ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03485

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 282 del 26/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/08/2014
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 26/08/2014
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 26/08/2014
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 26/08/2014
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 26/08/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 26/08/2014
Stato iter:
18/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2014
Resoconto PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 18/11/2014
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/08/2014

DISCUSSIONE IL 18/11/2014

SVOLTO IL 18/11/2014

CONCLUSO IL 18/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03485
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Martedì 26 agosto 2014, seduta n. 282

   MORETTO, FEDI, GARAVINI, GIANNI FARINA, PORTA e LA MARCA. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   il passaporto è rilasciato all'estero dalle rappresentanze diplomatico-consolari;
   di norma la domanda di rilascio del passaporto va presentata all'ufficio territorialmente competente in base alla residenza del richiedente;
   i cittadini italiani possono comunque chiedere il rilascio del passaporto presso un qualsiasi ufficio emittente all'estero, ma in tali casi sarà necessario acquisire preventivamente la delega da parte dell'ufficio competente per residenza;
   la nuova procedura di emissione del passaporto elettronico richiede che il cittadino si rechi almeno una volta personalmente presso l'ufficio emittente per la rilevazione dei dati biometrici;
   all'estero, per attenuare almeno parzialmente il disagio delle collettività italiane residenti in località particolarmente lontane dall'ufficio consolare di riferimento o in Paesi dai difficili collegamenti interni, è stato avviato il sistema del «funzionario itinerante»;
   la comunità italiana in Nuova Caledonia conta all'incirca 200 persone; una comunità non numerosa ma solida e molto legata al Paese d'origine. Gli italiani arrivarono nell'isola durante gli anni ’50 per lavorare come minatori e successivamente, con il passare degli anni, per costruire una grande diga. Una volta ottenuto il riconoscimento informale da parte della popolazione caledone per l'ottimo lavoro svolto, gli italiani iniziarono a costruire opere infrastrutturali e di edilizia, come case e scuole;
   i cittadini italiani residenti in Nuova Caledonia lamentano l'assenza del servizio per il rilascio dei passaporti in quanto non vi è la strumentazione necessaria al rilevamento dei dati biometrici. Alcuni tra coloro, che non possono permettersi le onerose spese di viaggio per il rimpatrio ai fini del rinnovo del documento, nell'eventualità di rimanere sprovvisti del passaporto, decidono di perdere la cittadinanza italiana e richiedere quella francese. Ciò con l'amarezza e il timore di perdere, oltre alla propria cittadinanza, i legami con il Paese d'origine e, allo stesso tempo, con la sensazione di abbandono da una parte di uno Stato che non fornisce gli strumenti necessari per mantenere lo status dei cittadini italiani che vivono all'estero;
   la competenza territoriale ricade sulla ambasciata italiana in Francia nonostante la Nuova Caledonia sia decisamente più vicina all'Australia –:
   se non si ritenga urgente predisporre soluzioni simili al «funzionario itinerante» che, munito di una postazione mobile, si reca, previa adeguata informativa all'utenza, una o più volte l'anno, a seconda delle necessità, delle distanze e delle concentrazioni di connazionali, in viaggio di servizio per il rilascio del passaporto ai nostri connazionali;
   se non si ritenga parimenti urgente individuare una soluzione che consenta l'attivazione di tale servizio anche da altre sedi della nostra rete diplomatica nel mondo superando in questo modo ritardi e costi legati alla distanza ed alla competenza territoriale;
   se non si ritenga, infine, necessario individuare soluzioni che garantiscano comunque i servizi ai connazionali ovunque risiedano nel mondo. (5-03485)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03485

  Nei Dipartimenti d'Oltremare francesi e nei Territori della Nuova Caledonia e della Polinesia francese, sono presenti complessivamente circa mille connazionali. Tale collettività risiede in una pluralità di territori geograficamente molto distanti tra loro.
  Per ovvie ragioni politiche, i connazionali devono fare generalmente riferimento al Consolato Generale d'Italia a Parigi poiché tali territori ricadono sotto la sovranità francese. È facile comprendere che, per quanto attiene al rilascio del passaporto, la notevole distanza tra la Sede consolare competente e il luogo di residenza dei connazionali, rende estremamente difficile ed oneroso far ricorso allo strumento del funzionario itinerante per la rilevazione dei dati biometrici. Per ricorrere a tale modalità operativa, infatti, a causa delle grandi distanze intercorrenti e dei tempi – inevitabilmente lunghi – di svolgimento delle eventuali missioni dal nostro Consolato a Parigi, bisognerebbe dar luogo a un notevole dispendio di risorse economiche e umane. Il che non è certamente cosa semplice, tenuto conto dei stringenti criteri di revisione della spesa pubblica.
  Per i connazionali residenti in Nuova Caledonia, è però possibile richiedere il rilascio del passaporto alla Rappresentanza diplomatico-consolare italiana più vicina al luogo di residenza, ossia il Consolato Generale d'Italia a Sydney o l'Ambasciata d'Italia a Wellington, le quali provvederebbero alla rilevazione delle impronte digitali e al rilascio del documento di viaggio su delega del Consolato Generale d'Italia a Parigi.
  I connazionali dovrebbero sostenere il disagio derivante dalla trasferta e dal costo del viaggio che tuttavia risulterebbe sicuramente inferiore rispetto all'ipotesi di doversi recare al Consolato Generale d'Italia a Parigi. La restituzione del passaporto, una volta emesso, potrebbe avvenire per il tramite dei locali servizi postali con il vantaggio per il connazionale di non dover effettuare un secondo viaggio.
  Quanto all'invio di un funzionario itinerante dalle citate Sedi dell'Australia e della Nuova Zelanda, la percorribilità di tale modalità operativa risulta anch'essa condizionata dalla possibilità di assegnare fondi e risorse umane aggiuntive alle Sedi interessate e dai ben noti tagli effettuati al bilancio del MAECI. La Farnesina non mancherà in ogni caso di tener presente e di andare incontro, nei limiti delle proprie possibilità, alle necessità della nostra collettività residente in Nuova Caledonia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nazionalita'

passaporto

indennita' e spese