Legislatura: 17Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014 RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014 CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014 PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2014
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/09/2014 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 17/09/2014 Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 17/09/2014 Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 17/09/2014
SVOLTO IL 17/09/2014
CONCLUSO IL 17/09/2014
BARBANTI, VILLAROSA, PESCO, RUOCCO, ALBERTI, CANCELLERI e PISANO. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
da fonti di stampa si apprende che la Banca d'Italia avrebbe conferito all'ex Ministro dell'economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni, già direttore generale della stessa Banca, la nomina a «Direttore generale onorario», carica mai in precedenza attribuita e che non è in alcun modo contemplata dalle statuto della Banca d'Italia;
detta nomina, di cui non appaiono chiare le motivazioni, non risulta essere stata mai resa pubblica dalla Banca d'Italia: non sono state fatte conferenze stampa per darne notizia, né è stato emesso alcun comunicato stampa ufficiale; insomma, come evidenziato dai principali organi di stampa nazionali, la nomina, risalente al mese di maggio 2014, è stata conferita in gran segreto e resa nota soltanto nel mese di agosto;
la nomina ha inoltre scatenato la vibrata protesta delle associazioni di tutela dei consumatori, tra cui in particolare l'Adusbef e Federconsumatori, le quali, in una lettera inviata al Governo e ai gruppi parlamentari, hanno aspramente criticato l'istituzione di tale carica onoraria all'interno della Banca d'Italia, evidenziandone l'incompatibilità con le misure di austerità intimate proprio dal Governatore in carica e dalla Banca centrale europea;
il conferimento di titoli onorari sembrerebbe una «consuetudine» rimessa alla valutazione del Consiglio superiore della Banca d'Italia e riservata ai membri del direttorio (governatore e direttori generali), al momento della cessazione del mandato. Il conferimento di titoli onorari da parte del consiglio superiore, dunque, non trova alcuna esplicita previsione nello statuto della Banca d'Italia, da ultimo approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 27 dicembre 2013 n. 72641, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2013, n. 305;
quel che appare più grave è che, oltre a procedere alla nomina di una figura, quella di «direttore generale onorario», non prevista dall'ordinamento interno della Banca d'Italia, non sia stato comunque rispettato il dettato dell'articolo 18, comma 5, dello statuto della Banca, il quale prevede che «Le nomine, i rinnovi dei mandati e le revoche del Direttore Generale e dei Vice Direttori generali debbono essere approvati con decreto del Presidente della Repubblica promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri di concerto col Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Consiglio dei ministri»;
pertanto, la scelta di procedere a tale nomina suscita, sia nel merito, sia nel metodo, forti perplessità circa la sua opportunità e correttezza, perplessità che occorre approfondire anche in sede parlamentare, al fine di comprendere quale sia la funzione e l'utilità di tale figura all'interno dell'organigramma della Banca d'Italia, anche in relazione ai costi ad essa connessi –:
se il Ministro sia al corrente del conferimento dell'incarico di «direttore generale onorario» della Banca d'Italia all'ex Ministro Fabrizio Saccomanni, quali informazioni possa fornire al Parlamento in merito, e se sia stato coinvolto istituzionalmente nella relativa procedura di nomina, ai sensi dell'articolo 18, comma 5, dello Statuto della stessa Banca. (5-03561)
Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Barbanti ed altri pongono quesiti in ordine al conferimento all’ex Direttore Generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni, del titolo di Direttore Generale Onorario.
Al riguardo, la Banca d'Italia ha comunicato che il Consiglio Superiore dell'Istituto, sulla base di una risalente consuetudine (istituita dal Governatore Luigi Einaudi e comune ad altre banche centrali) conferisce talvolta ad ex Governatori ed ex Direttori generali il titolo di «Governatore onorario» o di «Direttore generale onorario», quale segno di riconoscenza per l'opera svolta e per mantenere vivo il legame con la Banca.
Il titolo di «onorario» venne conferito per la prima volta a Niccolò Introna, Direttore generale dal 1945 al 1946. Successivamente, hanno goduto del medesimo titolo personaggi come Donato Menichella e Paolo Baffi; oggi, sono Governatori onorari Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi. Direttori generali onorari Vincenzo Desario e Fabrizio Saccomanni.
L'attribuzione del titolo di Governatore onorario o di Direttore generale onorario non implica lo svolgimento di alcuna funzione all'interno o comunque per conto della Banca, né il riconoscimento di emolumenti di sorta, e nemmeno sono previsti benefìci di altro genere, quali strutture segretariali o auto di servizio. La Banca si limita a rendere disponibile per i titolari di cariche onorarie un'unica stanza, presso la sede centrale della Banca, che gli stessi possono utilizzare per esigenze occasionali legate alla gestione dei loro archivi.
La Banca d'Italia ha, infine, precisato che non essendo il componente «onorario» un Membro del Direttorio della Banca – il procedimento di nomina previsto dall'articolo 18 dello Statuto della Banca d'Italia non trova applicazione. Inoltre, trattandosi di un titolo meramente onorifico e privo di qualsiasi costo a carico del bilancio della Banca, la mancata previsione espressa nello Statuto non può essere considerata di ostacolo al suo conferimento.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):protezione del consumatore
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organo di decisione