ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03516

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 287 del 10/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 10/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/09/2014
Stato iter:
11/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2014
Resoconto MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 11/09/2014
Resoconto MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/09/2014

SVOLTO IL 11/09/2014

CONCLUSO IL 11/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03516
presentato da
MONGIELLO Colomba
testo di
Mercoledì 10 settembre 2014, seduta n. 287

   MONGIELLO, OLIVERIO, LUCIANO AGOSTINI, ANTEZZA, ANZALDI, CARRA, CENNI, COVA, COVELLO, DAL MORO, FIORIO, MARROCU, PALMA, PRINA, SANI, TARICCO, TENTORI, TERROSI, VALIANTE, VENITTELLI e ZANIN. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   le piogge eccezionali che hanno interessato il territorio della provincia di Foggia durante i primi sei giorni del mese di settembre, oltre a mettere in ginocchio l'economia, la stabilità e l'integrità socio produttiva di questa parte della regione Puglia, hanno rappresentato anche una vera catastrofe per il sistema agricolo locale;
   in merito alla gravità degli eventi meteorici, lo stesso Capo del dipartimento della protezione civile ha avuto modo di sottolineare che non si è trattato di un semplice evento calamitoso eccezionale, ma di una situazione enormemente più grave, dichiarando al riguardo come in un territorio che riceve, in 4-5 giorni, cumulate pari a quasi quattro quinti della pioggia media annuale (a San Giovanni Rotondo si sono registrate cumulate intorno a 600 millimetri mentre la cumulata media della Puglia è 800 millimetri), ci si rende ben conto che non si sta parlando di un evento di poca importanza. Anzi, forse nel caso di specie, il termine eccezionale appare essere anche tutto sommato poco comprensivo della reale dimensione del fenomeno;
   la situazione nel comparto rurale appare drammatica con intere aziende allagate e con grandine, trombe d'aria e piogge alluvionali che hanno distrutto coltivazioni e vigneti, ma che stanno anche impedendo la raccolta meccanizzata del pomodoro;
   dai primi dati resi noti dalle organizzazioni professionali agricole in merito ai danni causati alle produzioni agricole, si stima una perdita fino al 30 per cento del raccolto di pomodoro già giunto a maturazione nei campi (la provincia di Foggia è leader in Italia nella produzione di questa coltura) e lì dove sarà possibile salvare il prodotto si dovrà procedere con quella manuale e con maggiori oneri per gli agricoltori, ma tale percentuale rischia di essere molto più pesante in quei terreni dove il pomodoro non era ancora pronto per essere raccolto. Nelle campagne dell'Alto Tavoliere, in particolare nella zona di Torremaggiore, San Severo, San Paolo Civitate la grandine e le trombe d'aria hanno distrutto il 30 per cento della produzione di vigneti e oliveti;
   va fatto ad ogni modo presente che l'intera estate ha rappresentato per questa provincia una anomalia climatica quasi unica. Infatti, stando ad una ricerca commissionata dalla Coldiretti, nella Capitanata e nel Gargano si sono avute precipitazioni superiori al 150 per cento della media di questi periodi;
   le ripercussioni provocate da queste calamità atmosferiche non riguardano solo le aziende agricole e le loro produzioni, ma anche i redditi dei numerosi lavoratori agricoli che in questo periodo sono presenti nelle campagne foggiane. Infatti, in questa provincia sono impegnati soprattutto lavoratori stagionali i quali, con le produzioni ormai distrutte e con il concreto rischio di non poter lavorare nei prossimi mesi a causa dell'impraticabilità delle campagne e della mancanza delle colture da raccogliere e trasformare, non potranno raggiungere le ore necessarie per poter beneficiare delle previste prestazioni sociali come l'indennità di disoccupazione e le prestazioni accessorie;
   in questo contesto drammatico, per venire in contro alle emergenze degli agricoltori danneggiati, seppure utili, non appaiono sicuramente adeguati i vigenti strumenti risarcitori previsti dal Fondo dal fondo di solidarietà nazionale. Tale Fondo ha l'obiettivo di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole, agli impianti produttivi ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali, mentre nella provincia di Foggia siamo di fronte a danni strutturali profondi ed a distruzioni irrimediabili di strutture che solo nel lungo periodo potranno essere reinstallate e riportate in piena produzione;
   in presenza dell'eccezionalità della calamità naturale che ha interessato il foggiano, oltre quindi ad attivare le misure previste dal fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004, bisognerebbe anche stanziare risorse finanziarie immediate e prevedere ulteriori ed urgenti interventi volti al ripristino e alla messa in sicurezza del territorio, al soccorso delle aziende agricole danneggiate ed a risarcire il mancato reddito dei lavoratori agricoli rimasti fermi –:
   se si intendano adottare misure straordinarie e urgenti per destinare le necessarie risorse alla rapida ripresa delle attività agricole danneggiate, al risarcimento di tutti gli operatori rurali che hanno subito perdite di reddito a seguito degli eventi alluvionali descritti in premessa, nonché alle ulteriori misure di sostegno usualmente adottate in tali occasioni, quali, in particolare, la sospensione dei termini per il pagamento delle rate delle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, nonché delle obbligazioni fiscali e contributive per gli agricoltori della provincia di Foggia danneggiati dagli eventi alluvionali. (5-03516)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03516

  L'ennesima calamità naturale che si è abbattuta, questa volta, sulla regione del Gargano, ha causato danni di proporzioni davvero devastanti, in un'area che, fino a pochi giorni fa, era una zona produttiva di primo ordine e non solo dal punto di vista agricolo.
  Non è possibile ancora quantificare i danni – e già solo questo rende idea di quanto sarà dura ripartire –, ma i numeri di cui si sente parlare non saranno molto lontani dal vero. Per quanto riguarda l'agricoltura, nella zona colpita, le aziende e le infrastrutture a loro servizio, come le strade interpoderali, i ponti e i manufatti, sono stati rasi al suolo.
  Il Ministro Martina, che ieri ha visitato l'area colpita, ha avuto modo di confrontarsi con chi sta vivendo in prima persona questo dramma (i sindaci, la popolazione civile, gli agricoltori), non solo per ascoltare il loro disagio, ma soprattutto per capire come possiamo intervenire per essere più efficaci possibile in accordo con la regione. Con i suoi rappresentanti, infatti, questa mattina si è tenuta presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare una riunione presieduta dal Ministro Galletti, alla quale abbiamo partecipato insieme ai vertici della protezione civile e della Presidenza del Consiglio dei ministri, nella quale sono state esaminate le urgenze, le conseguenti misure e le risorse da destinare a queste.
  Per quanto riguarda l'attività agricola, il Ministro Martina si è impegnato a ottenere l'erogazione dell'anticipo Pac a partire dal 16 ottobre invece che dal 1o dicembre, realizzando almeno una parte di quella liquidità necessaria alla ricostruzione delle imprese. Inoltre, per il ripristino delle strutture produttive, il Ministro Martina ha garantito l'impegno a reperire quante più risorse possibili, e si ricordano, a questo proposito, le possibilità offerte dal Programma di sviluppo rurale.
  Verranno quindi attivate tutte le misure previste dalla normativa in materia di gestione delle emergenze volte ad agevolare l'ottenimento di contributi pubblici e ad ottenere le esenzioni previste.
  Inoltre, lavorando a fianco della regione per la stima dei danni, promuoveremo la declaratoria di eccezionale avversità atmosferica, necessaria per accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale. Non voglio ripetere, per l'ennesima volta, quanto le risorse per gli interventi successivi alle calamità naturali siano insufficienti a fronteggiare danni sempre più ingenti e sempre più frequenti e di come sia necessario utilizzare lo strumento assicurativo. Non esistono più, infatti, regioni d'Italia che possano ritenersi al sicuro da rischi climatici.
  Per questo, al momento delle scelte che la politica agricola comune ci rimetteva per il periodo 2014-2020, abbiamo puntato sulla misura «gestione dei rischi» all'interno del Programma nazionale di sviluppo rurale, presentato alla Commissione dell'Unione europea. A questa misura, finalizzata ad incentivare l'adozione da parte degli agricoltori di una serie di strumenti preventivi come l'assicurazione, i fondi di mutualità e lo strumento per la stabilizzazione dei redditi, in accordo con le Regioni, abbiamo destinato le maggiori risorse: oltre 1,6 miliardi di euro.
  Pensiamo che questi strumenti siano, nel loro insieme, sicuramente più adeguati a rispondere alle necessità delle imprese colpite da eventi eccezionali come quello del Gargano e intendiamo realizzare iniziative specifiche per farli conoscere alle imprese, perché in numero sempre maggiore siano in grado di sfruttare queste possibilità.
  Per quanto riguarda le infrastrutture irrigue danneggiate, al cui recupero potrebbero essere destinati i fondi del PSR, voglio ricordare che nello stesso Programma nazionale cui mi riferivo poc'anzi, è contenuta la misura sul Piano irriguo. La dotazione finanziaria al momento è di 300 milioni di euro ma a queste risorse dovrebbero aggiungersene ulteriori a valere sul Fondo di sviluppo e coesione.
  In ultimo, consentitemi di ringraziare, anche a nome del Ministro Martina, tutti coloro che si sono adoperati con generosità e altruismo, negli interventi di soccorso e, in particolare gli uomini del Corpo forestale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

azienda agricola

regolamentazione della produzione agricola

produzione agricola