ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03031

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 18/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/06/2014
Stato iter:
19/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/06/2014
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/06/2014
Resoconto CALENDA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 19/06/2014
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/06/2014

SVOLTO IL 19/06/2014

CONCLUSO IL 19/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03031
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 18 giugno 2014, seduta n. 248

   BENAMATI e TARANTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il Rapporto Svimez 2013 – presentato nello scorso mese di marzo – ha sottolineato che la riduzione della base industriale del Mezzogiorno è stata, tra il 2007 ed il 2012, di ampiezza tale da rendere concreto «il rischio dell'innesco di processi di desertificazione» dovuti all'impatto della recessione sulle fragilità strutturali del tessuto produttivo: «in particolare, sul fronte delle tecnologie e della capacità innovativa, che insieme al grado di internazionalizzazione costituisce uno dei due indicatori principali della capacità di competere con successo sui mercati internazionali»;
   del resto – si osserva ancora nel suddetto Rapporto – «il divario tra il Mezzogiorno e il Centro-Nord è estremamente ampio se si considerano le principali forme di integrazione economica internazionale: con riferimento alle esportazioni del settore manifatturiero, la quota del Mezzogiorno sul totale nazionale risulta» nel 2012, pari ad appena l'8,1 per cento»;
   al riguardo, il documento del febbraio 2013 dal titolo «Una politica di sviluppo del Sud per riprendere a crescere» – sottoscritto da ventuno associazioni meridionaliste – già annotava che «il rafforzamento e il completamento delle reti infrastrutturali e logistiche deve favorire il processo di integrazione del sistema produttivo meridionale nel mercato internazionale, cogliendo le opportunità derivanti da nuovi scambi con le aree del mondo caratterizzate da una maggiore crescita della domanda, a partire dal vasto bacino mediterraneo fino all'estremo oriente»;
   peraltro, le analisi presentate da SRM in occasione del convegno dell'ottobre 2013 su «L'economia reale nel Mezzogiorno», promosso dall'Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione Edison, hanno richiamato l'attenzione sui dati di un Mezzogiorno che innova, che produce, che esporta: i suoi settori export-oriented a maggiore impatto risultano essere l'aeronautico (con una partecipazione all’export Italia del 26,9 per cento, l'automotive (con una partecipazione all’export Italia del 17,1 per cento), l'agroindustria (con una partecipazione all’export Italia del 17,8 per cento); verso oltre cinquanta paesi, l’export del Mezzogiorno presenta una specializzazione maggiore del dato nazionale; nel 2012, il Mezzogiorno registra un interscambio di 16,1 miliardi di euro con l'area del Mediterraneo, collocandosi alle spalle del Nord-Ovest (17,8 miliardi di euro), ma con un valore subtotale del suo interscambio del 15,5 per cento rispetto al 7,9 per cento del dato Italia e rispetto al 5,5 per cento del dato Centro-Nord;
   il Rapporto Istat 2014 ricorda poi che, dopo la forte caduta del 2009 dovuta alla crisi internazionale, «nel biennio successivo le esportazioni italiane hanno ripreso a crescere in misura sostenuta, per poi rallentare progressivamente fino a segnare un andamento stagnante nel 2013»; quanto al saldo commerciale, migliora a partire dal 2011 «e, dopo essere tornato in attivo nel 2012, ha raggiunto lo scorso anno la rilevante cifra di 30,4 miliardi di euro»;
   sempre il Rapporto Istat 2014 segnala ancora che la crescita della propensione all’export nel manifatturiero riflette, negli anni della crisi, la necessità di «compensare la sostanziale e persistente debolezza della domanda interna»; quanto agli aspetti strutturali di tale crescita, «da un lato potrebbe riflettere un processo di progressivo aumento dell'apertura internazionale del sistema produttivo italiano, dall'altro la crescita sui mercati internazionali legata a incrementi della competitività del sistema delle imprese su specifiche nicchie di mercato»;
   ripresa della domanda nazionale ed incremento dei prezzi internazionali delle materie prime si tradurrebbero – conclude il citato Rapporto Istat – in un rapido deterioramento dell'attuale avanzo commerciale, «se non controbilanciato da una sostanziale e persistente ripresa dell’export, sostenuta da imprese con una maggiore capacità competitiva sui mercati internazionali»;
   il Piano export per le regioni della Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) ha reso disponibili – nell'ambito del Piano di Azione Coesione e della riprogrammazione del PON ricerca e competitività 2007-2013 – cinquanta milioni di euro per un programma pluriennale – di cui l'Agenzia ICE è il soggetto attuatore – di sostegno alla promozione sui mercati internazionali di prodotti e servizi, con la finalità di concorrere al recupero delle quote di export perse dalle imprese italiane in Europa e nell'area mediterranea e di rafforzare l'azione verso paesi con tendenziali economici in crescita come i BRICS;
   il citato Piano vede quali destinatari delle misure PMI, start-up, parchi universitari e tecnologici, consorzi e reti di impresa, prevedendo per la prima annualità – quarto trimestre 2013/fine febbraio 2015 – ottanta iniziative articolate in nove linee di intervento, riferite all'area delle azioni di tutoraggio e formazione ed all'area delle iniziative promozionali, con il coinvolgimento delle filiere dell'agroalimentare, della moda, della mobilità, dell'arredo e delle costruzioni, dell'alta tecnologia, dell'energia –:
   quale sia lo stato di attuazione del suddetto Piano Export Sud e quali indicazioni, ad avviso del Ministro interrogato, se ne possano ricavare per il potenziamento delle politiche e degli strumenti a supporto dell’export delle imprese meridionali e ciò anche in riferimento all'opportunità di ulteriori scelte di riprogrammazione dei fondi europei per il ciclo 2007-2013 ed al migliore avvio del ciclo di programmazione 2014-2020. (5-03031)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03031

  Con riferimento al Q.T. presentato dall'Onorevole Taranto rappresento quanto
segue.
  Le imprese italiane, complice uno scenario internazionale complesso, le hanno manifestato crescenti difficoltà nella difesa delle quote export. Fortemente colpite dalla crisi, le regioni Convergenza (Calabria, Puglia, Sicilia e Campania) hanno mostrato maggiori problematiche rispetto al resto d'Italia nel recuperare nelle esportazioni. La scarsa diversificazione dell'orientamento geografico delle esportazioni, concentrate in pochi Paesi (per lo più europei) ha senz'altro limitato i processi di internazionalizzazione di queste Regioni e le ha esposte, più di altre, alle turbolenze del ciclo economico.
  In questo quadro il Ministero ha messo in atto un Piano Promozionale realizzato dall'ICE Agenzia rivolto a sostenere e a promuovere l'immagine del prodotto italiano del Mezzogiorno, utilizzando le misure previste dal Piano Azione e Coesione europeo.
  Il Piano Export Sud si svolge nell'arco temporale di 3 annualità, ha una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro e l'obiettivo generale di incrementare il volume di esportazione delle quattro regioni, tenendo presente i settori di specializzazione e di eccellenza esistenti e intervenendo sui fattori di debolezza. L'approccio operativo individuato rispecchia le peculiarità e la proiezione internazionale dei territori target: capacità esportativa, livello di produttività, settori ad elevato potenziale, ma anche le criticità e bisogni rilevati.
  Le 80 iniziative della prima annualità del Programma Operativo, con un budget pari a 15 milioni di euro, sono già in corso di realizzazione e tengono anche conto delle istanze presentate da parte delle regioni coinvolte e dagli altri soggetti territoriali.
  Il Focus degli interventi è posto sui settori considerati prioritari ed emersi dall'attività di analisi sulla specializzazione merceologica regionale: filiera dell'agroalimentare, filiera dell'alta tecnologia, filiera della moda-persona, filiera dell'arredo e delle costruzioni, filiera dell'energia, filiera della mobilità.
  Gran parte delle iniziative è stata già avviata nelle scorse settimane con lusinghieri risultati in termini sia qualitativi che quantitativi: i 4 eventi inaugurali (Napoli, Lamezia Terme, Palermo e Bari) hanno attirato forte interesse e partecipazione di imprese, media e istituzioni locali.
  Con la pubblicizzazione degli «Export Lab» (che prevedono: formazione in aula, affiancamento consulenziale, incubazione all'estero presso la rete degli Uffici ICE) sono state raccolte complessivamente 271 domande di partecipazione su un totale di 100 posti disponibili.
  Sulla base di queste prime positive esperienze, anche nel prossimo biennio tutti i destinatari delle linee di sostegno, (oltre alle PMI start-up, parchi universitari e tecnologici, consorzi e reti di impresa presenti nelle quattro regioni della Convergenza) potranno beneficiare di una serie di servizi a carattere formativo sempre più mirati, prevalentemente a titolo gratuito, e di un programma di iniziative promozionali.
  Per la prosecuzione di questo importante strumento a favore delle imprese esportatrici meridionali, il Ministero dello sviluppo economico programmerà l'utilizzo dei prossimi fondi europei 2014-2020 per proseguire insieme all'ICE gli interventi di accompagnamento e formazione sui mercati esteri, prevedendo non solo delle iniziative di follow-up ma anche nuove azioni di internazionalizzazione.
  Infine si informa che i prossimi bandi per Export Lab saranno pubblicati a settembre/ottobre.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

regione mediterranea CE

cooperazione tra imprese

politica di sostegno

promozione commerciale

mercato internazionale

Mezzogiorno