ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03392

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 276 del 31/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: SANNA FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014
CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014
MELONI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 31/07/2014
Stato iter:
16/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2014
Resoconto NENCINI RICCARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 16/10/2014
Resoconto SANNA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2014

DISCUSSIONE IL 16/10/2014

SVOLTO IL 16/10/2014

CONCLUSO IL 16/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03392
presentato da
SANNA Francesco
testo di
Giovedì 31 luglio 2014, seduta n. 276

   FRANCESCO SANNA, MURA, CANI, MARROCU, MARCO MELONI, PES, GIOVANNA SANNA e SCANU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in data 18 luglio 2012, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Compagnia italiana di navigazione spa si è stipulata, ai sensi dell'articolo 19-ter del decreto-legge 135 del 2009, convertito con modificazioni dalla legge 166 del 2009, la convenzione che regola l'esercizio di collegamenti marittimi in regime di servizio pubblico sovvenzionato tra la penisola italiana e le isole maggiori e minori;
   ai sensi dell'articolo 9 della richiamata convenzione, la società titolare del servizio pubblico onerato – che nel frattempo ha assunto il nome di Tirrenia Compagnia italiana di navigazione Spa – ha richiesto di ridefinire l'equilibrio economico finanziario tra sovvenzioni e il servizio di trasporto prestato;
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa, il procedimento di revisione dell'equilibrio economico finanziario sarebbe prossimo a concludersi con la sottoscrizione di un nuovo accordo che prevede il ridimensionamento del servizio;
   a precedenti atti di sindacato ispettivo (interrogazioni del giugno 2013 e dell'aprile 2014) volti a conoscere i costi analitici, rotta per rotta, delle percorrenze sovvenzionate, al fine di valutare e indirizzare l'attività del Governo in materia di revisione della convenzione di servizio, non sono state offerte risposte esaurienti –:
   a quali uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze fanno capo i compiti di vigilanza previsti dall'articolo 10 della Convenzione sugli obblighi della società titolare, come sia stata disimpegnata tale attività, quale somma sia stata impiegata per sostenerne i costi e se sia stata trattenuta dalla sovvenzione statale entro il limite del due per cento previsto dalla convenzione;
   se nei due anni di esercizio delle attività sovvenzionate siano state irrogate sanzioni da parte della amministrazione vigilante a fronte di accertate violazioni degli obblighi di convenzione;
   se siano noti i risultati del bilancio 2013 della Società e se risulti, come da notizie di stampa, che esso presenti utili;
   se e in che misura i costi generali di esercizio della società, compresi quelli sostenuti per attività non strettamente attinenti il trasporto marittimo, vengano ribaltati sulla contabilità analitica delle rotte sovvenzionate;
   a quanto ammontino nel loro complesso i costi di funzionamento del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società Tirrenia e la remunerazione dei membri di entrambi i collegi;
   a quanto ammontino i costi sostenuti per consulenze legali;
   se sussistano e a quanto ammontino eventuali costi sostenuti dalla società per remunerare prestazioni rese a favore di Tirrenia, a qualsiasi titolo, da parte di suoi azionisti;
   quando sia stata presentata l'istanza di Tirrenia spa volta ad ottenere il riequilibrio economico e finanziario della convenzione e su quali assunzioni si sia basata;
   se tra le assunzioni su cui si basa la richiesta di riequilibrio vi siano fattori economici, tecnologici, organizzativi – compresi gli oneri per sedi e personale – su cui si siano registrate nel biennio trascorso iniziative della società volte a mitigarne l'impatto sui costi delle rotte in convenzione;
   quale incidenza abbiano, sul totale delle miglia marine percorse dalla flotta Tirrenia – Compagnia Italiana di Navigazione, le percorrenze che si registrano sulle rotte da e per la Sardegna nell'ultimo anno;
   quale incidenza abbiano nell'ultimo anno, sul totale della forza lavoro Tirrenia – Compagnia Italiana di Navigazione – i dipendenti della società residenti in Sardegna;
   quale sia il contenuto analitico delle richieste della società ai sensi dell'articolo 9 della convenzione volte al riequilibrio economico-finanziario;
   quale sia il contenuto analitico della ipotesi di ridimensionamento della prestazione sovvenzionata di servizio pubblico su cui concorderebbero il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero dell'economia e delle finanze;
   quale sia il contenuto analitico di eventuali controproposte elaborate dai Ministeri vigilanti o qualora nota dalla regione Sardegna nel corso del procedimento di verifica per rendere meno impattante il riequilibrio economico finanziario sui servizi di trasporto;
   quale sia la previsione degli effetti prodotti dal prospettato ridimensionamento dei servizi sui flussi commerciali, assetti portuali, circolazione di persone e merci sulle infrastrutture di trasporto delle regioni interessate. (5-03392)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-03392

  In risposta ai quesiti posti dagli onorevoli interroganti circa la Convenzione MIT – CIN (Compagnia Italiana di Navigazione SpA), sono state acquisite precise informazioni presso i competenti uffici del MIT e del MEF.
  In merito all'attività di vigilanza, di cui all'articolo 10 della Convenzione Rep. 54/2012, sono competenti: per il MIT, la Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali e per il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne e, per il MEF, il Dipartimento del tesoro e il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
  Da parte del MIT, l'attività di vigilanza è stata disimpegnata sia tramite ispezioni svolte presso la sede societaria sia con riunioni del tavolo tecnico istituito presso gli Uffici di Gabinetto, cui hanno partecipato anche rappresentanti del MEF e delle Regioni Sardegna e Sicilia. La somma impiegata per l'espletamento di tale attività si è attestata entro il limite di 70.000 euro, in ragione d'anno, corrispondente al 50 per cento circa dell'importo del due per mille del corrispettivo annuo di sovvenzione, così come previsto dal citato articolo 10.
  Da parte del MEF, l'attività di vigilanza è stata svolta sulla base della documentazione pervenuta, non essendo state effettuate visite in loco; pertanto, non sono stati imputati alla sovvenzione costi di vigilanza.
  Circa le violazioni degli obblighi di Convenzione, con riferimento ai primi due anni di attività sovvenzionata (19 luglio 2012 – 18 luglio 2014) sono state irrogate penalità sia per violazioni riferite a ritardi od omissioni nell'effettuazione dell'attività nautica, sia per violazioni dei parametri di efficienza e qualità del servizio per l'utenza.
  Le penali irrogate ammontano complessivamente a circa euro 1.340.000. In sintesi, le penalità irrogate, ripartite per periodo di contestazione, sono le seguenti:
   anno 2012: dal 19 luglio al 31 dicembre, euro 1.045.000;
   anno 2013: 1o semestre, euro 265.000; 2o semestre, euro 0/00;
   anno 2014: 1o semestre euro 30.000.

  Occorre evidenziare che le sanzioni irrogate hanno registrato un andamento sensibilmente decrescente nel tempo, grazie alla descritta attività di vigilanza e all'entrata a pieno regime dell'attività del gestore dei servizi.
  Il bilancio di esercizio della società, al 31 dicembre 2013, chiude con un utile di 1,4 milioni di euro; si tratta del risultato complessivo e non solo quello dell'attività sovvenzionata.
  Con riferimento, invece, alla sola attività sovvenzionata, il risultato gestionale, inclusivo sia della remunerazione del capitale investito spettante in base alla Convenzione che della sovvenzione di esercizio, presenta uno sbilancio negativo di circa 25 milioni di euro.
  In merito poi ai costi generali, evidenzio che, ai sensi dell'articolo 5, lettera f) della Convenzione, la Società deve trasmettere ai ministeri vigilanti, con cadenza annuale, il bilancio di esercizio approvato e, entro i successivi 60 giorni, le risultanze della contabilità analitica certificate da società di revisione contabile. È pertanto cura di tale società controllare la veridicità del bilancio e le risultanze contabili.
  MIT e MEF, sulla base delle risultanze della revisione, e senza entrare nel merito dei controlli effettuati dalla società di revisione, qualora emergesse una sovracompensazione della sovvenzione, possono, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, richiedere la verifica delle condizioni di equilibrio economico-finanziario. Pertanto, la correttezza del quantum di costo ribaltato è implicitamente contenuto nella verifica positiva della società di revisione.
  Circa i costi di funzionamento del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, questi ammontano ad euro 230.000 annui, così come stabilito dall'assemblea degli azionisti. In particolare, per il consiglio di amministrazione (11 membri, fra cui il presidente che ha rinunciato al compenso) e il collegio sindacale (5 membri) la remunerazione annuale è stata stabilita, rispettivamente, in euro 100.000 ed euro 130.000.
  Negli anni 2012-2013 CIN ha poi sostenuto circa euro 2,5 milioni di spese legali, di cui circa euro 1,8 milioni relativi alle spese sostenute per l'acquisizione del ramo d'azienda, il restante importo di 0,7 milioni riguarda le ordinarie spese legali necessarie per il contenzioso esistente, assistenza Antitrust e aiuti di Stato, assistenza di diritto del lavoro e della navigazione, recupero dei crediti. In particolare, nel 2012, sono state sostenute spese legali per euro 2 milioni (di cui euro 1,8 milioni sono stati capitalizzati, in quanto relativi a spese sostenute per l'acquisizione del ramo d'azienda) e nel 2013 per 0,5 milioni di euro.
  Inoltre, nel corso dell'esercizio 2013, la Società ha sostenuto costi per prestazioni fatturate dai seguenti azionisti:
   Moby SpA, euro 1.089.000 per servizi portuali;
   L19 SpA, euro 750.000 per consulenza e assistenza nella gestione economico-finanziaria del ramo di azienda di cabotaggio marittimo e nella sua pianificazione strategica.

  Come previsto dall'articolo 9 della Convenzione, la CIN, in data 7 novembre 2013, ha presentato richiesta formale di revisione dell'equilibrio economico-finanziario, sulla base del sostanziale scostamento in diminuzione tra i ricavi previsti in Convenzione e quelli ottenuti durante il primo anno di esercizio convenzionale.
  I dati presentati dalla società, con riferimento al primo anno di attività e a quelli riferiti ai rimanenti anni del primo periodo regolatorio (di durata triennale), hanno confermato la sussistenza di uno squilibrio economico-finanziario.
  Tali dati sono riportati in un prospetto, che deposito agli atti per successiva consultazione (Allegato 1 – Tabella 1), dall'esame del quale emerge uno sbilancio negativo, non coperto da sovvenzione, in tutti gli esercizi per un importo complessivo di 75,1 milioni di euro e per un valore medio annuale di 25 milioni di euro.
  Tale conclusione, d'altronde, risulta anche confermata dal confronto tra i parametri di cui all'allegato B della Convenzione e le risultanze del primo periodo regolatorio (Allegato 1 – Tabella 2).
  Effettuando, infatti, la comparazione dei dati medi annuali (ma lo stesso risultato si raggiunge anche mediante la comparazione dei dati totali del triennio) risulta che il trasportato e i ricavi mostrano singolarmente e cumulativamente variazioni in riduzione rispetto ai parametri di Convenzione di gran lunga superiori al 3 per cento, limite oltre il quale è prevista la possibilità di richiedere l'applicazione della clausola di salvaguardia.
  Infatti, a livello complessivo i ricavi sono inferiori ai parametri di riferimento di circa il 32 per cento. La riduzione dei ricavi incide in modo determinante sullo squilibrio economico-finanziario e comporta, già di per sé, la sussistenza dei presupposti della clausola di salvaguardia.
  Quanto, poi, alla componente costi, occorre tener presente che, sebbene «i costi ammessi al netto carburante» siano in riduzione del 31,3 per cento rispetto ai parametri, il dato sintetico complessivo ottenuto della differenza tra sbilancio costi e ricavi totali, inclusi i combustibili, evidenzia uno squilibrio che cresce del 15,1 per cento; anche in questo caso percentuale ben oltre la soglia di attivazione della clausola di salvaguardia.
  Il Tavolo tecnico istituito presso il MIT, preso atto di tutta la documentazione prodotta dalla Società, ha convenuto circa la sussistenza del predetto squilibrio.
  Nei conteggi sono stati tenuti presenti le efficienze e i risparmi realizzati a livello di costi. Infatti, come già evidenziato, i costi gestionali risultano inferiori ai parametri convenzionali (-31,3 per cento). Nel breve periodo di attività della CIN, sono stati rinegoziati al ribasso i contratti trasferiti con il Ramo Cabotaggio Tirrenia e sono stati effettuati investimenti per migliorare l'efficienza delle navi e i servizi di bordo, oltreché potenziare le vendite via web, in modo da ridurre le spese di acquisizione del traffico sostenute con i canali di vendita tradizionali.
  Prendendo a riferimento l'esercizio 2013, le miglia percorse dalla flotta CIN ammontano complessivamente a 1.111.123, di cui 780.536 su linee da e per la Sardegna, con un'incidenza del 70,25 per cento.
  Con riferimento, poi, all'incidenza dei dipendenti residenti in Sardegna sul totale della forza lavoro, informo che i dati più recenti disponibili si riferiscono al mese di luglio 2014, come da Allegato 2 (che deposito agli atti).
  Inoltre, nel corso del mese di agosto sono state effettuaste ulteriori 31 chiamate all'imbarco dal turno generale della Capitaneria di Porto di Cagliari.
  In ordine ai restanti quesiti, faccio presente che le misure proposte per ripristinare l'equilibrio economico-finanziario sui collegamenti oggetto della Convenzione sono state verificate da parte del citato Tavolo tecnico MIT-MEF-Regione Sardegna-Regione Siciliana. Dal momento della presentazione dell'istanza (7 novembre 2013) e sino alla definizione delle misure compensative adottate, è stata contestualmente svolta un'apposita attività istruttoria presso la sede societaria volta a verificare la sussistenza delle condizioni previste e la fattibilità delle soluzioni da portare al successivo vaglio del suddetto Tavolo.
  Tutte queste attività hanno trovato compimento nell'Atto bilaterale del 7 agosto 2014, approvato con decreto interministeriale n. 361 del 4 settembre 2014, in ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 6, comma 19, del decreto-legge n. 95 del 2012.
  Al riguardo, evidenzio che in base alla Convenzione, qualora le misure proposte dalla società per ripristinare l'equilibrio economico-finanziario non fossero state ritenute applicabili, si sarebbe resa necessaria la rimodulazione dei livelli tariffari di passeggeri e merci, aumento difficilmente assorbibile dal mercato considerata l'attuale fase di stagnazione.
  In particolare, circa l'impatto sui servizi di trasporto delle misure adottate, evidenzio che:
   per le linee che subiranno una riduzione di attività saranno preservate le corse nei periodi di maggior traffico. Ad esempio, la linea Civitavecchia-Cagliari-Arbatax ridurrà la frequenza da giornaliera a trisettimanale nel solo periodo invernale, preservando comunque la frequenza giornaliera durante le festività natalizie, pasquali e nel periodo estivo, assicurando in ogni caso due scali settimanali ad Arbatax; verrà preservata, inoltre, la tratta Olbia-Arbatax e viceversa nell'alta stagione estiva; sempre in alta stagione estiva verranno rimpiazzati i viaggi in meno sulla Cagliari-Trapani con quelli in più sul limitrofo collegamento Cagliari-Palermo;
   al fine di evitare la sola riduzione dei servizi offerti, sono stati considerati anche i risparmi derivanti da una razionalizzazione della regolamentazione convenzionale: per esempio i risparmi derivanti da un anticipato pagamento di metà del primo acconto di sovvenzione; ed ancora, un più flessibile impiego della flotta e della nave di riserva; la sospensione delle linee merci nei periodi festivi quando non c’è traffico; l'accorpamento dei collegamenti sulla tratta Napoli-Cagliari da svolgere con una stessa unità navale avente capacità sufficiente per soddisfare la domanda degli autotrasportatori e dei passeggeri; la razionalizzazione del servizio sulla Ravenna-Catania, con sostituzione delle navi e possibilità di effettuare uno scalo intermedio a Brindisi.

  Gli impatti sul traffico sono stati stimati bassi o nulli. Per quanto riguarda il settore passeggeri, la rete dei servizi è sostanzialmente preservata, senza abolizioni indiscriminate di collegamenti che pregiudichino radicalmente la continuità territoriale, soprattutto in alta stagione e nel periodo di Natale e Pasqua. Per quanto riguarda invece il traffico merci, la razionalizzazione dell'impiego flotta in generale e dei servizi sulla tratta Ravenna-Catania permetteranno di migliorare l'offerta agli autotrasportatori con effetti positivi sul traffico atteso.
  In conclusione, proprio a tutela degli interessi dell'utenza e delle istituzioni pubbliche, locali e nazionali, valga considerare che, in base all'articolo 8 della Convenzione in esame, i parametri e i servizi convenzionali sono soggetti ad un aggiornamento al termine di ciascun periodo regolatorio, la cui scadenza è ora stabilita al 31 dicembre 2015 in luogo del 18 luglio 2015; in tale contesto potranno valutarsi eventuali aggiustamenti, miglioramenti o ripristini di servizio, soprattutto in caso di una ripresa significativa e stabile del traffico.

Allegato 1 alla risposta all'interrogazione n. 5-03392 Francesco Sanna.

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Allegato 2 alla risposta all'interrogazione n. 5-03392 Francesco Sanna.

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Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2009 0135, SOCIETA' DI NAVIGAZIONE TIRRENIA

EUROVOC :

Sardegna

trasporto marittimo

infrastruttura dei trasporti

prestazione di servizi

aiuto finanziario

societa' per azioni

sostegno economico