ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 252 del 25/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/06/2014
Stato iter:
26/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/06/2014
Resoconto CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 26/06/2014
Resoconto CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/06/2014

SVOLTO IL 26/06/2014

CONCLUSO IL 26/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03087
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   CARRESCIA e BORGHI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in forza dell'articolo 18, comma 9, del decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013 (cosiddetto «decreto del fare»), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 144 del 2013, Suppl. Ord. n. 50, convertito con integrazioni con legge n. 98 del 9 agosto 2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 194 del 2013, Suppl. Ord. n. 63 veniva previsto il programma denominato «6000 Campanili», facente capo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e concernente il finanziamento, a comuni (o unioni di comuni) con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, di interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici, ovvero di realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e WI-FI, nonché di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio;
   i criteri per l'accesso all'utilizzo delle risorse degli interventi facenti parti del programma in esame, in ottemperanza al disposto delle sopra citate disposizioni legislative, venivano disciplinati nella Convenzione n. 14010 del 29 agosto 2013, a tal uopo stipulata tra il M.I.T. e l'A.N.C.I;
   all'articolo 5, punto B), della Convenzione sopra detta, in relazione alle tipologie di interventi finanziabili, veniva espressamente previsto che rientrassero in tale novero gli interventi di «Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e WI-FI;
   interventi sulle reti viarie di competenza comunale ivi compresi gli eventuali lavori connessi a sottostanti servizi (fognature, acquedotti, pubblica illuminazione, cablaggio, ecc.)»;
   il comune di Apiro (Me), pacificamente rientrante nel comparto dei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti inoltrava il proprio progetto il quale, superata la scure del click day che pure tante polemiche ha suscitato lungo il territorio nazionale, veniva registrato in base all'orario valido al numero progressivo 170 dell'elenco (il timestamp relativo alla data e ora di invio certificata dall'operatore di posta elettronica risultava essere il 24 ottobre 2013 ore 09.00.05;
   il progetto in questione aveva ad oggetto sia «la manutenzione straordinaria della strada comunale che collega la località di S. Domenico alla Frazione d Frontale» sia il «risanamento ambientale del fosso di S. Domenico»;
   l'amministrazione comunale di Apiro, in specie, aveva predisposto un progetto per la sistemazione della rete viaria comunale, nel cui ambito primaria importanza assumeva la strada comunale che collega la località di S. Domenico alla frazione di Frontale, frazione che costituisce l'agglomerato urbano in cui sono ubicati i serbatoi di accumulo a servizio di gran parte del sistema idrico comunale;
   la strada in questione, a causa dei diffusi ruscellamenti, che si verificano in occasione di piogge abbondanti, connessi ad una non corretta regimazione delle acque meteoriche ed anche alle esondazioni di un fosso che corre parallelo alle stessa, presenta in corrispondenza della sede viaria e delle cunette laterali notevoli disconnessioni e solchi profondi;
   la difficoltà di percorrenza è accentuata anche dalla pendenza del tratto intermedio di quello terminale verso la località di San Domenico;
   per effetto di quanto sopra, la circolazione su detta strada si evince assai difficoltosa, per non dire ardua, e ciò anche per i mezzi che devono accedere all'area serbatoi e per quelli di soccorso, ad esempio in occasione di incendi, già verificatisi negli scorsi anni nell'area boschiva circostante la strada di accesso agli stessi;
   lungo la strada di cui si discute è presente una linea interrata dell'acquedotto comunale, che collega il serbatoio di San Domenico con il serbatoio di accumulo di Frontale: la manutenzione e la definiva sistemazione della strada, nelle sue componenti fondamentali quali il sottofondo e la pavimentazione di base, nonché la realizzazione di alcune reti infrastrutturali sotto il tracciato della strada, sono state individuate come fondamentali per il ripristino della piena funzionalità dell'intera area municipale;
   a tale ultimo riguardo, si prevedeva la realizzazione di:
    una linea elettrica, posta entro idonea tubo-guaina, volta a permettere il controllo remoto dei livelli idrici sia del serbatoio di San Domenico sia dei serbatoi a servizio del sollevamento per Pian dell'Elmo;
    una tubazione in tubo-guaina per ospitare una nuova linea elettrica in cavo interrato da 20.000 Volt in sostituzione di quella esistente in conduttori nudi posizionata su palificazione in cemento;
    una tubazione in PVC DE 315 destinata al collegamento tra l'uscita delle fosse Imhoff poste a valle del serbatoio di San Domenico ed il nuovo depuratore di Frontale;
   il tutto come meglio chiarito, anche sotto il profilo squisitamente tecnico e/o applicativo, nella «Relazione Tecnica Illustrativa», nel «Computo Metrico» e negli «Elaborati Grafici» facenti parte del progetto de quo;
   sul sito web istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in data 8 gennaio 2014 veniva pubblicata la graduatoria relativa ai comuni ammessi a beneficiare dell'attuazione del primo programma «6000 Campanili»;
   il comune di Apiro non risultava più inserito tra i beneficiari delle provvidenze del 6000 Campanili, provvidenze di primaria importanza per la conservazione, la valorizzazione e lo sviluppo del territorio comunale;
   provvedeva il comune di Apiro, pertanto, con nota a mezzo PEC del 13 gennaio 2014 a richiedere alla competente amministrazione centrale le motivazioni della gravata esclusione;
   tale richiesta rimaneva medio tempore inevasa, sicché, con missiva del 27 gennaio 2014, anticipata via PEC ed inoltrata a mezzo racc. a/r, il comune di Apiro reiterava l'avanzata richiesta di conoscere l'impianto motivazionale di cui sopra e, contestualmente, domandava al Ministero la modifica in autotutela dell'oppugnato provvedimento di esclusione, nel senso di includere nella graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento anche quello presentato dall'odierno ricorrente;
   il comune di Apiro riceveva riscontro con la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 972 del 27 gennaio 2014, a firma del direttore generale con la quale veniva comunicata l'esclusione del progetto presentato dal comune di Apiro dalla graduatoria dei progetti finanziabili alla stregua del «6000 Campanili», in quanto «il progetto proposto è risultato non coerente con le tipologie previste»;
   in particolare si deduceva che:
    a) gli interventi programmati dal comune di Apiro avrebbero avuto carattere di infrastrutture lineari non viarie, la cui realizzazione non sarebbe stata coerente «con le tipologie previste dal decreto-legge 69/13, convertito in legge 98/13», ciò in quanto l'articolo 5, punto b), della citata Convenzione MIT-ANCI avrebbe previsto la «realizzazione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di NGN e WI-FI»;
    b) le infrastrutture la cui realizzazione nell'ambito del 6000 Campanili era stata proposta dal comune di Apiro non avrebbero avuto alcun nesso di accessorietà e funzionalità con la viabilità, ma sarebbero solo state fisicamente sovrapposte ad essa;
   anche dalla seconda graduatoria del 6000 Campanili il comune di Apiro si trovava escluso, da presumere in forza delle medesime ragioni già in precedenza esaminate;
   in una situazione pressoché simile veniva a trovarsi anche il comune di Parzanica escluso in quanto, secondo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il tracciato stradale dell'opera per la quale era stato chiesto il finanziamento risultava prima facie non meramente al servizio del centro sportivo e l'entità delle opere stesse non appariva ascrivibile al concetto di «edificio»;
   entrambi i Comuni hanno presentato ricorso la TAR Lazio con richiesta di sospensiva della graduatoria;
   il TAR Lazio con ordinanza depositata il 7 aprile 2014, n. 01637/2014 della III Sezione, ha accolto l'istanza cautelare e sospeso la graduatoria ordinando al MIT di procedere al riesame della domanda di finanziamento del comune di Parzanica; ha invece respinto ritenendo necessario ulteriore documentazione l'istanza del comune di Apiro che farà valere le proprie ragioni in appello al Consiglio di Stato. (La realizzazione di reti fognarie e di cablaggi, siccome proposta dal comune di Apiro nel proprio progetto, addirittura viene espressamente menzionata nel novero di quegli interventi finanziabili);
   al momento pertanto le graduatorie risultano sospese e anche tutti gli altri comuni beneficiari non possono dare corso ai lavori vanificando così la propria programmazione e facendo venir meno anche l'obiettivo della «decreto del fare» di attivare in tempi brevi la cantierabilità di tante opere nei piccoli comuni;
   sulla graduatoria continua a pesare anche il rischio derivante dall'esame di merito da parte degli Organi di Giustizia amministrativa;
   poiché il contenzioso esistente è limitato a citati due casi e che entrambi non comportano impegni finanziari rilevanti nell'interesse generale di tutti gli comuni in graduatoria sarebbe opportuna la definizione delle controversie in via transattiva ammettendo sia il comune di Parzanica sia il comune di Apiro ai benefici utilizzando i ribassi derivanti dai 164 appalti dei comuni ammessi con i due citati decreti ministeriali –:
   se ritenga opportuno definire, prima dell'esame dell'appello al Consiglio di Stato del ricorso del comune di Apiro sull'ordinanza di sospensiva e dell'esame nel merito da parte del TAR Lazio sui ricorsi dei comuni di Parzanica e di Apiro, le controversie con i comuni di Parzanica e di Apiro in via transattiva ammettendoli ai benefici previsti dal programma 6000 campanili, attivando in tal modo, senza ulteriori rischio di successivi provvedimenti dei giudici amministrativi che dovessero essere favorevoli nel merito ai comuni ricorrenti, le risorse delle quali hanno urgente necessità tutti gli altri enti locali beneficiari dei fondi previsti con il decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013 (cosiddetto «decreto del fare») così loro consentendone un immediato utilizzo.
(5-03087)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03087

  Gli Onorevoli Interroganti segnalano la mancata ammissione dei Comuni di Apiro e di Parzanica ai benefici del primo Programma 6000 Campanili previsto dal cosiddetto decreto del fare, i cui criteri per l'accesso all'utilizzo delle risorse sono stati disciplinati da apposita Convenzione stipulata tra il MIT e l'ANCI (decreto MIT del 30 agosto 2013).
  Detta Convenzione individua, all'articolo 5, le tipologie di interventi ammesse, aggiungendo alla formulazione della norma di legge alcune esemplificazioni e, all'articolo 9, la procedura di istruttoria da svolgersi a cura del MIT, tra cui rientra la verifica della «coerenza dei contenuti delle proposte con le tipologie di intervento di cui all'articolo 5».
  Nell'ambito di detto programma, il Comune di Apiro ha presentato istanza di finanziamento allegando la documentazione richiesta.
  A seguito dell'istruttoria condotta dal MIT ai sensi della citata Convenzione, la proposta del Comune di Apiro è risultata non ammissibile perché non rientrante nelle tipologie del bando: dall'analisi degli elaborati presentati si desumeva infatti che la parte fognaria e di impianti vari era preponderante rispetto ai lavori stradali.
  Alla richiesta del Comune di Apiro sulle motivazioni della mancata ammissione, è stato dato riscontro puntuale in data 27 gennaio 2014 successivamente confermate con nota del 12 febbraio 2014.
  Come riportato dagli Onorevoli Interroganti, il Comune di Apiro ha proposto ricorso al TAR Lazio, con istanza di sospensione cautelare, per l'annullamento del decreto ministeriale di approvazione dell'elenco dei comuni ammessi a finanziamento.
  Con ordinanza n. 1823 del 16 aprile 2014, nel rilevare che l'intervento proposto riguarda essenzialmente l'impianto fognario sottostante ad una strada comunale, e non l'infrastruttura stradale nel suo complesso, comprensiva di sede viaria e dei cosiddetti sottoservizi, l'adito Tar respingeva l'istanza cautelare.
  Pertanto, in sede di appello al Consiglio di Stato, l'Amministrazione, consapevole del proprio corretto operato, non potrà che riproporre le motivazioni che hanno comportato la non ammissibilità al finanziamento.
  In merito poi alla situazione del Comune di Parzanica, il TAR Lazio, con Ordinanza n. 1637/14, nell'accogliere l'istanza cautelare, ha disposto il riesame della domanda di finanziamento.
  I competenti uffici del MIT, pur a seguito di uno scrupoloso e attento riesame, hanno ritenuto di dover confermare la valutazione di non ammissibilità considerato che l'intervento non è oggettivamente riconducibile alla tipologia di edificio pubblico previsto dalla lettera «A» della citata Convenzione MIT-ANCI.
  Di tale esito è stata data comunicazione al Comune di Parzanica lo scorso 7 maggio.
  Inoltre, occorre segnalare che avverso la graduatoria sono stati presentati anche altri ricorsi, in numero limitato e del tutto fisiologico rispetto agli oltre 3.000 comuni che hanno presentato domanda di accesso ai finanziamenti.
  Nel descritto quadro fattuale, pur tenendo nella massima considerazione le esigenze manifestate dagli Onorevoli Interroganti, non sembra che sussistano margini effettivi per addivenire all'ipotizzata soluzione transattiva.
  Al riguardo si osserva in primo luogo che i progetti dinanzi richiamati presentano oggettivi margini di difformità rispetto a quanto previsto dal programma e, in secondo luogo che, trattandosi di una procedura selettiva «a risorse date», l'eventuale riammissione dei Comuni ricorrenti rischierebbe di determinare inopportuni effetti di esclusione o di «scavalcamento» in danno di altri candidati effettivamente muniti dei prescritti requisiti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

APIRO,MACERATA - Prov,MARCHE

EUROVOC :

rete viaria

finanziamento comunitario

comune

rete energetica

trasporto stradale

illuminazione