ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03062

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 251 del 24/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/06/2014
Stato iter:
31/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2014
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 31/07/2014
Resoconto SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/06/2014

DISCUSSIONE IL 31/07/2014

SVOLTO IL 31/07/2014

CONCLUSO IL 31/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03062
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Martedì 24 giugno 2014, seduta n. 251

   SORIAL. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   le mamme lavoratrici in Italia hanno a disposizione un contributo statale, erogato tramite l'Inps, da spendere una volta concluso il congedo per maternità, poiché chi rinuncia al congedo parentale (ex facoltativo) e torna al lavoro, può richiedere 300 euro mensili per sei mesi per servizi di asilo nido e baby sitting come previsto dalla legge 92 del 2013;
   questa misura è molto importante come argine al fenomeno dell'abbandono del lavoro da parte di moltissime donne, soprattutto al Sud, che spesso avviene proprio dopo la nascita del primo figlio;
   per il 2013 la misura era stata finanziata con 20 milioni di euro, soldi sufficienti per pagare i voucher a 11 mila donne, ma, secondo fonti di stampa, alla fine sono arrivate meno di 4.000 domande: 3.762 per la precisione, e di conseguenza è stato speso soltanto il 37 per cento dei fondi a causa di scarsa informazione e burocrazia;
   l'anno scorso il tempo per presentare le domande è stato tra il 1o luglio e il 10 luglio 2013, pochi giorni per di più in piena estate, inoltre serviva la dichiarazione ISEE, un asilo accreditato presso l'Inps e una domanda da compilare on line;
   la domanda da compilare on-line si è rivelata il passaggio più complicato: per accedere al sistema in rete era necessario avere un Pin «dispositivo» preventivamente richiesto (e ottenuto) tramite sito dell'INPS, questo perché senza PIN non si poteva accedere all'ultimo step, ovvero il click day che lo scorso anno si è tenuto il 28 luglio 2014;
   il sistema previsto per le richieste mostrava dunque molte difficoltà: Internet non è una modalità di accesso facile per tutti e inoltre gli asili accreditati presso l'Inps dove è possibile spendere i voucher sono una minima parte, ma soprattutto era davvero disagevole il fatto di dover fare richiesta del contributo attraverso il sito dell'Inps e in un giorno ben preciso;
   l'articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012. n. 92 introduce in via sperimentale l'erogazione di questo fondo per il triennio 2013-2015, per cui sono previsti altri 20 milioni stanziati per quest'anno e altrettanti per il 2015;
   è abbastanza chiaro che, se il sistema per fare domanda resta così complicato e disagevole, il rischio di non erogare i fondi disponibili per questo e il prossimo anno è di nuovo molto alto, il tutto, naturalmente, a discapito delle giovani madri –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa e se non intenda assumere con urgenza ogni iniziativa di competenza affinché siano fatte le necessarie verifiche e modifiche al sistema di richiesta del contributo per le neo-mamme già da quest'anno in modo da rendere effettiva, e non soltanto virtuale, questa importante misura a sostegno della maternità e del lavoro delle donne in modo che sempre più mamme siano messe in condizioni di poter conciliare, al meglio, la propria attività lavorativa con la cura della propria famiglia;
   se il Ministro interrogato non consideri altresì importante svolgere un'azione di monitoraggio relativo alle altre forme di sostegno ed erogazione fondi similari al fine di evitare che si creino situazioni del genere e in modo che tali misure siano davvero in grado di promuovere l'interesse pubblico. (5-03062)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03062

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'On. Sorial concernente l'intervento introdotto, in via sperimentale, dall'articolo 4 della legge 92 del 2012 per consentire alla madre lavoratrice di beneficiare dei voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.
  Preliminarmente faccio presente, come il Governo ha già avuto modo di ricordare, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dopo aver valutato gli esiti del monitoraggio effettuato dall'INPS relativamente a tale intervento, ha ritenuto necessario avviare una revisione dei criteri di accesso e delle modalità di utilizzo dei voucher in parola.
  In particolare, anche a seguito della risposta fornita all'interrogazione in Commissione lavoro n. 5-01634 presentata dall'On. D'Incecco, Lenzi, ho ritenuto necessario avviare congiuntamente all'INPS degli approfondimenti nella prospettiva di giungere ad una revisione della disciplina contenuta nel decreto ministeriale del 22 dicembre 2012 – che com’è noto ha stabilito in maniera dettagliata i predetti criteri – al fine si semplificare la fruizione dei benefici e, soprattutto, aumentare la platea dei beneficiari.
  Innanzitutto, nel rilevare che il contributo è stato scarsamente utilizzato probabilmente anche per l'esiguità dell'importo, il Ministero che rappresento sta valutando l'opportunità di aumentare l'importo del voucher da 300 a 600 euro. Tale aumento risulta essere, infatti, ugualmente compatibile con lo stanziamento finanziario disponibile ma – al tempo stesso – consente di rendere più conveniente il ricorso a tali voucher rispetto ai congedi parentali.
  Faccio presente, inoltre, che al fine di incrementare il numero delle lavoratrici beneficiarie, è stata avviata un'interlocuzione con il Dipartimento per la funzione pubblica allo scopo di estendere questi benefici anche alle lavoratrici del pubblico impiego. Le verifiche sin ora condotte lasciano prefigurare come realizzabile tale estensione e sono, pertanto. in fase di definizione le modalità d'attuazione di tale intervento.
  Inoltre, allo scopo di semplificare le modalità di richiesta dei benefici in parola si sta valutando la possibilità di prevedere che la domanda possa essere presentata in qualsiasi momento dell'anno e non più, come previsto dal citato decreto, in un circoscritto lasso di tempo stabilito dall'INPS attraverso apposita circolare. In tale ipotesi, accertata la sussistenza dei requisiti, l'INPS ammette al beneficio la lavoratrice, nei limiti della disponibilità delle risorse, secondo l'ordine di presentazione delle domande. Solo in caso di necessità, in relazione all'andamento delle istanze ed alle disponibilità finanziarie residue, con successivo decreto direttoriale potrà essere individuato un valore massimo dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) dell'anno di riferimento per accedere al beneficio.
  Da ultimo, faccio presente che si sta valutando la possibilità di avviare una capillare campagna informativa per accrescere la diffusione di tali misure tra le potenziali beneficiarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica occupazionale

custodia dei bambini

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