ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 252 del 25/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 25/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/06/2014
Stato iter:
26/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/06/2014
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2014
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 26/06/2014
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/06/2014

SVOLTO IL 26/06/2014

CONCLUSO IL 26/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03085
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   NICCHI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 24 della legge 92 del 2012, cosiddetta legge Fornero, ha introdotto alcune disposizioni volte a sostenere la genitorialità e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
   in particolare si prevede la possibilità, in via sperimentale per gli anni 2013-2015, di concedere alla madre lavoratrice, al termine del periodo di congedo di maternità, per gli undici mesi successivi e in alternativa al congedo parentale, la corresponsione di voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, da richiedere al datore di lavoro;
   in attuazione delle suddette disposizioni è stato emanato il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 22 dicembre 2012, che ha stabilito in 300 euro mensili, per un massimo di sei mesi, il suddetto contributo, e ha stabilito modalità e criteri per poter beneficiare del voucher. Il beneficio è riconosciuto nel limite di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015;
   il sistema di pagamento nel caso di erogazione per il servizio di baby sitting è attraverso dei buoni lavoro rilasciati alla madre da parte dell'Inps. Mentre per il servizio di asilo nido a pagare la struttura sarà direttamente l'Inps dietro esibizione della documentazione attestante la fruizione del servizio;
   finora, purtroppo, si registra uno scarso successo nell'utilizzo di questo contributo. Nel 2013, sono state presentate meno di 4 mila richieste. Non tutte le mamme hanno saputo di questa possibilità anche in conseguenza della praticamente assente informazione sul bonus infanzia. I genitori che del contributo erogato dall'Inps hanno avuto notizia, invece, si sono ritrovati di fronte alla necessità di studiarlo (viste le circolari pubblicate dall'Inps), ma anche di fronte alla necessità di fare calcoli di convenienza economica, visto che è un'erogazione alternativa al congedo parentale;
   coloro che invece hanno deciso che il contributo erogato per il servizio di baby sitting fosse una buona cosa per le esigenze familiari (l'esigenza di tornare al lavoro che supera il ruolo di mamma e l'opzione congedo parentale), che fosse pure conveniente, si sono trovati di fronte ad un sistema di richiesta all'Inps estremamente complicato e farraginoso;
   sulla medesima problematica, la presentatrice del presente atto di sindacato ispettivo è stata già cofirmataria di un precedente atto di sindacato ispettivo a prima firma l'on. Piazzoni (4-01519), che seppur presentato quasi un anno fa, non ha avuto ancora risposta da parte del Governo –:
   quali iniziative si intendano adottare per semplificare le procedure farraginose attualmente previste per poter beneficiare del suddetto di voucher, nonché per avviare una efficace campagna informativa sull'esistenza di questo beneficio, prevedendo la possibilità di poter stanziare per le medesime finalità le risorse finora stanziate ma non utilizzate. (5-03085)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03085

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'onorevole Nicchi concernente l'intervento introdotto in via sperimentale dall'articolo 4 della legge 92 del 2012 per consentire di beneficiare dei voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.
  Preliminarmente faccio presente che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dopo aver valutato gli esiti del monitoraggio effettuato dall'INPS relativamente a tale intervento, ha ritenuto necessario avviare una revisione dei criteri di accesso e delle modalità di utilizzo, dei voucher in parola.
  In particolare sono stati avviati congiuntamente all'INPS i necessari approfondimenti nella prospettiva di giungere ad una revisione del decreto ministeriale del 22 dicembre 2012 – che com’è noto disciplina in maniera dettagliata i predetti criteri – al fine di semplificare la fruizione dei benefici e soprattutto, aumentare la platea dei beneficiari.
  Nello specifico, si sta svalutando l'opportunità di aumentare l'importo del voucher da 300 a 600 euro. Tale aumento sembra, infatti, compatibile con lo stanziamento finanziario disponibile e mira a rendere più conveniente tali voucher rispetto ai congedi parentali.
  Faccio presente, inoltre, che al fine di incrementare il numero delle beneficiarie, è stata avviata un'interlocuzione con il Dipartimento per la funzione pubblica allo scopo di estendere questi benefici anche alle lavoratrici del pubblico impiego. Le verifiche sin ora condotte lasciano prefigurare come realizzabile tale estensione e sono, pertanto, in fase di definizione le modalità d'attuazione di tale intervento.
  Inoltre, allo scopo di semplificare le modalità di fruizione dei benefici in parola si è ritenuto opportuno valutare la possibilità di apportare modifiche al decreto del 22 dicembre 2012 che vadano in tale direzione.
  In particolare si sta valutando la possibilità di prevedere che la domanda possa essere presentata entro il 31 dicembre di ciascun anno e non più, come previsto dal citato decreto, in un circoscritto lasso di tempo stabilito dall'INPS attraverso apposita circolare.
  Si sta valutando, inoltre, l'opportunità di erogare il beneficio in parola secondo l'ordine di presentazione della domanda e nei limiti delle disponibilità finanziaria e di abolire, pertanto, la redazione della graduatoria, compilata sulla base dell'ISEE.
  L'ISEE, pertanto, cessa di essere un criterio di redazione della graduatoria e diviene, una volta individuata una soglia massima, un requisito essenziale per l'attribuzione del beneficio.
  Da ultimo, faccio presente che si sta valutando la possibilità di avviare una capillare campagna informativa che dovrebbe condurre ad una maggiore diffusione di tali misure tra le potenziali beneficiarie. È allo studio, inoltre, la definizione di istruzioni operative più chiare e dettagliate.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2012 0092

EUROVOC :

custodia dei bambini

formalita' amministrativa

congedo parentale