ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03147

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 256 del 03/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 03/07/2014
Stato iter:
31/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2014
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 31/07/2014
Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/07/2014

DISCUSSIONE IL 31/07/2014

SVOLTO IL 31/07/2014

CONCLUSO IL 31/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03147
presentato da
PALMIERI Antonio
testo di
Giovedì 3 luglio 2014, seduta n. 256

   PALMIERI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 7 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, stabilisce che al fine di agevolare il rilancio del sistema musicale italiano ed in particolare dei giovani artisti e compositori emergenti, è stato riconosciuto un credito di imposta per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016;
   le modalità applicative della suddetta disposizione, condivisa all'unanimità dal Parlamento, avrebbero dovuto essere adottate con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro dello sviluppo economico entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge n. 112 del 2013;
   allo stato attuale risulta che il provvedimento sia pronto ma ancora in attesa di essere emanato. Questo ritardo rischia di provocare un serio danno per tutto il sistema musicale e in particolare per i giovani artisti che avrebbero già potuto usufruire del credito di imposta per l'anno in corso. Si tratta di risorse particolarmente importanti, evidentemente molto attese dal settore e che risulterebbero fondamentali per sostenere il lancio delle opere prime e seconde degli artisti al fine di valorizzare in primo luogo le specificità italiane –:
   quale iniziativa intenda assumere il Ministro per sbloccare la situazione e provvedere alla emanazione del provvedimento attuativo, al fine di riconoscere l'agevolazione prevista per legge a favore degli artisti e dei giovani talenti. (5-03147)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-03147

  Oggetto: Decreto-legge Valore Cultura – Articolo 7 – Misure urgenti per la promozione della musica di giovani artisti e compositori emergenti, nonché degli eventi di spettacolo dal vivo di portata minore.
  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'onorevole Palmieri chiede quali iniziative questo Ministero intenda assumere per provvedere all'emanazione del provvedimento attuativo della norma che consente agli artisti e ai giovani talenti di beneficiare dell'agevolazione fiscale dalla stessa prevista.
  Come è noto – e puntualmente richiamato dallo stesso Onorevole interrogante – l'articolo 7, comma 6, del decreto-legge 91 del 2013 (decreto Bray o «valore cultura»), che ha dato vita al cosiddetto tax credit musica, ha previsto per la propria attuazione l'emanazione di un decreto di questo Ministero, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e sentito il Ministero dello sviluppo economico, che avrebbe dovuto avvenire entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge citato. Il tax credit musica prevede, per gli anni 2014, 2015 e 2016, la concessione di crediti d'imposta alle imprese di produzione musicale per le opere prime e seconde di giovani compositori, con un plafond di 4,5 milioni di euro annui.
  Gli uffici di questo Ministero hanno tempestivamente provveduto, subito dopo l'emanazione della legge di conversione del decreto n. 91 del 2013, a predisporre lo schema di decreto attuativo, sentendo anche le associazioni di categoria (produttori musicali) e la SIAE, e lo hanno in prima istanza inviato nel dicembre del 2013 al Ministero dell'economia e delle finanze per il concerto e al Ministero dello sviluppo economico per il parere, secondo quanto disposto dal predetto articolo 7, comma 6.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha dato il proprio nulla osta il 15 gennaio 2014.
  Il Ministero dell'economia ha, a sua volta, fornito un primo riscontro il 18 aprile 2014, chiedendo a questo Ministero di effettuare una serie di modifiche al testo del decreto, e riservandosi una serie di ulteriori valutazioni più generali. Nella nota, il MEF si è dichiarato inoltre disponibile a un confronto tecnico per «chiudere» al più presto il provvedimento.
  Con nota del maggio successivo questo Ministero ha allora inviato all'Amministrazione finanziaria una nuova bozza di decreto recante integrale accoglimento delle richieste specificate da quest'ultima e chiedendo anche che venisse convocato al più presto l'incontro per dare il via libera definitivo al decreto.
  A questa nota il MEF forniva riscontro il 16 luglio, con richieste di ulteriori modifiche del testo e rinnovando la disponibilità ad un incontro tecnico «finale».
  A seguito di tale ultima comunicazione è iniziata immediatamente l'attività istruttoria da parte dell'Ufficio legislativo di questo Ministero per giungere al più presto alla desiderata emanazione del decreto, attività sulla quale sarà mia cura riferire alla Commissione.
  Vorrei concludere sottolineando l'estrema attenzione con la quale questo Ministero ha sempre seguito la questione del tax credit musica, e riferendo alcuni fatti importanti che integrano quanto sopra esposto e potrebbero non essere a conoscenza dell'Onorevole interrogante.
  Nella legge di stabilità 2014 (articolo 1, comma 577, legge n. 147 del 2013) era previsto che, mediante un apposito DPCM (da adottare entro il 31 gennaio 2014) su proposta del Ministero dell'economia e delle finanze, anche la misura agevolativa del tax credit musica potesse, tra una serie di crediti d'imposta, essere fatta oggetto (nonostante le sue piccole dimensioni e – fatto ancor più rilevante – malgrado non fosse neppure «venuta alla luce») di un taglio di tipo lineare nella misura massima del 15 per cento. L'allora Ministro Bray, con lettera del 23 gennaio 2014, chiese, quindi, fermamente all'allora Ministro Saccomanni l'esclusione del tax credit musica dall'elenco dei crediti d'imposta tagliati. L'iniziativa del Ministero ebbe successo, in quanto il DPCM 20 febbraio 2014, di attuazione del citato articolo 1, comma 577, della legge n. 147 del 2013 ha confermato – con riferimento al tax credit musica il tiraggio in 4,5 mln euro annui del credito d'imposta per i musicisti.
  Ancora: nell'ambito dell’iter di conversione del recentissimo decreto legge «art bonus» (il n. 83 del 2014), è stato introdotto per via emendativa il comma 1-bis nell'articolo 6, con il quale viene stabilito che le somme stanziate per il tax credit musica non impegnate per l'anno 2014 potranno essere utilizzate entro il 31 dicembre 2015.
  La disposizione, ne converrà l'Onorevole interrogante, è molto importante perché, in attesa dell'adozione del decreto attuativo, che comunque si può ritenere ormai imminente, ha lo scopo, comunque e in ogni caso, di «mettere al sicuro» lo specifico stanziamento per l'anno in corso, teoricamente a rischio per l'eventuale prolungarsi del percorso di emanazione.

Classificazione EUROVOC:
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