ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03140

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 255 del 02/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 02/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LACQUANITI LUIGI MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 02/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/07/2014
Stato iter:
03/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/07/2014
Resoconto LACQUANITI LUIGI MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/07/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 03/07/2014
Resoconto LACQUANITI LUIGI MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/07/2014

SVOLTO IL 03/07/2014

CONCLUSO IL 03/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03140
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Mercoledì 2 luglio 2014, seduta n. 255

   PASTORELLI e LACQUANITI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 27 aprile, il termovalorizzatore di Brescia, il più grande d'Europa, ha diffuso una nube nera, propagatasi successivamente nello spazio aereo sovrastante l'inceneritore;
   il timore della cittadinanza si fonda sul possibile picco di diossine e Pcb (sostanze cancerogene), dovuto all'abbassamento delle temperature di combustione;
   l'azienda che gestisce l'impianto (A2A) si è preoccupata di informare l'autorità dell'incidente solo la sera successiva al prodursi del fenomeno;
   nonostante l'azienda abbia cercato di rassicurare la cittadinanza precisando che tutti i valori si sono mantenuti costantemente e abbondantemente sotto i limiti autorizzati, l'ARPA, Agenzia regionale per l'ambiente, ha rilevato «interruzioni durante il campionamento» nei minuti in cui era in corso l'incidente, rendendo quindi impossibile acquisire e visionare i dati sulle diossine esalate;
   i tecnici dell'ARPA hanno dovuto tentare di ricostruire le emissioni sulla base di alcune stime, a causa delle suddette interruzioni per la linea 1 dalle ore 10.46 alle 12.01, per la linea 2 dalle 10.35 alle 10.51, per la linea 3 le informazioni sono mancanti;
   si fa presente che non si tratta del primo incidente di questo tipo. L'8 agosto 2012 una nube nera aveva ricoperto la città e la magistratura aveva aperto un'inchiesta. Anche in quel caso gli esperti dell'ARPA avevano lamentato l'impossibilità di eseguire correttamente l'attività di controllo sulle emissioni dell'impianto –:
   se il Ministro interrogato non intenda procedere a controlli urgenti e immediati per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente per tutelare la sicurezza e la salute della cittadinanza di Brescia. (5-03140)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03140

  In merito all'incidente del 27 aprile 2014 occorso presso il termovalorizzatore di Brescia, oggetto dell'interrogazione a risposta immediata presentata dagli onorevoli Lacquaniti e Pastorelli, nel premettere che nulla risulta agli atti di questo Ministero, sulla scorta di quanto comunicato dalla Prefettura di Brescia, a sua volta informata dall'Arpa competente, si rappresenta quanto segue.
  Nel caso in questione, i sistemi di monitoraggio delle emissioni, previsti dalla normativa nazionale, che consentono di valutare la corretta gestione di un impianto (parametri funzionali quali portata, fumi, ossigeno, ecc.) ed il rispetto dei valori di emissione dei parametri di efficienza della combustione, non hanno fatto riscontrare superamenti dei valori limite alle emissioni.
  La Regione Lombardia ha fissato degli standard di controllo impiantistici più restrittivi rispetto a quanto richiesto dalla normativa nazionale, prevedendo il monitoraggio di lungo periodo delle policloro_di_benzodiossine/furani (PCDD/F) che invece la normativa nazionale chiede di misurare con frequenza quadrimestrale, per un periodo di 8 (otto) ore.
  Il termovalorizzatore di Brescia, come previsto dalla normativa regionale, è dotato di un sistema di campionamento continuo dei policloro_di_benzodiossine/furani (PCDD/F) che risponde alle prescrizioni tecniche stabilite. La Delibera di Giunta Regionale suindicata non prevede il campionamento di tutti gli stati di funzionamento, pertanto l'ARPA ha richiesto all'Autorità competente l'estensione del funzionamento di tali sistemi di misurazione a campione a tutte le fasi (funzionamento normale o anomalo, di avvio e di spegnimento), al fine di consentire la quantificazione del reale impatto emissivo anche in casi come quello accaduto.
  L'approfondimento che l'ARPA ha effettuato ha così consentito di individuare il mancato rispetto delle procedure di controllo del sistema di campionamento dei PCDD/F che, per un mese, non ha registrato il flusso emissivo, con l'esclusiva possibilità, per l'ARPA, di stimare l'emissione mensile in relazione ai parametri stabiliti.
  La stessa Agenzia, a seguito dell'episodio richiamato, ha avviato ulteriori accertamenti volti a verificare la sussistenza, nell'occasione, di eventuali ipotesi di reato da segnalare all'Autorità Giudiziaria competente.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BRESCIA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

eliminazione dei rifiuti

controllo dell'inquinamento

sostanza tossica

sostanza pericolosa

circolazione aerea