ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03120

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
02/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 02/07/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 02/07/2014
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/07/2014

SVOLTO IL 02/07/2014

CONCLUSO IL 02/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03120
presentato da
CAUSI Marco
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   CAUSI, BARGERO e FIORIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, e il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, hanno disposto successivi aumenti delle aliquote di accisa relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e all'alcole etilico;
   l'articolo 15, comma 1, lettere e-bis) ed e-ter) del citato decreto-legge n. 91 del 2013, con finalità di copertura di disposizioni introdotte in sede parlamentare nello stesso provvedimento, ha stabilito un ulteriore incremento delle aliquote di accisa sui prodotti alcolici;
   l'articolo 7 del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 2014, n. 5, chiarisce che questi incrementi si aggiungono alle aliquote di accisa rideterminate dal citato decreto-legge n. 104 del 2013: di conseguenza, con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane del 23 dicembre 2013 sono stati dunque disposti gli ulteriori aumenti previsti;
   a decorrere dal 1° marzo 2014 gli incrementi sono stati i seguenti: prodotti alcolici intermedi: euro 80,71 per ettolitro; alcole etilico: euro 942,49 per ettolitro anidro; a decorrere dal 1° gennaio 2015 gli incrementi saranno i seguenti: prodotti alcolici intermedi: euro 88,67 per ettolitro; alcole etilico: euro 1.035,52 per ettolitro anidro; birra: euro 3,04 per ettolitro e per grado-Plato;
   per effetto dell'articolo 12, comma 7-ter, del decreto-legge n. 145 del 2013 e del provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli del 25 febbraio 2014 è stato eliminato l'incremento dell'accisa sulla birra che, fino al 1° gennaio 2015, ammonterà dunque a 2,70 euro (anziché a 2,77 euro per ettolitro e per grado-Plato);
   il citato innalzamento delle accise sui prodotti alcolici in vigore dal 1o ottobre dello scorso, il ritocco successivo dal primo gennaio 2014, ed il previsto aumento a decorrere dal 1o gennaio del 2015 porterà l'accisa ad un aumento complessivo di circa il 27,4 per cento;
   secondo le stime delle associazioni di categoria i consumi, a fronte dei forti aumenti di prezzo, rischierebbero di diminuire più che proporzionalmente, in base all'ipotesi di un'elasticità della domanda rispetto al prezzo di tali prodotti superiore ad uno, con una conseguente ricaduta negativa in termini di gettito erariale ed in termini di impatto occupazionale nella filiera;
   il settore dei prodotti alcolici occupa in Italia circa 100.000 addetti, generando un valore aggiunto pari a circa 5 miliardi di euro e un gettito erariale pari a circa 3,5 miliardi di euro annui;
   l'aumento delle accise andrebbe a colpire in particolare molte aziende di piccole e medie dimensioni italiane che costituiscono circa il 76 per cento del mercato degli alcolici;
   i risultati dello studio economico «Il settore della birra. Caratteristiche della domanda e dell'offerta, effetti della tassazione» condotto da REF Ricerche, stimano un minor gettito erariale di 109 milioni di euro al confronto di quanto previsto; a fronte dei 177 milioni di euro previsti, gli analisti di REF stimano ne siano incassati solo 116 milioni di euro; la stessa analisi ritiene di stimare in 48 milioni di euro l'ulteriore effetto negativo in termini d'introito fiscale dovuto al calo del PIL causato dalla flessione dei consumi; il gettito stimato dal centro di ricerca sarebbe pertanto di 68 milioni di euro effettivi, pari al 62 per cento in meno di quanto preventivato, in base a questa valutazione –:
   quale sia il gettito effettivo che si è prodotto a partire dal mese di ottobre del 2013 al fine di valutare se le stime proposte dalle associazioni di categorie possano essere confermate dall'andamento effettivo e, in tale ipotesi, se non ritenga opportuno evitare l'ulteriore aumento delle accise sugli alcolici previsto a decorrere dal 1° gennaio 2015. (5-03120)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03120

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante evidenzia come nel settore della birra, dei prodotti alcolici intermedi e dell'alcol etilico sono stati previsti ripetuti aumenti delle aliquote d'accisa.
  In particolare, con successivi provvedimenti a partire dal decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112 è stato disposto un progressivo incremento delle aliquote d'accisa, che, a far data 1o gennaio 2015 è valutato nella misura del 27,4 per cento circa.
  Tali aumenti rispondenti all'esigenze di predisporre un'adeguata copertura finanziaria a provvedimenti recanti oneri a carico del bilancio dello Stato, sono destinati a incidere negativamente sulla domanda nel mercato degli alcolici, con ricadute negative in termini di impatto occupazionale in una filiera caratterizzata in Italia dalla presenza di molte aziende di piccole e medie dimensioni.
  Inoltre, l'aumento dei prezzi dei beni in argomento, dovuto all'inasprimento della tassazione, contraendo la domanda, è suscettibile di determinare una sensibile riduzione anche del gettito erariale legato all'imposta sui consumi dei prodotti alcolici, che un recente studio economico ha quantificato in 109 milioni di euro.
  Alla luce di quanto suesposto, gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere il gettito effettivo derivante delle accise sui prodotti alcolici che si è registrato a partire dal mese di ottobre 2013, anche al fine di valutare l'opportunità di evitare l'entrata in vigore, a partire dal 1o gennaio 2015, del prossimo aumento dell'aliquota di accisa sui prodotti alcolici.
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente giova ripercorrere i recenti interventi normativi che hanno previsto il progressivo aumento dell'aliquota di accisa sui prodotti alcolici.
  L'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, ha stabilito, un lieve incremento delle aliquote di accisa su alcole etilico, prodotti intermedi e birra a decorrere rispettivamente dal 1o gennaio 2014 e, successivamente, dal 1o gennaio 2015.
  Durante i lavori di conversione del menzionato decreto-legge n. 91, è stato emanato il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, poi convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, che, all'articolo 25 ha previsto nuove e più elevate aliquote di accisa su alcole etilico, prodotti intermedi e birra a decorrere rispettivamente dal 10 ottobre 2013, dal 1o gennaio 2014 e dal 1o gennaio 2015.
  Nel corso della conversione del menzionato decreto-legge n. 104 del 2013, sono state introdotte nell'articolo 15, comma 2, del decreto-legge n. 91 dalla relativa legge di conversione n. 112, le lettere e-bis) ed e-ter), le quali hanno previsto un ulteriore incremento delle aliquote di accisa su alcole etilico, prodotti alcolici intermedi e birra, per reperire 28 milioni di euro per l'anno 2014 e 20 milioni di euro a decorrere dal 2015.
  L'articolo 7 del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 29 gennaio 2014, n. 5, ha successivamente precisato che i menzionati incrementi di accisa dovessero essere fissati con apposita determinazione del Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli da emanarsi entro il 31 dicembre del 2013 e dovessero trovare applicazione avendo a base le aliquote di accisa stabilite, con decorrenza, rispettivamente, 1o gennaio 2014 e 1o gennaio 2015, dal sopra richiamato articolo 25 del decreto-legge n. 104 del 2013.
  In ottemperanza a tale disposizione è stata emanata la determinazione n. 145744 del 23 dicembre 2013, con la quale sono state fissate le aliquote di accisa sulla birra, sui prodotti alcoli intermedi e l'alcole etilico, in vigore rispettivamente dal 1o marzo 2014 e dal 1o gennaio 2015.
  In seguito, tuttavia, l'articolo 12, comma 7-ter, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 ha disposto che con apposito provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli si procedesse alla modifica della soprarichiamata determinazione n. 145744, al fine di eliminare, per l'anno 2014, l'incremento dell'accisa sulla birra, decorrente dal 1o marzo 2014, quantificando le relative minori entrate in 15 milioni di euro per i quali veniva individuata apposita copertura.
  Conseguentemente è stata emanata la determinazione n. 21772 del 25 febbraio 2014.
  In questo quadro normativo, ove lo stesso resti immutato, a decorrere dal 1° gennaio 2015 le aliquote di accisa su birra, prodotti alcoli intermedi e alcole etilico sono effettivamente destinate a subire un ulteriore incremento, in quanto dalla predetta data troveranno applicazione le aliquote fissate dalla menzionata determinazione n. 145744.
  Tuttavia, preso atto di quanto affermato dagli Onorevoli interroganti, che riportano dati di uno studio economico sul settore della birra da cui si registrerebbe un minor gettito erariale rispetto a quello previsto, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli riferisce che nel periodo ottobre 2013-aprile 2014 si sono realizzate maggiori entrate per accisa su alcole e bevande alcoliche pari a 111 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.
  Con particolare riferimento al settore della birra l'incremento del gettito dell'accisa, rispetto al periodo ottobre 2012-maggio 2013 è pari a 44 milioni di euro.
  Il Dipartimento delle finanze sottolinea che il trend di crescita del gettito stimato a tutto maggio del corrente anno (+20 per cento circa) rispetto al corrispondete periodo dell'anno 2013 è tale da garantire il maggior gettito stimato in sede di relazione tecnica ai menzionati provvedimenti che hanno disposto gli aumenti delle aliquote di accisa in questione (decreto-legge n. 31 del 2013 e decreto-legge 104 del 2013).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accisa

analisi economica

domanda e offerta