ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03280

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 269 del 22/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 22/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/07/2014
Stato iter:
23/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/07/2014
Resoconto CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/07/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 23/07/2014
Resoconto CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/07/2014

SVOLTO IL 23/07/2014

CONCLUSO IL 23/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03280
presentato da
CAON Roberto
testo di
Martedì 22 luglio 2014, seduta n. 269

   CAON. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   l'intero settore della produzione risicola è ormai a rischio sopravvivenza. Il comparto è particolarmente danneggiato dalla concorrenza sleale del riso di importazione, che entra in Europa a dazio zero e a prezzi troppo bassi, proveniente dalla Cambogia, Vietnam e Birmania, ma in generale da tutto l'Estremo oriente;
   nei giorni scorsi si sono svolte iniziative di mobilitazione organizzate da due associazioni di categoria a tutela del comparto risicolo, chiedendo di porre l'attenzione sulle conseguenze negative per le imprese, soprattutto del Nord, se dovessero perdurare le importazioni selvagge dai paesi asiatici, che non sono assoggettate ad alcun dazio di ingresso in Europa;
   la Lombardia, il Piemonte e il Veneto producono oltre il 90 per cento del riso nazionale ed il nostro Paese a livello europeo è il primo produttore con 216 mila ettari e oltre 10 mila famiglie impiegate. Le caratteristiche del riso italiano sono qualitativamente superiori ad altre produzioni a livello mondiale. La coltivazione del riso fa parte della nostra storia e del nostro paesaggio, un comparto che caratterizza specifici territori della macroregione agricola settentrionale. Difendere la produzione locale significa non solo tutelare un comparto produttivo di qualità, ma anche salvaguardare il territorio e proteggere il consumatore;
   solo nel primo trimestre del 2014 le importazioni a dazio zero di riso dalla Cambogia qualità indica, hanno registrato un incremento del 360 per cento; la qualità indica occupa il 40 per cento della superficie a riso italiana;
   le speculazioni sull’import del riso asiatico stanno mettendo in ginocchio i nostri produttori che, visti gli scarsi guadagni, stanno riconvertendo le loro produzioni verso altre più redditizie, mettendo a rischio il posto di lavoro per migliaia di addetti;
   nei primo semestre 2014 il sistema di allerta rapido europeo (RASFF) ha effettuato quasi una notifica a settimana per riso e prodotti derivati di provenienza asiatica per la presenza di pesticidi non autorizzati e assenza di certificazioni sanitarie;
   da fonti stampa si apprende la notizia che a partire dai prossimi giorni verrà applicato un dazio sulle importazioni nell'Unione di mais, sorgo e segale dal mercato mondiale. La Commissione europea ha fissato a 5,32 euro la tonnellata l'importo del dazio. Questo a salvaguardia della caduta dei prezzi del granoturco in seguito agli alti livelli di produzione attesi per il secondo anno consecutivo a livello mondiale, in particolare negli USA;
   è necessario tutelare le nostre produzioni agricole, perché non possiamo perdere un comparto, come quello del riso, strategico e di grande valenza culturale. Non si vuole impedire alle economie dell'Asia di affacciarsi nel mercato proponendo prodotti alternativi a prezzi competitivi, ma è necessario che ci sia il rispetto delle regole e l'introduzione di tutele –:
   se non intenda esigere, in sede europea, l'applicazione della clausola di salvaguardia prevista dal Sistema di preferenze generalizzate a tutela del mercato italiano del riso o l'introduzione di un dazio anche per il riso – come per la segale, sorgo e mais – al fine di evitare che i produttori di riso vengano sopraffatti dalle importazioni a dazio zero provenienti particolarmente dalla Cambogia e Birmania. (5-03280)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03280

  In ordine alla problematica rappresentata nell'interrogazione, concernente la produzione del riso, riferisco che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, già a partire dall'agosto 2013, ha rappresentato in sede di Comitato di gestione cereali, le difficoltà di mercato che si delineavano a causa dell'incremento registrato nell'ultimo periodo di importazione di riso lavorato dai Paesi meno avanzati (PMA) ed in particolare dalla Cambogia.
  A tutt'oggi, si conferma il trend evolutivo delle importazioni evidenziato dall'interrogante ed anche recentemente rappresentato dalla delegazione italiana nelle competenti sedi dell'Unione europea ed ai vari livelli istituzionali.
  Purtroppo, si sta attuando l'azione temuta dai produttori di riso, circa la possibilità di essere penalizzati dalle importazioni a dazio zero, provenienti dalla Cambogia e Birmania.
  Evidenzio che, al fine di trovare ogni confacente soluzione alla problematica su esposta, abbiamo lavorato di concerto con il Ministero dello sviluppo economico e la filiera circa l'elaborazione di un documento tecnico che dimostri il peggioramento costante dello stato «commerciale» della produzione risicola nazionale.
  Ciò premesso, evidenzio che il dossier «richiesta della clausola di salvaguardia» per le importazioni di riso dalla Cambogia è stato inoltrato, per il tramite della Rappresentanza italiana presso l'Unione europea, alla Commissione europea – DG TRADE.
  Le procedure europee prevedono, nella fattispecie, che la Commissione, nei successivi trenta giorni, provvederà ad attivare l'indagine conoscitiva.
  Inoltre, abbiamo chiesto la massima attenzione e un mirato supporto soprattutto alla filiera del riso, sostenendo l'iniziativa anche attraverso il coinvolgimento delle rispettive federazioni europee di settore.
  Preciso, altresì che, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, fermo restando l'impegno a portare avanti tutte le azioni previste dalla regolamentazione europea per sostenere la produzione italiana del riso, ritiene opportuno coinvolgere anche gli altri Stati membri produttori interessati, quali la Grecia e la Spagna, sollecitandoli a presentare un dossier simile a quello italiano.
  Sottolineo e concludo, che stante il perdurare della situazione, l'attività del Ministero sarà concretamente concentrata a seguire le ripercussioni che potrebbero derivare dalla diminuzione delle superfici e dalla riduzione dei prezzi per le aziende risicole.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

restrizione agli scambi

riduzione tariffaria

cerealicoltura

importazione

prodotto agricolo

produzione nazionale

dazi doganali