ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02912

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 237 del 30/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2014
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 30/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/05/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02912
presentato da
CENNI Susanna
testo presentato
Venerdì 30 maggio 2014
modificato
Martedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

   CENNI, TENTORI, TERROSI, LUCIANO AGOSTINI, ZANIN. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
il vino è una delle eccellenza del made in Italy: un settore presente uniformemente su tutto il territorio nazionale e che rappresenta un fondamentale volano economico, produttivo ed occupazionale;
secondo i dati Istat sono infatti 250 mila le aziende vitivinicole italiane e 210 mila gli addetti (50mila dei quali giovani). Va inoltre aggiunto, in questo contesto, che la produzione di vino attiva fino a 18 settori produttivi creando una occupazione complessiva di 1,2 milioni di persone;
il nostro Paese, con i risultati della vendemmia 2010-2011 (49,6 milioni di ettolitri), è divenuto il principale produttore al mondo superando il primato fino ad ora detenuto dalla Francia;
il 60 per cento della produzione nazionale è rappresentata da vini di qualità con ben 14,9 milioni di ettolitri a denominazione «Docg» e «Doc» e 15,4 milioni di ettolitri con denominazione «Igt»;
con un aumento record del 7 per cento, le esportazioni di vino italiano hanno raggiunto nel 2013 il massimo storico di 5 miliardi di euro di fatturato;
da quanto è emerso da fonti stampa il 29 maggio 2014, in una operazione coordinata dai carabinieri del reparto operativo di Siena nelle regioni Toscana, Umbria, Liguria e Lazio è stata scoperta una vasta frode agroalimentare nella vendita all'ingrosso e al dettaglio di vino Brunello di Montalcino falso e di altri vini Docg di fama internazionale, come ad esempio il Chianti. Nel corso delle ispezioni «sono stati sequestrati numerosi ettolitri di vino sfuso pronti per la vendita nei mercati internazionali, oltre 30.000 bottiglie già etichettate con il marchio e documenti di certificazione qualità falsi». Secondo quanto riportano gli organi di informazione «il vino sequestrato, di scarsa qualità, proveniente da mercati paralleli, dopo essere stato imbottigliato veniva etichettato con false fascette con i sigilli di Stato e successivamente commercializzato in Italia e all'estero ad un prezzo dieci volte superiore al suo reale valore, con un danno al settore vitivinicolo italiano di centinaia di migliaia di euro»;
secondo le associazioni di categoria «frodi e contraffazioni sottraggono oltre un miliardo di euro l'anno all'agroalimentare nazionale, di cui il 20 per cento “scippato” al mondo del vino»; sempre secondo le associazioni agricole dall'inizio della crisi (periodo di riferimento dal 2007 al 2013) «sono più che raddoppiate le frodi nel settore del vino e degli alcolici, con un incremento record del 102 per cento del valore delle bottiglie sequestrate perché adulterate, contraffatte o falsificate»; solo nel 2013 sono state sequestrati dai Nas (nuclei antisofisticazioni e sanità dell'Arma dei carabinieri) alcolici contraffatti per un valore di 31 milioni di euro;
appare quindi evidente come tali frodi, nonostante la continua ed attenta azione di repressione portata avanti con efficacia dalle forze dell'ordine preposte, provochino un gravissimo danno di immagine al settore vitivinicolo nazionale (in questo caso, in particolare, al Brunello di Montalcino, eccellenza riconosciuta del panorama mondiale, che esporta all'estero circa 2 terzi della produzione e che ha un fatturato di oltre 165 milioni di euro), oltre a creare gravi difficoltà all'intera filiera e causare continue frodi ai consumatori –:
quali siano le informazioni a disposizione del Governo circa la frode agroalimentare esposta in premessa, anche considerato che questo territorio è già stato interessato da pesanti frodi sull'olio extravergine di oliva;
se, secondo i dati a disposizione del Governo l'episodio sopra richiamato, ultimo in ordine di tempo, sia sintomo di una più efficace azione di controllo e di contrasto, o indicatore di un aumento dei fenomeni di contraffazione nel settore agroalimentare;
se il Governo, anche alla luce delle innovazioni normative annunciate, intenda assumere ulteriori iniziative urgenti, anche assieme ai soggetti preposti ai controlli, per contrastare e prevenire le frodi nel settore del vino e delle produzioni più importanti del nostro made in Italy.
(5-02912)