ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02932

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 239 del 04/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 04/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02932
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 4 giugno 2014, seduta n. 239

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   dal 3 giugno al 30 in Sardegna non si spara solo a terra, in mare, in aria ma anche sul lago;
   una nuova servitù, nel silenzio generale, viene imposta, infatti, sul lago Omodeo nel cuore della Sardegna;
   non bastano i 35.000 ettari di servitù militari, ora si realizza di fatto permanentemente un nuovo poligono militare del Ministero dell'interno che nel silenzio generale sarebbe in funzione da qualche anno;
   con ordinanza n. 6/2014 il prefetto della provincia di Oristano ha emesso un provvedimento di sgombero nella zona sita nel comprensorio del lago Omodeo, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e degli animali eventualmente in sosta o in transito nell'area interessata durante le esercitazioni;
   nella stessa ordinanza si prende atto che il Ministero della difesa ha rappresentato l'impossibilità di disporre in proposito ai sensi del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66;
   nella stessa ordinanza oltre richiamare le urgenti esigenze addestrative rappresentate dalle forze di polizia si ritiene di dover fissare le modalità di utilizzo di detta area, atteso che tali esercitazioni comportano, per propria natura pericolo per l'incolumità delle persone e degli animali;
   nell'ordinanza si ordina lo sgombero di persone ed animali dalle ore 7.00 alle ore 23.00 dal 3 giugno al 30 giugno dell'intera area delimitata come segue:
    a nord Su Murdegu – Monte Paza, a Est Monte Paza, a Sud Funtana Olecca; a Ovest Funtana Olecca – su Murdegu;
   è disposto il divieto di accesso all'area sgomberata delimitata da bandieroni rossi;
   i contravventori saranno ritenuti responsabile di ogni danno che dovesse derivare in conseguenza di loro inosservanze e, puniti, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, ai sensi dell'articolo 650 codice penale;
   nell'ordinanza si richiama anche il divieto di raccogliere o rimuovere proiettili inesplosi ed ordigni esplosivi di qualsiasi genere;
   l'ordinanza è datata 26 maggio 2014;
   simili ordinanze sono state adottate anche negli anni passati e l'ultima a febbraio 2014;
   dagli anni ’50 la Nato e gli Usa con l'avallo dello Stato Italiano hanno trasformato l'isola in una grande area di servizi bellici: esercitazioni, addestramento, sperimentazioni di nuovi sistemi d'arma, guerre simulate, depositi di carburanti, armi e munizioni, rete di spionaggio e telecomunicazioni;
   si tratta complessivamente di quasi 35.000 ettari di servitù che rendono la Sardegna la terra maggiormente colpita;
   35.000 ettari di devastazione ambientale e archeologica che sfugge al controllo di qualsiasi legge e qualsiasi autorità;
   intorno ai poligoni e agli impianti gravano servitù imponenti;
   le acque costiere corrispondenti ai poligoni di Quirra, Teulada e Capo Frasca, subiscono limitazioni permanenti per gran parte dell'anno;
   in quelle aree è disposto lo sgombero di specchi d'acqua tali che l'estensione di sgombero a mare supera l'intera superficie della Sardegna;
   negli spazi aerei sovrastanti i poligoni vige inoltre il divieto di volo con interdizione permanente;
   la somma di tutti gli spazi interessati, tra demanio militare, servitù a terra, servitù a mare e aeree, costituisce il complesso delle servitù militari utilizzate in Sardegna dal Ministero della difesa;
   emerge dall'ordinanza che il Ministero della difesa avrebbe negato l'utilizzo di sue strutture, in base al codice dell'ordinamento militare del quale non viene citato l'articolo di riferimento sui 2.268 di cui è composto il codice stesso;
   appare una guerra interna di primato sul territorio sardo davvero disdicevole considerato che dover occupare militarmente anche gli specchi acquei interni costituisce una forzatura inaccettabile e incomprensibile visto tutto quello che si è già occupato;
   gran parte della popolazione sarda ignorava questo tipo di esercitazioni e solo di recente la comunicazione è stata trasmessa al Comipa per conoscenza;
   non risultano all'interrogante richiamate autorizzazioni di alcun genere rispetto alla tutela ambientale e naturalistica;
   il territorio del lago Omodeo è inserito nell'elenco dei siti di interesse comunitario per via della sua rilevante importanza dal punto di vista paesaggistico ed ambientale;
   dal punto di vista floristico-vegetazionale le sponde del lago Omodeo sono caratterizzate principalmente da formazioni boschive di leccio (Quercus ilex) e dalla macchia mediterranea, alle quali si sostituisce la roverella (Quercus pubescens) nelle stazioni più fresche. Sono inoltre presenti specie caratteristiche della vegetazione riparia come il pioppo bianco (Populus alba), il salice fragile (Salix fragilis), l'olmo campestre (Ulmus minor), il frassino (Fraxinus ornus), il tamericio (Tamarix gallica e Tamarix africana) e l'alloro (Laurus nobilis);
   la fauna è maggiormente rappresentata dagli uccelli, sia stanziali sia migratori. Le specie più comuni sono la ghiandaia marina (Coracias garrulus), l'occhione comune (Burhinus oedicnemus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il falco pescatore (Pandion haliaetus) ed il piro piro piccolo (Actitis hypoleucos). Tra gli uccelli acquatici sono presenti il codone comune (Anas acuta), il moriglione (Aythya ferina), il mestolone comune (Anas clypeata), l'alzavola (Anas crecca), il fischione (Anas penelope), la folaga (Fulica atra), la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), il germano reale (Anas platyrhynchos), la canapiglia (Anas streperà), l'oca selvatica (Anser anser), la garzetta (Egretta garzetta), l'airone bianco (Egretta alba) e l'airone cenerino (Ardea cinerea). Gli anfibi ed i rettili più comuni sono il discoglosso sardo (Discoglossus sardus), il tarantolino (Phyllodactylus europaeus), la testuggine palustre (Emys orbicularis) e la tartaruga di terra (Testudo hermanni). Tra i pesci va segnalata la presenza dell'agone (Aiosa agone) formatasi in una decina d'anni a causa dello sbarramento del fiume Tirso, dalle cheppie rimaste intrappolate;
   nel dispositivo del sito di interesse comunitario è scritto:
   «il Sito è fondamentalmente costituito da due aree con caratteristiche ambientali e paesaggistiche differenti:
    a) l'altopiano di Abbasanta e Paulilatino, di origine vulcanica (trachite) successivamente ricoperto da colate basalti, che è delimitato ad ovest dal complesso montano del Montiferru e a nord dalla catena del Margine, mentre a sud degradata verso la piana dell'alto Campidano e ad est confina con l'area collinare del Barigadu;
    b) la media valle del Fiume Tirso, il corso d'acqua più importante della Sardegna, comprendente il Lago artificiale dell'Omodeo, interamente ricompresso all'interno del SIC;
   il Lago dell'Omodeo, rappresenta invece un'area storicamente condizionata dall'artificialità conseguente all'intervento dell'uomo sulla regimazione del corso del Fiume Tirso. Il Lago rappresenta comunque un importante e caratterizzante elemento paesaggistico ed ambientale, oltreché una risorsa determinante per l'attuale e futuro sviluppo economico dell'intera area dell'Alto Oristanese e del Barigadu»;
   per qualità e importanza il dispositivo del SIC recita: «il sito ha una elevata importanza conservazionistica in quanto in esso sono presenti numerosi habitat e specie di interesse conservazionistico. Esso rappresenta infatti una delle poche località in Sardegna in cui sono presenti formazioni a Laurus nobilis, habitat prioritario della Direttiva 92/43 CE E. Il Sito è inoltre zona di riproduzione della Gallina Prataiola, specie avifaunistica particolarmente protetta in quanto rara e a elevato rischio di estinzione, elencata nell'allegato I della direttiva 79/409/CEE»;
   per quanto riguarda la vulnerabilità il sito di interesse comunitario enuncia:
   «la vulnerabilità principale per la maggior parte degli habitat presenti è data da:
   per le specie faunistiche in generale:
    trasformazioni ambientali;
    uccisioni illegali;
    disturbo antropico durante il periodo riproduttivo;
    uso dei pesticidi;
   per la Gallina prataiola in particolare:
    distruzione, trasformazione e frammentazione dell’habitat di riproduzione e alimentazione;
    disturbo derivante dalle pratiche agricole;
    modificazione dei sistemi di conduzione agricola;
    persecuzione diretta»;
   è fin troppo evidente che tale esercizio «militare» appare in contrasto con tutte le disposizioni di natura legislativa, regolamentare e comunitaria;
   è evidente a giudizio dell'interrogante una palese ed esplicita violazione di legge sotto ogni punto di vista, considerato il divieto assoluto di alterare l’habitat naturale del sito indicato appunto come di interesse comunitario e come tale sottoposto a tutte le direttive comunitarie di salvaguardia;
   ad avviso dell'interrogante non si possono più ignorare queste evidenti e palesi violazioni di legge senza che nessun intervento venga compiuto sia sul piano amministrativo che di tutela dell'ambiente –:
   se il Presidente del Consiglio non ritenga necessario evitare che la Sardegna continui ad essere oggetto di quelle che all'interrogante appaiono contrapposizioni «infantili» che vietano l'uso organico di strutture dello Stato, senza estendere ulteriormente l'insopportabile carico delle servitù sul territorio sardo;
   se il Ministro della difesa non ritenga di dover dismettere dopo ampia e rilevante opera di bonifica dei siti, la servitù inaccettabile che grava sulla Sardegna tutta, evitando quelli che all'interrogante appaiono atteggiamenti arroganti e prevaricatori nei confronti del territorio sardo;
   se il Ministero dell'interno abbia ottenuto autorizzazioni regionali e dalla Commissione europea per svolgere quel tipo di attività in un sito di interesse comunitario e se non intenda soprassedere utilizzando il poligono di tiro della scuola di formazione di Monastir che ben si addice ad esercitazioni di tiro. (5-02932)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MONASTIR,CAGLIARI - Prov,SARDEGNA

EUROVOC :

zona protetta

personale militare

servitu'