ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03554

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: FARINA DANIELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/09/2014
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/09/2014
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/09/2014
Stato iter:
17/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 17/09/2014
Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2014
Resoconto COSTA ENRICO VICE MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 17/09/2014
Resoconto FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2014

SVOLTO IL 17/09/2014

CONCLUSO IL 17/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03554
presentato da
FARINA Daniele
testo di
Martedì 16 settembre 2014, seduta n. 291

   DANIELE FARINA, SCOTTO, SANNICANDRO e KRONBICHLER. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   fino ad oggi ancora non si è provveduto alle nomine del capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del capo del dipartimento politiche antidroga, nonché del garante nazionale dei diritti delle persone detenute o comunque private della libertà personale, nomine evidentemente fondamentali per la tutela dei diritti dei soggetti più deboli della società;
   il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria è senza vertice da fine maggio 2014, una data peraltro significativa e che, in particolare, ha coinciso con la decisione che il Consiglio d'Europa avrebbe dovuto prendere circa la situazione carceraria italiana;
   il dipartimento politiche antidroga manca del proprio responsabile sin da inizio aprile 2014 e, dunque, da più di cinque mesi, per quanto si tratti di un organo al quale sono attribuite competenze estremamente delicate come quelle di promuovere, indirizzare e coordinare le azioni di Governo atte a contrastare il diffondersi dell'uso di sostanze stupefacenti, delle tossicodipendenze e delle alcoldipendenze correlate, realizzando anche attività in collaborazione con le pubbliche amministrazioni competenti nello specifico settore (come il Ministero della giustizia), le associazioni, le comunità terapeutiche, i centri di accoglienza operanti nel campo della prevenzione, della cura, della riabilitazione e del reinserimento delle persone che hanno scontato una pena;
   il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o comunque private della libertà personale, istituito con la legge n. 10 del 21 febbraio 2014 di conversione del decreto-legge n. 146 del 2013, è in attesa di nomina da ancor più tempo, nonostante la gravissima situazione delle carceri così come evidenziata dalle plurime condanne subite dall'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo;
   il ritardo delle predette nomine, nell'aggravare ulteriormente la questione carceraria, determina una situazione di stasi che finisce per ripercuotersi direttamente sulle condizioni di trattamento dei detenuti;
   appare oramai improcrastinabile procedere alle predette nomine, per cui sarebbe necessario un forte impegno da parte del Ministro della giustizia, per quanto di competenza, affinché si proceda in tal senso –:
   quali siano i motivi di tanto ritardo, nonché le intenzioni del Governo rispetto ai tempi ed ai criteri con i quali si procederà alle suddette nomine, che finiscono per incidere sostanzialmente anche sul concreto trattamento dei detenuti. (5-03554)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-03554

  Il Dipartimento per le politiche antidroga, struttura di supporto per la promozione e il coordinamento dell'azione di Governo in tema di politiche di contrasto al diffondersi dell'uso di sostanze stupefacenti, delle tossicodipendenze e delle alcooldipendenze, è una delle strutture generali permanenti della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Ministro della Giustizia non è titolare, al riguardo, di alcun potere di impulso delle procedure relative a tali strutture. Tuttavia si segnala, come da elementi ricevuti dalla Presidenza del Consiglio, che la nomina del Capo Dipartimento rientra nel processo di riorganizzazione degli uffici della Presidenza, che è in corso di ultimazione in questo periodo, e che ciò non ha impedito al Governo di esercitare il potere di indirizzo politico nella materia.
  Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è stato istituito dal decreto-legge n. 146 del 2013 ed esercita le funzioni di vigilanza, di controllo e di proposizione indicate dall'articolo 7 del citato decreto. Il Garante nazionale è costituito in collegio, composto dal presidente e da due membri, nominati con decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei ministri e sentite le competenti commissioni parlamentari. Il Garante nazionale si avvale delle strutture e delle risorse messe a disposizione dal Ministro della giustizia e dispone di un ufficio composto da personale dello stesso Ministero, la cui struttura e composizione sono determinate con regolamento ministeriale, che è stato già adottato e trasmesso al Consiglio di Stato per il prescritto parere. Il complesso procedimento volto alla nomina dei componenti del Garante ed all'effettiva entrata in funzione di tale nuovo organismo è stato pertanto tempestivamente avviato e sarà concluso in tempi brevissimi.
  Quanto all'attuale vacanza del posto di Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, il Ministro ha compiuto un attento vaglio dei profili professionali di alcuni dei possibili candidati, trattandosi di scelta la cui delicatezza e rilevanza è di immediata comprensione, e si assicura che al più presto verrà individuato il nome di colui che andrà a ricoprire tale fondamentale ruolo.
  Tale vacanza, peraltro, non ha comportato alcuna inerzia operativa, né il venir meno della costante attenzione del Ministro sulle questioni relative alla materia penitenziaria, ed in particolare sulle condizioni di vivibilità delle carceri.
  A tale riguardo, il Ministro si è personalmente impegnato nella elaborazione di un piano di azione per un ripensamento complessivo del sistema penitenziario, i cui principali punti sono stati presentati lo scorso maggio alla Corte di Strasburgo, e che ha condotto, unitamente agli interventi normativi settoriali promossi anche dai precedenti Governi, alla sensibile riduzione della popolazione carceraria, calata di oltre 10.000 unità rispetto all'anno precedente, ed al palese cambiamento di composizione della popolazione detenuta, registrandosi una significativa riduzione del numero dei detenuti non definitivi rispetto a quello dei detenuti condannati con sentenza passata in giudicato.
  Infine le linee di indirizzo politico del Ministro in tale cruciale materia sono state ampiamente esposte in numerose occasioni anche in sede delle varie audizioni parlamentari e sono poi state compiutamente dettagliate nell'atto di indirizzo politico del Ministro emanato ad inizio di settembre e pubblicato sul sito del Ministero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regime penitenziario

tossicomania

detenuto