ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 238 del 03/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTORRE ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2014
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
10/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 10/07/2014
Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/06/2014

DISCUSSIONE IL 10/07/2014

SVOLTO IL 10/07/2014

CONCLUSO IL 10/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02918
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Martedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

   OLIVERIO, D'ATTORRE e MONGIELLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la costruzione della diga di Gimigliano sul fiume Melito è stata programmata nel lontano 1978 ed è stata inclusa in un programma di opere finanziate dalla Cassa per il Mezzogiorno;
   il progetto di costruzione della diga è stato approvato dalla Cassa per il Mezzogiorno nel 1982, l'esecuzione dei lavori è stata affidata in concessione al consorzio di bonifica Alli Punta di Copanello, confluito successivamente nel Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese;
   il comitato di gestione dell'Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno deliberò nel 1988 il trasferimento delle competenze per la realizzazione dell'opera allo stesso Consorzio in uno al finanziamento del relativo importo di circa 500 milioni allora di lire;
   la diga è costituita da uno sbarramento di materiali sciolti, di altezza di 108 metri e sviluppo del coronamento di circa 1.500 metri. La capacità utile del serbatoio è calcolata in 106 milioni di metri cubi. La regione Calabria nel suo piano acque del 2003 ha previsto una domanda annua di circa 80 milioni di metri cubi. L'uso della risorsa è potabile, irriguo e industriale. Per il riempimento del serbatoio è necessario allacciare anche tre bacini contermini;
   i lavori per la costruzione dell'opera furono appaltati nel luglio 1990 e consegnati nel febbraio 1991, con ultimazione prevista per agosto 1997. Per problematiche connesse al procedimento di valutazione di impatto ambientale e a controversie sorte con l'impresa, i lavori furono sospesi nel 1993. Risolte le questioni impeditive, nel settembre 2003 i lavori furono ripresi, con ultimazione prevista per dicembre 2009. L'importo dei lavori in appalto si elevò a complessivi 170 milioni di euro;
   riguardo alla effettiva realizzabilità dell'infrastruttura idraulica, va fatto presente che già dal 2004 furono sollevate numerose contestazioni da parte dell'impresa, sul piano tecnico ed amministrativo. L'impresa contestava, peraltro, 1'ineseguibilità del progetto previsto dal contratto. Tali controversie hanno poi portato ad un lodo arbitrale intentato dall'impresa e al provvedimento, da parte del concessionario, della risoluzione del contratto in danno;
   alla data del 30 aprile 2008 erano stati eseguiti espropri per circa 20 milioni di euro e lavori contrattuali netti per circa 14 milioni di euro;
   il consorzio di bonifica sopra richiamato ha successivamente trasmesso, nell'aprile del 2009, ai fini del riappalto dell'opera, un aggiornamento progettuale;
   la direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in data 26 febbraio 2009 aveva indicato gli elementi di cui il progetto in rielaborazione avrebbe dovuto tenere conto sulla base delle maggiori conoscenze nel frattempo acquisite, in particolare modo per gli aspetti geologici e geotecnici del sito e dei materiali da costruzione dello sbarramento;
   parallelamente alle questioni tecniche, cominciavano a sorgere anche forti dubbi sull'idoneità degli scavi per la zona della spalla destra della diga;
   il progetto aggiornato, che ha recepito in parte le osservazioni del Ministero competente, fu inviato dal consorzio di cui sopra, ad aprile 2009 perché venisse assoggettato all’iter istruttorio ed approvativo previsto dalla normativa di settore;
   in effetti, bisogna evidenziare che la delicata e complessa geologia del territorio aveva già comportato nel passato, all'epoca dell'approvazione del progetto, la necessità di vari posizionamenti della diga, ubicata in un territorio caratterizzato da valori di sismicità tra i più alti del territorio nazionale;
   nell'ambito dei riesami progettuali in essere nel 2009, il consorzio concessionario dell'opera aveva conferito l'incarico ad effettuare una perizia stralcio di estrema urgenza, relativa al completamento delle gallerie di scarico e della relativa vasca di dissipazione, che nel maggio 2009 il Ministero competente aveva approvato, in linea tecnica e per gli aspetti di competenza;
   nel maggio del 2010, il presidente del consorzio ionio catanzarese, dottor Graziano Manno, aveva lamentato ritardi negli adempimenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiedendo un pronunciamento immediato sul progetto trasmesso, anche perché si trattava di un'opera la cui incompiutezza era stata più volte anche oggetto di denuncia pubblica da parte dei giornali che avevano parlato di «opera incompiuta»;
   alla predetta richiesta del presidente Manno, a detta del medesimo presidente, il Ministero diede risposte vaghe e non risolutive;
   allo stato attuale, a distanza di circa trenta anni dall'approvazione del progetto, risultano realizzate solo le due gallerie di scarico e alcune opere minori;
   la costruzione dello sbarramento ancora non è stata avviata e non risultano, allo stato, programmate le gallerie allaccianti al bacino né le opere di derivazione a valle per l'utilizzo delle acque, sia per gli aspetti progettuali sia per quelli finanziari;
   il progetto presentato dal consorzio di bonifica ionico catanzarese è stato recentemente sottoposto all'esame e al parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che dovrà esprimersi nel merito;
   vista la delicatezza e l'incidenza dell'opera, apparirebbe ad ogni modo opportuno anche un coinvolgimento dell'ente regionale per una definizione complessiva dell'intervento territoriale. Infatti, sia le difficoltà incontrate nel corso del pregresso appalto e sia soprattutto le maggiori conoscenze tecniche maturate negli oltre trenta anni trascorsi dalla progettazione originaria ad oggi, farebbero ritenere che la costruzione di tale diga, caratterizzata da così rilevanti dimensioni e da peculiari complessità e particolarità del sito, con valori di sismicità locale tra i più alti del territorio nazionale, dovrebbe essere perseguita solo in un contesto tecnico-economico certo di eseguibilità e completamento dell'intero sistema idrico –:
   se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa circa lo stallo della realizzazione della diga sul Melito, opera idraulica indispensabile per lo sviluppo dei territori che ne beneficerebbero, ma incompiuta da circa trenta anni;
   se esistano ulteriori problematicità nel procedimento di esecuzione dell'opera e se ci siano eventuali irregolarità nella sua realizzazione, ciò alla luce del fatto che ad oggi si è prodotto soltanto l'esproprio per la realizzazione di una parte del tutto irrisoria della diga;
   se possa fornire informazioni sulla effettività della presa in considerazione e della sottoposizione a valutazione dell'opera da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici ed in caso affermativo, se sia stato espresso il parere allo scopo dovuto;
   se ritenga che la costruzione della diga sul Melito sia ancora una priorità del Governo nel piano di un efficiente sistema idrico in una regione che presenta forte criticità nell'approvvigionamento dell'acqua;
   se sia stato quantificato il costo attualizzato per la realizzazione della diga sul Melito e se l'intervento abbia le necessarie coperture finanziarie;
   quali iniziative intenda promuovere qualora sulla base di dati tecnici e finanziari si dovesse riscontrare l'impossibilità a portare a conclusione la realizzazione della diga sul Melito. (5-02918)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

GIMIGLIANO,CATANZARO - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

trasferimento di competenze

impatto ambientale

risorse idriche

lavori pubblici

sistemazione idraulica

semplificazione delle formalita'

societa' consortili