ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03514

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 287 del 10/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/09/2014
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/09/2014
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/09/2014
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/09/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/09/2014
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/09/2014
Stato iter:
11/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2014
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/09/2014
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/09/2014

SVOLTO IL 11/09/2014

CONCLUSO IL 11/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03514
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 10 settembre 2014, seduta n. 287

   PELLEGRINO, PANNARALE, ZARATTI, DURANTI, FRATOIANNI, MATARRELLI e SANNICANDRO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   violenti piogge hanno interessato soprattutto dal 3 settembre scorso la provincia di Foggia, e in particolar modo il promontorio del Gargano, con un bilancio di due morti, centinaia di sfollati e danni per molti milioni di euro. Solo a San Marco in Lamis si calcolano danni per 25 milioni di euro;
   già dalle prime ore, si sono verificati smottamenti provocati dal nubifragio, allagamenti con abitazioni evacuate, undici strade interrotte, migliaia di persone senza gas e energia elettrica. Il centro più colpito, oltre a Vieste, è stato Peschici, dove sono stati sfollati un migliaio di turisti;
   cinque giorni di piogge (gli esperti hanno segnalato come in un solo giorno ha piovuto quanto in sei mesi, e in una settimana quanto in un anno) e il dissesto idrogeologico hanno sbriciolato l'area;
   un dato allarmante emerge da un'analisi della Coldiretti, secondo la quale il maltempo ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata e del Gargano. L'anomalia climatica si è abbattuta su un territorio fragile con il 78 per cento dei comuni pugliesi a rischio per frane e alluvioni, di cui 35 si trovano proprio nella provincia di Foggia;
   ancora una volta, in presenza di forti e insistenti piogge, il nostro Paese si trova a dover fare i conti con frane, cedimenti di infrastrutture, argini che non riescono più a trattenere l'impatto con le acque;
   come dichiarato dal Governatore della Puglia, Vendola, «la Puglia è la regione d'Italia che ha speso tutti i fondi a disposizione per il dissesto idrogeologico. Il punto è che abbiamo a che fare con un territorio abusato, con ferite che vengono da un modello di urbanizzazione sviluppatosi tra gli anni ‘70 e ’90 che ha prodotto cose inaudite. Ci sono costruzioni che impediscono il percorso naturale delle acque. Tutto questo va radiografato in profondità»;
   è necessario avviare un serio ed efficace piano nazionale di messa in sicurezza del nostro territorio, che stanzi adeguate risorse finanziarie e ne garantisca la loro effettiva spendibilità da parte delle regioni e degli enti locali attraverso la loro esclusione dal rispetto del Patto di stabilità interno;
   l'8 settembre, il Ministro Galletti ha dichiarato: «credo che ci siano tutte le condizioni, da quello che ho potuto vedere, per dichiarare lo stato di emergenza, l'ultima valutazione toccherà al consiglio dei Ministri» –:
   se al fine di far fronte all'emergenza conseguente all'alluvione nel Gargano, non si ritenga di dichiarare quanto prima lo stato di emergenza per i territori colpiti e lo stato di calamità naturale per i danni all'agricoltura, stanziando le indispensabili risorse finanziarie per il ristoro dei danni subiti dai privati e dalle attività produttive, per la messa in sicurezza delle aree colpite, e più in generale per il contrasto al dissesto idrogeologico dell'intero territorio nazionale, anche attraverso la previsione per le aree colpite di cui in premessa, dell'esclusione dal patto di stabilità interno delle risorse necessarie per gli interventi post-calamità provenienti dallo Stato, nonché le spese sostenute dagli enti locali a valere su risorse proprie o provenienti da donazioni di terzi. (5-03514)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03514

  In merito all'interrogazione presentata dall'On. Pellegrino e altri, con la quale si chiede di conoscere, tra l'altro, se il Governo intenda dichiarare lo stato di emergenza a seguito dell'alluvione che nei giorni scorsi ha interessato la regione Puglia, intendo in primo luogo formulare, a nome dell'intero Governo, il cordoglio per le vittime del tragico evento.
  Anzitutto intendo sottolineare il ruolo attivo svolto dal Dipartimento della Protezione Civile che ha monitorato costantemente l'evolversi della situazione, mantenendo i contatti con le strutture territoriali pugliesi, nonché inviando, nella giornata di ieri, personale specializzato per effettuare dei sopralluoghi tecnici al fine di predisporre, l'istruttoria tecnica di supporto alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, ancorché non sia pervenuta, da parte della Regione, la richiesta formale di dichiarazione.
  Le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni, saranno indicate nella relativa delibera che autorizza la spesa nell'ambito del Fondo per le emergenze nazionali per l'effettuazione dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione interessata dall'evento.
  Il Ministro delle Politiche Agricole si è impegnato ad ottenere l'erogazione anticipata delle somme di Politica agricola comune al 16 ottobre anziché al 1o dicembre, per realizzare almeno una parte di liquidità necessaria alla ricostruzione delle imprese nonché a reperire altre risorse, ivi incluse, quelle ricavabili dal Programma di sviluppo rurale nell'ambito del quale sono state destinate somme per 1,6 miliardi di euro, in accordo con le regioni, al fine di incentivare l'adozione da parte degli agricoltori di una serie di strumenti preventivi quali assicurazioni, fondi di mutualità, e strumenti per la stabilizzazione dei redditi. Nell'ambito dello stesso piano è prevista la dotazione di 300 milioni di euro per il Piano irriguo, di rilievo al fine del ripristino delle infrastrutture danneggiate.
  Quanto alle iniziative previste, in generale, per il contrasto al dissesto idrogeologico dell'intero territorio nazionale, il Ministero dell'ambiente si è attivato per predisporre una programmazione degli interventi e delle relative risorse finanziarie sull'intero territorio nazionale, al fine della prevenzione del rischio idrogeologico.
  In particolare, già con l'Accordo di programma sottoscritto nel 2010 con la Regione Puglia, sono stati finanziati, in otto comuni appartenenti al territorio interessato dalla calamità, interventi per un valore di oltre 27 milioni di euro; a questi è succeduta richiesta, della stessa Regione, per altri dieci interventi, prevalentemente di sistemazione idraulica, relativi ad altri sette comuni per un valore complessivo di oltre 32 milioni di euro.
  Per quanto attiene alle iniziative per escludere dal patto di stabilità le risorse destinate agli interventi di mitigazione del dissesto, si rammenta che il decreto-legge n. 136 del 2013 reca disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali e ha previsto l'esclusione dal patto di stabilità delle spese effettuate dalle Regioni con le risorse giacenti sulle contabilità speciali dei Commissari ed ad esse trasferite.
  Proprio questa mattina, presso il Ministero dell'Ambiente, si è svolta una riunione alla presenza del Ministro nonché del presidente della Regione Puglia, del sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei Ministri on.le Scalfarotto e del capo della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche dott. D'Angelis ove si è manifestato l'intento di riprogrammazione degli accordi di programma al fine di dare priorità alle aree colpite, prevedendo un finanziamento di 50 milioni di euro e valutando, altresì, la possibilità di posticipare, per le aree colpite, le scadenze fiscali per tutto il periodo di durata dello stato di emergenza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inondazione

cambiamento climatico

sfratto