato è il rischio delle attività sottostanti i titoli emessi. A tal fine, diverse iniziative sono state avviate nei mesi scorsi sia a livello comunitario da parte della Commissione UE sia a livello internazionale (Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e International Organization of Securities Commissions) nel settore bancario. L'obiettivo di queste iniziative è quello di individuare dei criteri che permettano di identificare le cartolarizzazioni semplici e trasparenti; a tali ABS dovrebbe essere applicato un trattamento preferenziale in termini di requisiti regolamentari che devono essere rispettati dalle banche che acquistano tali titoli. Anche nel settore assicurativo vi sono iniziative di natura regolamentare che vanno nella medesima direzione. I lavori avviati nell'ambito di quelle iniziative dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2015. Sulla base di tali risultati la Commissione UE potrà presentare una proposta legislativa volta a definire un quadro armonizzato a livello europeo in materia di cartolarizzazioni semplici e trasparenti.
  Il programma di acquisto di titoli ABS da parte della BCE mira a sostituire nell'attivo dei bilanci delle banche prestiti alle famiglie e alle imprese con riserve di banca centrale, incoraggiando, tramite questo canale, l'erogazione di nuovi finanziamenti all'economia.
  Per quanto riguarda, poi, il riferimento alla diminuzione degli investimenti, che risulta più accentuata in quest'ultimo ciclo economico rispetto ai precedenti, si fa presente che essa non è determinata in maniera esclusiva o addirittura prevalente dalle difficoltà di accesso al credito, ma vi sono altri importanti fattori che ne hanno determinato l'accentuata debolezza. Alcuni di questi sono ad esempio l'incertezza macro-economica e la scarsa profittabilità attesa degli investimenti, nonché l'esistenza di rigidità strutturali che minano il buon funzionamento del mercato. In tale contesto, le politiche per contrastare la diminuzione degli investimenti sono di varia natura, in particolare monetaria, fiscale e strutturale.
  Gli sforzi per facilitare l'accesso al credito sono, dunque, una componente necessaria, ma non sufficiente per contribuire al rilancio degli investimenti. Sotto questa prospettiva va inquadrato il giudizio sugli strumenti che la BCE intende utilizzare nei prossimi mesi al fine di contrastare la difficoltà di accesso al credito attraverso la circolazione di strumenti finanziari che permettono di smobilizzare crediti e liberare risorse per nuovi investimenti. Tale giudizio è comunque sicuramente positivo perché, a seguito della crisi finanziaria globale, il sistema bancario ha avviato un doloroso processo di riduzione degli attivi (deleveraging) per far fronte alla necessità di coprire adeguatamente i rischi in cui incorre ed evitare che nel futuro si abbiano a ripetere crisi come quella sperimentata in cui, in molti paesi, il denaro dei contribuenti è stato necessario per impedire il collasso del sistema bancario e finanziario.
  Dunque, è certamente positiva la politica della BCE tesa a far sì che il credito all'economia reale arrivi al più ampio settore finanziario non-bancario e al contempo consenta di liberare risorse di capitale da parte delle banche che possono così riavviare il credito alle imprese. Tale politica, basata sugli acquisti di titoli cartolarizzati, è accompagnata dall'impegno delle Autorità volte a rivitalizzare il mercato dei titoli cartolarizzati, purché siano salvaguardati adeguati presidi prudenziali.
  Tali presidi prudenziali sono in parte richiamati dalla stessa BCE nel momento in cui ammette l'acquisto unicamente dei titoli cartolarizzati «semplici, trasparenti e reali». Questi si riferiscono alla necessità che la struttura della cartolarizzazione consenta agli investitori (e alla BCE) di formarsi un giudizio adeguato sulla qualità di tali titoli e delle attività ad essi sottostanti in virtù della loro semplicità e trasparenza. A questi requisiti devono accompagnarsi regole di cd. risk retention in base alle quali la banca che cartolarizza un credito e lo cede a terzi mantenga comunque un interesse economico nello stesso al fine di allineare gli incentivi tra venditore e compratore.
  In seno al Consiglio dell'UE si condivide l'esigenza di rivitalizzare il mercato delle cartolarizzazioni semplici e trasparenti e si è ad un avanzato stadio di definizione di un programma di lavoro per mettere in moto le condizioni necessarie per conseguire questo obiettivo. Tale programma di lavoro («roadmap») è molto articolato e prevede un percorso volto ad individuare quelle cartolarizzazioni che per le loro caratteristiche di semplicità, trasparenza e robustezza possono meritare un trattamento regolamentare e prudenziale differenziato e privilegiato rispetto alle cartolarizzazioni che non rispettano gli stessi requisiti.
  Considerata l'integrazione del mercato unico, questo percorso dovrà dispiegarsi essenzialmente attraverso interventi nella legislazione comunitaria a partire dalla definizione degli Atti Delegati con cui la Commissione Europea dovrà stabilire i requisiti regolamentari e di capitale per le compagnie assicurative all'atto di acquisto di titoli cartolarizzati nonché i requisiti affinché detti titoli cartolarizzati possano essere utilizzati dalle banche come cuscinetto per far fronte ad esigenze di liquidità. Il programma di lavoro è stato accolto con favore dai Ministri Europei all'Ecofin informale di Milano e occorrerà approfondire se tale Roadmap dovrà arrivare sino alla creazione di un regime europeo armonizzato per i titoli cartolarizzati, che richiederebbe naturalmente sforzi aggiuntivi.
  Detti interventi regolamentari avrebbero il pregio di agevolare l'iniziativa della BCE che sono solo un tassello della più ampia iniziativa della Presidenza Italiana per facilitare l'accesso al credito e dunque la «Finanza per la Crescita». Tale iniziativa vuole contribuire al miglioramento del mercato unico dei servizi bancari e finanziari in maniera tale che le idee imprenditoriali produttive possano ricevere i finanziamenti necessari alla loro implementazione.
  In un contesto in cui il credito bancario continua a soffrire e segna tassi di crescita negativi, appare quindi di grande importanza diversificare il finanziamento verso fonti non-bancarie che, con poche eccezioni, sono poco sviluppate nell'Unione Europea. Tale strategia è volta a sviluppare il mercato azionario e obbligazionario in particolare per le PMI che hanno maggiori difficoltà di accesso al credito bancario e al mercato dei capitali. Da questo punto di vista, un'attenzione particolare merita il mercato dei cd. Minibond e quello del collocamento privato («private placement»). In un'ottica di più ampio respiro e orizzonte temporale, l'intento sarebbe comunque quello di perseguire una Unione del Mercato dei Capitali vera e propria, cosa che – secondo il Presidente della BCE – potrebbe richiedere maggiori interventi di armonizzazione nel campo della fiscalità, del diritto societario e delle procedure di insolvenza.
  Infine, con riguardo all'ultimo quesito posto nell'interrogazione sul possibile impatto sulla domanda dei titoli dei debiti sovrani, si precisa che i titoli cartolarizzati sono una tipologia di investimento differente da quella rappresentata dai titoli di Stato, e sono indirizzati ad altre categorie di investitori.
  Non si prevedono, pertanto, impatti indesiderati sulla domanda di titoli di Stato, tanto più che una maggiore facilità nell'accesso al credito contribuirebbe alla ripresa economica, con effetti positivi sul gettito fiscale e sulla sostenibilità della posizione fiscale sovrana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona euro

credito industriale

piccole e medie imprese