ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03456

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 281 del 07/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/08/2014
Stato iter:
15/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2015
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 15/01/2015
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2014

DISCUSSIONE IL 15/01/2015

SVOLTO IL 15/01/2015

CONCLUSO IL 15/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03456
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Giovedì 7 agosto 2014, seduta n. 281

   TRIPIEDI, COMINARDI, ALBERTI, CIPRINI, BECHIS, ROSTELLATO, RIZZETTO, CHIMIENTI, BALDASSARRE, VILLAROSA e PESCO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   in data 31 luglio 2014, è stato diffuso un documento a firma FIM-CISL di Monza Brianza Lecco, all'interno del quale venivano riportati i dati del monitoraggio relativo alle situazioni di crisi del settore metalmeccanico del territorio della provincia di Monza e Brianza, area della Lombardia nota da sempre per la sua produttività legata soprattutto al settore artigianale, riferiti al periodo gennaio – giugno 2014;
   i dati sono rilevati in difetto positivo causa mancanza di alcuni parametri di realtà che la stessa FIM-CISL al momento della redazione del documento non aveva a sua conoscenza;
   i dati hanno rilevato che in tutta la Brianza, nel primo semestre 2014 sono state 244 le aziende industriali ed artigiane coinvolte da processi di crisi e/o difficoltà contro le 229 del semestre luglio-dicembre 2013 per un totale in di 10.765 addetti occupati coinvolti contro i 9.409 del semestre precedente e 7.931 addetti coinvolti dall'utilizzo di «ammortizzatori sociali» contro i 6.617 del semestre precedente; tra queste, 100 aziende (erano 114 nel precedente semestre) hanno utilizzato la cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) coinvolgendo 2.055 addetti (erano 2.347 nel precedente semestre); 25 aziende (erano 19 nel precedente semestre) hanno utilizzato la cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) coinvolgendo 2.020 addetti (erano 1.306 nel precedente semestre); 12 aziende (erano 7 nel precedente semestre) hanno utilizzato i contratti di solidarietà (CdS) coinvolgendo 2.954 addetti (erano 2.177 nel precedente semestre); 94 aziende (erano 81 nel precedente semestre) hanno utilizzato la cassa integrazione in deroga (CIG) coinvolgendo 492 addetti (erano 488 nel precedente semestre); 20 aziende (erano 12 nel precedente semestre) hanno utilizzato la procedura di mobilità (licenziamenti) coinvolgendo 410 addetti (erano 299 nel precedente semestre);
   i dati sopra esposti, evidenziano che nel primo semestre 2014 in rapporto al secondo semestre dell'anno 2013, vi è stato un aumento del numero di aziende interessate a processi di crisi e dei lavoratori complessivamente coinvolti; vi è stato un calo sia delle aziende che dei lavoratori collocati in cassa integrazione ordinaria; un aumento delle aziende che utilizzano la cassa integrazione in deroga seppur il numero dei lavoratori complessivamente coinvolti è aumentato di poco; è aumentato il numero di aziende e dei lavoratori coinvolti con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria; è aumentato il numero di aziende e dei lavoratori coinvolti dalla mobilità e 4 di queste aziende sono fallite licenziando 217 lavoratori; le aziende coinvolte, nonostante le innumerevoli difficoltà, stanno tentando di mantenere la tenuta occupazionale all'interno delle stesse; vi è un aumento del numero di aziende coinvolte da processi di crisi (15 in più rispetto al secondo semestre 2013) e del numero degli addetti coinvolti (1.356 in più rispetto al secondo semestre 2013);
   sempre per la cassa integrazione, il 26 per cento dei lavoratori è coinvolto con l'utilizzo della Cigo, il 69 per cento dalla Cassa integrazione guadagni straordinaria, Comitati di solidarietà e Cassa integrazione guadagni in deroga e il 5 per cento dalla mobilità; il 92 per cento delle aziende interessate dall'utilizzo degli ammortizzatori sociali risulta essere al di sotto dei 100 dipendenti, sottolineando quanto sopra citato, ovvero che la dimensione media delle aziende metalmeccaniche nel territorio brianzolo sia composto da aziende artigianali; rispetto al secondo semestre 2013, si è rilevata una diminuzione del numero di aziende che utilizza o ha utilizzato la cassa integrazione ordinaria (14 in meno) e dei lavoratori coinvolti (292 in meno); un aumento della cassa integrazione straordinaria (6 aziende in più) e dei lavoratori coinvolti (714 in più); un aumento della cassa integrazione in deroga (13 aziende in più) e dei lavoratori coinvolti (4 in più);
   è aumentato l'utilizzo dei contratti di solidarietà da parte delle aziende (5 in più rispetto al secondo semestre 2013) e dei lavoratori coinvolti (777 in più rispetto al secondo semestre 2013);
   è aumentata la mobilità applicata dalle aziende (8 in più rispetto al precedente semestre) e dei lavoratori coinvolti (111 in più rispetto al precedente semestre);
   è sempre maggiore il numero di aziende non in grado di anticipare l'indennità di CIG e sempre meno le realtà in controtendenza che chiudono i bilanci in positivo e che hanno assunto nuovo personale, mentre sono in aumento il numero delle aziende che dichiarano il fallimento, testimonianza diretta e drammatica dell'evidenziarsi delle difficoltà finanziarie;
   in data 31 luglio 2014, una notizia pubblicata dall'agenzia ANSA dal titolo «Poletti, lieve ripresa sul lavoro», riportava una dichiarazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, dove affermava che, a livello nazionale «l'aumento di 50.000 occupati a giugno è un dato in continuità con quello di maggio, dove si era registrato un analogo incremento, e segnale di una possibile tendenza ad un consolidamento di una leggera ripresa occupazionale». Lo stesso aggiungeva che «i dati di questi ultimi due mesi [...] seguono un inizio d'anno nel quale il calo dell'occupazione si era fermato ed il numero degli occupati era rimasto pressoché stabile»;
   a parere dell'interrogante, la crisi ha prodotto non solo conseguenze di rallentamento dell'attività produttiva ma si è anche sovrapposta alla debolezza strutturale dell'apparato industriale italiano, confermando la mancanza di «un sistema Paese» in grado di dare risposte coese, comprovando l'instabilità politica dello Stato che non ha consentito, almeno sino ad oggi, di dare maggiore attenzione alle tematiche industriali e del lavoro e che ha favorito il rallentamento dei programmi di investimento causato dalle politiche restrittive di accesso al credito praticate dal sistema bancario;
   tutti i numeri drammaticamente sopra riportati, confermano che la crisi iniziata nel 2008, almeno per la zona della Brianza non sia ancora finita ma, al contrario, sia ancora fin troppo evidente –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza i dati sopra indicati;
   in base a quali dati il Ministro interrogato abbia rilasciato le dichiarazioni sopra riportate che risultano essere in netto contrasto con i dati riguardanti il settore metalmeccanico di una delle zone più produttive del nostro Paese, qual’è la Brianza, afflitta da una così profonda crisi;
   se e quali politiche il Ministro interrogato abbia previsto previsto per la ripresa del settore metalmeccanico della Brianza. (5-03456)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03456

  L'onorevole interrogante – con il presente atto parlamentare – richiama l'attenzione del Governo sulla delicata situazione occupazionale, generata dalla crisi economico-finanziaria che l'Europa intera sta affrontando, con specifico riferimento al settore metalmeccanico della provincia di Monza e Brianza.
  Preliminarmente faccio presente che questo Governo, sin dal suo insediamento, ha adottato alcuni importanti interventi che hanno avuto come obiettivo principale il rilancio dell'occupazione ed in particolare di quella giovanile.
  A tale proposito, ricordo che la legge n. 183 del 2014, di recente approvata dal Parlamento – meglio nota come Jobs act –, mira a rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, prevedendo, in coerenza con le indicazioni europee, la promozione del contratto a tempo indeterminato come forma comune di contratto di lavoro.
  Preciso, altresì, che la legge n. 183 del 2014 ha conferito al Governo, tra le altre, la delega ad adottare un decreto legislativo che preveda per le nuove assunzioni il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Tale decreto legislativo, com’è noto, è stato adottato nel recente Consiglio dei Ministri dello scorso 24 dicembre ed è ora all'esame del Parlamento.
  Voglio ricordare che la legge n. 183 del 2014 prevede, inoltre, l'adozione da parte del Governo di un decreto legislativo teso, tra l'altro, a semplificare e modificare la disciplina delle diverse tipologie contrattuali esistenti.
  Evidenzio inoltre, le importantissime misure adottate con la legge di stabilità per il 2015 e mi riferisco in particolare:
   agli incentivi di carattere fiscale, come la deducibilità totale dall'IRAP del costo del lavoro;
   agli sgravi di carattere contributivo per le imprese che stipulano contratti a tempo indeterminato nel 2015 e per quelle che assumono lavoratori in mobilità.

  Una menzione particolare merita, inoltre, il decreto-legge n. 34 del 2014 con il quale il Legislatore ha apportato rilevanti innovazioni alla disciplina del contratto a tempo determinato, eliminando, da un lato, l'obbligo di indicare le ragioni giustificatrici dell'apposizione del termine, e prevedendo, dall'altro, precisi limiti di carattere quantitativo alla stipula di tali contratti.
  Per quanto concerne l'occupazione giovanile, voglio ricordare il piano nazionale Garanzia Giovani importante strumento di occupabilità e di attivazione rivolto ai cosiddetti NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in attività di formazione) di età compresa tra i 15 ed i 29 anni, allo scopo di garantire un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio o altra misura di formazione.
  Di notevole importanza è stato, inoltre, il contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella soluzione di alcune delicatissime vicende occupazionali, tra le quali va ricordata la ThissenKrupp-AST di Terni, che rappresenta ancora una delle più importanti realtà del settore metalmeccanico italiano.
  Voglio sottolineare, inoltre, che i dati sull'occupazione diffusi dall'Istat qualche giorno fa mostrano l'allineamento dell'occupazione con il quadro economico generale del nostro Paese, confermando come l'andamento del mercato del lavoro ne segua le evoluzioni. Continua a destare preoccupazione il dato relativo alla disoccupazione giovanile, anche se il numero assoluto degli occupati nella fascia d'età 15-24 anni rimane stabile rispetto ai mesi precedenti. Inoltre, il tasso di disoccupazione generale viene significativamente influenzato dal costante aumento dei cittadini che si attivano per cercare un lavoro, tanto è vero che il numero degli inattivi a novembre è il più basso degli ultimi due anni.
  La consapevolezza di questa situazione ha motivato le scelte del Governo contenute nella legge di stabilità ed il rapido avvio dei decreti di attuazione della riforma del mercato del lavoro. Solo nei prossimi mesi se ne potranno vedere gli effetti. È infatti ragionevole ipotizzare che la decontribuzione triennale totale prevista per i nuovi assunti a tempo indeterminato nel 2015 e l'attivazione del contratto a tutele crescenti, abbiano influito e possano influire sulle scelte di molte imprese, spingendole a rinviare la decisione di procedere a nuove assunzioni nel momento in cui saranno pienamente operativi questi strumenti che le rendono più convenienti.
  Ad ogni modo, posso assicurare l'attenzione del Ministero che rappresento e del Governo nella sua collegialità nel contribuire a valorizzare ulteriormente il grande valore dell'industria manifatturiera e tra questa sicuramente quella metalmeccanica senza la quale non c’è produzione di valore, posti di lavoro, reddito e sviluppo per l'intero Paese.
  Infine desidero precisare che le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Poletti lo scorso 31 luglio – citate nel presente atto parlamentare – si basano sui dati elaborati e diffusi dall'Istat.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione