ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02926

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 238 del 03/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 03/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 03/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
04/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/06/2014
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2014
Resoconto PISTELLI LAPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 04/06/2014
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/06/2014

SVOLTO IL 04/06/2014

CONCLUSO IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02926
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Martedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

   GIANLUCA PINI e CAON. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   l'Expo universale che avrà luogo a Milano nel 2015 richiamerà un massiccio flusso di visitatori da ogni parte del mondo, che è interesse del nostro Paese di assecondare;
   si parla, in particolare, di ben 21 milioni di visitatori attesi, il 30 per cento dei quali rappresentato da stranieri ed è quindi prevedibile che aumenti, e in modo consistente, il numero delle domande di visto per potersi recare a visitare l'Expo;
   in un'audizione presso il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione degli accordi di Schengen, l'8 aprile 2014 il Ministro interrogato ha rilevato come il nostro Paese abbia concesso nel 2013 2.125.490 visti, numero che potrebbe essere molto al di sotto delle domande da soddisfare nel 2015;
   il Governo ha recentemente inasprito la tassa sull'uso del passaporto, mentre nulla si sa delle intenzioni del Governo circa la tassa di concessione dei visti di ingresso nel nostro Paese –:
   se la rete consolare italiana si stia attrezzando per far fronte all'incremento di ingressi nel nostro Paese ed in che modo si conti di conciliare l'esigenza di garantire il successo dell'Expo 2015 con la necessità permanente di non favorire l'ingresso di migranti economici, eventualmente intervenendo sul costo della concessione dei visti di ingresso nel nostro Paese. (5-02926)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02926

  Gli organizzatori stimano che, tra i numerosissimi visitatori stranieri attesi a EXPO, molti saranno cittadini di paesi soggetti a visto (soprattutto Russia e Cina), generando dunque un ulteriore incremento dei flussi turistici, che in alcune Sedi potrebbe far raddoppiare il numero di richieste di visto attualmente trattate. In particolare la Cina, per aver ospitato a Shanghai l'edizione di EXPO nel 2010 e per l'attenzione che le Autorità di Pechino stanno orientando sull'evento, rappresenterà uno dei principali bacini: i visitatori cinesi sono stimati dalla Società Expo fra 545.000 e 800.000, a fronte dei 350.000 visti rilasciati dall'Italia in Cina nel 2013. Un «effetto EXPO» è previsto per l'anno prossimo anche dalla Russia: la Società EXPO stima fra i 230.000 e i 600.000 visitatori russi, in aggiunta rispetto agli 800.000 visti rilasciati dai nostri Consolati nel 2013. Il Ministero degli esteri è in contatto con gli organizzatori, affinché vengano affinati i dati sui flussi turistici previsti, sulla base sia di indagini di mercato a campione che degli accordi effettivamente sottoscritti con le agenzie turistiche.
  La Farnesina, compatibilmente con le risorse esistenti, è pienamente impegnata in un piano di rafforzamento che includa sia gli organici degli Uffici consolari che le risorse strumentali a loro disposizione. Una norma inclusa nel decreto sulla pubblica amministrazione dell'anno scorso (DL n. 101/2013) consente l'assegnazione temporanea di dipendenti di ruolo nelle sedi all'estero limitatamente ai periodi di picco di attività; la Farnesina sta già applicando questa nuova possibilità, anche nell'ambito di una programmazione di medio periodo nella quale le esigenze derivanti dall'Expo sono tenute in considerazione in via prioritaria. Nel corso dell’iter di conversione del decreto IRPEF (DL n. 66/2014) un emendamento approvato in Commissione Bilancio e Finanze del Senato e del quale il Ministero auspica la definitiva approvazione prevede un aumento del personale assunto localmente dalle rappresentanze diplomatiche e dagli uffici consolari. Per queste operazioni il MAE non chiede nemmeno un centesimo aggiuntivo al contribuente: la maggiore flessibilità nell'impiego di personale di ruolo consente di inviare meno dipendenti da Roma per assumere, a costi unitari significativamente inferiori, un numero maggiore di impiegati locali.
  Il rafforzamento del numero di dipendenti dedicati al settore visti – sia inviati da Roma che reclutati in loco – è il fattore chiave per garantire un'efficace gestione dell'atteso incremento delle richieste di visto. La sfida è duplice: da un lato, si tratta di aumentare il volume complessivo dei visti rilasciati, ai fini dell'attrazione di un maggior numero di turisti, e dall'altro di continuare a svolgere per ciascuna pratica quei rigorosi controlli previsti dalle norme nazionali ed europee a tutela della sicurezza e a prevenzione dei possibili abusi, evocati dall'Onorevole Interrogante. Su questo aspetto, il Ministero esercita una costante e attenta azione di supervisione e puntuale verifica dell'attività dei nostri uffici visti.
  Uno dei nodi principali rimane, certamente, quello delle risorse finanziarie che consentano un rafforzamento delle strutture anche sul piano delle dotazioni strumentali e l'adeguamento delle strutture di accoglienza del pubblico alle esigenze di rapidità, di decoro e di sicurezza. La legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006) e il decreto sviluppo del 2012 (DL n. 83/2012) hanno previsto meccanismi di riassegnazione di una parte delle maggiori entrate che le rappresentanze diplomatiche e consolari acquisiscono grazie all'aumento di numero di pratiche trattate. Questi meccanismi sono tuttavia farraginosi e lenti (i vari passaggi amministrativi richiedono spesso più di un anno). Da tempo il MAE ne auspica il superamento per passare ad un sistema più semplice ed efficace: sul modello di vari partner europei, vorremmo che le sedi all'estero potessero trattenere direttamente una piccola parte dei ricavi derivanti dalla trattazione delle pratiche consolari e di utilizzarli in loco per il miglioramento dei servizi e in primis a quelli volti alla trattazione delle domande di visto.
  Più difficoltoso appare invece, come proposto dagli Onorevoli interroganti, intervenire sulla tariffa per i visti Schengen (pari attualmente a 60 Euro), la quale non può essere modificata unilateralmente su base nazionale, essendo stabilita a livello europeo.
  In merito infine a quanto rilevato dall'interrogante circa un presunto «inasprimento della tassa sull'uso dei passaporti», vorrei chiarire che l'emendamento approvato al DL IRPEF, al contrario, elimina la tassa annuale di euro 40,29 dovuta in caso di utilizzo del passaporto al di fuori dell'Unione Europea, sostituendola con un contributo amministrativo una tantum all'atto del rilascio. Il provvedimento, pertanto, è una semplificazione e, per chi chiede il passaporto per usarlo molto, ci sarà anche un notevole risparmio: anziché un pagamento all'atto dell'emissione seguito da ulteriori tasse annuali, il cittadino sarà tenuto a corrispondere, unicamente al momento del rilascio e per l'intera durata di validità del passaporto (che ricordo essere stata portata a dieci anni), il contributo amministrativo di 73,50 euro, che andrà ad aggiungersi al costo del libretto, lasciato invariato a 42,50 euro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

ammissione di stranieri

migrante

passaporto