ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02986

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 244 del 12/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/06/2014
Stato iter:
24/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/07/2014
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 24/07/2014
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/06/2014

DISCUSSIONE IL 24/07/2014

SVOLTO IL 24/07/2014

CONCLUSO IL 24/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02986
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Giovedì 12 giugno 2014, seduta n. 244

   BRAGA e REALACCI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il forte incremento della generazione distribuita, in gran parte dovuto alle cosiddette fonti rinnovabili non programmabili – FRNP (fotovoltaico, eolico, idroelettrico ad acqua fluente, biogas...) verificatosi negli ultimi anni, ha contribuito a porre sempre più l'attenzione dei regolatori e degli operatori sulla necessità di gestire meglio i flussi di energia elettrica intermittenti connessi alle suddette FRNP transitanti nella rete e di ottimizzare le attività di dispacciamento sulla medesima rete, in modo da minimizzare gli oneri per i consumatori finali, utilizzando ai diversi livelli della rete stessa i sistemi di accumulo a batteria (di seguito ESS – electrical storage systems);
   il crescente interesse verso questa soluzione si è manifestato non solo a livello di operatori di rete (TSO-DSO), ma anche a livello di produttori di energia elettrica, sia di grande e media taglia che di piccola e piccolissima taglia (prosumer), ad esempio per massimizzare, in maniera sempre più efficiente ed intelligente, la quota di energia elettrica prodotta da FRNP e direttamente autoconsumata;
   anche l'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) ha posto attenzioni sul problema nei suoi atti regolatori (delibera 199/11 e successive modificazioni e integrazioni per il periodo regolatorio 2012-2015), prevedendo la maggiorazione del tasso di remunerazione degli investimenti per la realizzazione di progetti pilota in sistemi di accumulo a batteria – ESS, sia nell'ambito di ottimizzazione delle attività di trasmissione, che di quelle di distribuzione dell'energia elettrica nel nostro Paese. Per la parte trasmissione, come noto, sono stati già avviati da TERNA i primi progetti sia di tipo «energy intensive» (35 megawatt), che di tipo «power intensive» (16 megawatt già avviati – 24 megawatt da avviare);
   il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 5 luglio 2012, meglio conosciuto come V conto energia, all'articolo 11, comma c) e d), ha conferito un ulteriore mandato all'AEEGSI di definire:
    c) le modalità con le quali i soggetti responsabili possono utilizzare dispositivi di accumulo, anche integrati con gli inverter, per migliorare la gestione dell'energia prodotta, nonché per immagazzinare la produzione degli impianti nei casi in cui, a seguito dell'attuazione di quanto previsto alla lettera precedente, siano inviati segnali di distacco o modulazione della potenza;
    d) le modalità con le quali i gestori di rete possono mettere a disposizione dei singoli soggetti responsabili, eventualmente in alternativa alla soluzione precedente, capacità di accumulo presso cabine primarie;
   in ambito CEI, anche con il mandato dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, il CT 316 ha sottoposto ad inchiesta pubblica le varianti delle norme tecniche CEI 0-16 (per MT) e CEI 0-21 (per BT), relative alle connessioni alle reti elettriche dei distributori che contemplano le definizioni dei sistemi di accumulo ed i relativi schemi di connessione alla rispettive reti, comprensivi del posizionamento e delle caratteristiche funzionali dei contatori per la misura dell'energia elettrica;
   le diverse osservazioni pervenute dall'inchiesta pubblica, che è rimasta in consultazione da agosto a settembre 2013, sono stata recepite nelle varianti alle norme tecniche CEI 0-16 e CEI 0-21 IIIa edizione pubblicate nel mese di dicembre 2013. Le due varianti introducono schemi di connessione dei sistemi di accumulo elettrochimico alle reti elettriche di media e bassa tensione, anche in abbinamento ad impianti di generazione FER incentivati, o soggetti a regimi semplificati (scambio sul posto o ritiro dedicato);
   sulla base di queste varianti l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha inteso proporre una disciplina transitoria per la prima regolazione di altri aspetti che non sono di competenza CEI, quali quelli tariffari, dispacciamento, e altro facendoli confluire nel documento di consultazione n. 613 del 2013 «prime disposizioni sui sistemi di accumulo-orientamenti», pubblicato il 19 dicembre 2013 e con scadenza per invio delle osservazioni il 31 gennaio 2014;
   in data 20 settembre 2013 il Gestore dei servizi energetici (GSE) ha pubblicato sul proprio portale web la seguente comunicazione: «Con riferimento alle richieste di chiarimenti pervenute al GSE in merito alla possibilità d'installazione di sistemi di accumulo su impianti già ammessi agli incentivi, si precisa quanto segue. Nelle more della definizione e della completa attuazione del quadro normativo e delle regole applicative del GSE per l'utilizzo dei dispositivi di accumulo, ai fini della corretta erogazione degli incentivi, non è consentita alcuna variazione di configurazione impiantistica che possa modificare i flussi dell'energia prodotta e immessa in rete dal medesimo impianto, come ad esempio la ricarica dei sistemi di accumulo tramite l'energia elettrica prelevata dalla rete. A tal proposito si rammenta che il GSE, nel caso in cui dovesse accertarne la sussistenza, nell'ambito delle verifiche effettuate ai sensi dell'articolo 42 del decreto legislativo n. 28 del 2011, applicherà le sanzioni previste dal medesimo articolo, ivi inclusa la decadenza dal diritto agli incentivi e il recupero delle somme già erogate»;
   a seguito di tale pronunciamento del GSE, il nascente mercato italiano delle soluzioni domestiche e di quelle per le piccole e medie imprese finalizzate alla massimizzazione dell'autoconsumo nella generazione distribuita da FER non programmabili (fotovoltaico, in particolare) ha subito una repentina battuta d'arresto. Addirittura sono stati disdettati o «congelati» i primi importanti ordini di battery-inverter e sistemi di accumulo di piccola taglia da parte di sistemisti, EPC, integratori di sistemi ed inverteristi, con grande pregiudizio per il futuro rilancio dell'industria elettrica, elettronica ed elettromeccanica italiana, già messa a dura prova dalla lunga situazione di crisi economica ed occupazionale in cui versa il nostro Paese;
   tale settore riveste un carattere di massima strategicità rappresentando anche uno dei fattori abilitanti più importanti e promettenti per la diffusione degli smart power systems, delle smart grid e delle smart city nel nostro Paese. Tali comparti tecnologici vedono l'industria italiana del settore elettrotecnico elettrico ed elettronico occupare posizioni di eccellenza a livello mondiale, con importantissimi risvolti di carattere non soltanto ambientale, ma anche socio-economico e occupazionale –:
   quali iniziative i Ministri interrogati, per quanto di propria competenza, intendano adottare per monitorare la emanazione degli indispensabili provvedimenti regolatori ed attuativi, in modo da completare il quadro normativo sulle modalità di connessione alla rete elettrica dei sistemi di accumulo a batteria abbinati a impianti rinnovabili (in particolare fotovoltaici) in ambito sia residenziale, che commerciale ed industriale in particolare, l'emanazione della delibera conseguente al documento di consultazione 613/2013, che dovrà approvare le varianti alle norme tecniche CEI 0-16 e CEI 0-21 che definiscono la connessione alla rete MT e BT dei sistemi di accumulo anche abbinati ad impianti di generazione rinnovabile secondo gli schemi impiantistici già definiti nelle sopraccitate varianti;
   quali iniziative intendano assumere affinché il GSE si attivi per la rapida e solerte pubblicazione del successivo provvedimento regolamentare attuativo della suddetta emananda delibera sui sistemi di accumulo contenente le disposizioni e procedure operative per i distributori e gli altri soggetti coinvolti per l'organizzazione, la contabilizzazione e la gestione dei flussi di misura dell'energia elettrica in tali contesti, nonché in ambiti affini quali le particolari configurazioni definite dalla delibera AEEGSI n. 578 del 2013 inerente gli SSPC (sistemi semplici di produzione e consumo) e il loro principale sottoinsieme, i SEU (sistemi efficienti di utenza). (5-02986)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02986

  Con riferimento all'atto proposto, si rappresenta quanto segue.
  L'impiego crescente di fonti rinnovabili non programmabili ha inevitabilmente imposto l'attenzione sulla necessità di adattare le reti elettriche, rendendo pertanto centrale, anche il tema dell'impiego dei sistemi di accumulo di elettricità.
  Le fonti rinnovabili più prossime al raggiungimento della grid parity e più idonee alla generazione distribuita sono proprio quelle non programmabili, e in particolare fotovoltaico ed eolico: proprio per questo, il Governo, con i decreti legislativi n. 28 e 93 del 2011, ha introdotto le prime misure per promuovere e disciplinare l'utilizzo dei sistemi di accumulo, rafforzandole e precisandole poi opportunamente, con l'ultimo decreto di disciplina degli incentivi al fotovoltaico (DM 5 luglio 2012).
  Come evidenziato dagli interroganti, con tale decreto è stato attribuito all'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (di seguito anche AEEGSI) i compiti di:
   definire le modalità con le quali i soggetti responsabili possono utilizzare dispositivi di accumulo – anche integrati con gli inverter –, per migliorare la gestione dell'energia prodotta e per immagazzinare la produzione degli impianti;
   definire le modalità con le quali i gestori di rete possono mettere a disposizione dei singoli soggetti responsabili, eventualmente in alternativa alla soluzione precedente, capacità di accumulo presso cabine primarie.

  Il Governo ha manifestato, pertanto, evidente attenzione riguardo alla possibilità che i sistemi di accumulo possano integrarsi nel sistema elettrico, contribuendo a garantire la sicurezza e l'efficienza del sistema.
  Ciò premesso, si ritiene opportuno in primo luogo precisare che il comunicato del GSE del 20 settembre 2013, citato in premessa, fa riferimento esclusivo alla possibilità di integrare sistemi di accumulo in esistenti impianti che accedono a tariffe incentivanti e risponde al fine specifico e condivisibile di garantire la correttezza della gestione del sistema di sostegno, in modo che l'incentivo, a carico dei consumatori elettrici sia effettivamente destinato alla sola energia già ammessa all'incentivo medesimo, esigenza che verrebbe a essere pregiudicata da un inserimento di sistemi di accumulo secondo regole e sistemi non codificati.
  Si ricorda in proposito che la totalità degli impianti incentivati, quasi 18.000 MW, non erano dotati, all'atto dell'ammissione agli incentivi, di sistemi di accumulo. L'onere annuo di incentivazione per tali impianti ammonta a circa 6,7 miliardi di euro: è dunque comprensibile che, fino all'attuazione della disposizione da parte dell'AEEGSI, il GSE sia costretto ad adottare in via temporanea tutte le cautele necessarie alla corretta contabilizzazione dell'energia da incentivare.
  In relazione alle preoccupazioni manifestate dagli interroganti circa l'urgenza di un'esaustiva regolamentazione dei sistemi di accumulo, che richiede il contributo di più soggetti, si fa presente che il Governo considera una priorità per gli impianti a fonte rinnovabile non programmabile la realizzazione di configurazioni che consentano di migliorare la loro integrazione con il sistema elettrico e con le ordinarie regole di mercato, vista la particolare capacità di penetrazione dimostrata sul mercato nazionale. Al fine di perseguire questo obiettivo, il Ministero dello Sviluppo Economico, nei limiti consentiti dalle prerogative di indipendenza del regolatore, ha sensibilizzato gli Uffici dell'Autorità circa la necessità di dare piena attuazione alle previsioni di cui al citato decreto ministeriale 5 luglio 2012, allo scopo di consentire l'ordinato sviluppo del settore e delle relative tecnologie. Ci si attende quindi che, anche nelle more del completamento da parte del CEI (Comitato Elettrico Italiano) della definizione dei requisiti tecnici dei sistemi di accumulo, entro l'estate questa disciplina sull'inserimento di sistemi di accumulo in impianti connessi alla rete sia definita e siano, anche, dettate le disposizioni essenziali per regolare la prestazione di servizi di rete. Parimenti, dopo l'emanazione della predetta delibera, il MiSE vigilerà affinché il GSE si attivi sollecitamente per la sua attuazione, adottando i conseguenti provvedimenti di dettaglio e le regole applicative necessarie per consentire l'ordinato sviluppo del settore e delle relative tecnologie, nel rispetto delle esigenze di corretta gestione degli incentivi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria elettrica

accumulatore elettrico

rete energetica

distribuzione d'energia

industria elettronica

industria energetica

trasporto d'energia