ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02892

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 235 del 28/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/05/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/05/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 03/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/05/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02892
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 28 maggio 2014, seduta n. 235

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il Ministero della difesa il 22 maggio 2014 ha impedito il sopralluogo previsto da parte del Comitato paritetico Stato-regione alla base militare di Teulada;
   si tratta di un divieto di una gravità inaudita che non ha precedenti nei rapporti Stato-regione;
   il Comitato misto paritetico (Co.Mi.Pa) è stato istituito il 24 dicembre 1976 con la legge n. 898 sulle servitù militari: «In ciascuna regione è costituito un comitato misto paritetico di reciproca consultazione per l'esame, anche con proposte alternative della Regione e dell'Autorità Militare, dei problemi connessi all'armonizzazione tra i piani di assetto territoriale e di sviluppo economico e sociale della regione e delle aree subregionali ed i programmi delle installazioni militari e delle conseguenti limitazioni»;
   la composizione del comitato prevede una struttura paritaria tra membri dello Stato e membri della regione. È formato da cinque rappresentanti del Ministero della difesa, da due rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze e da sette rappresentanti della regione nominati dal Presidente della giunta regionale, su designazione, con voto limitato, del consiglio regionale;
   il CoMiPa viene consultato ogni sei mesi su tutti i programmi delle esercitazioni per la definizione delle località, degli spazi aerei e marittimi, del tempo e delle modalità di svolgimento e sull'impiego dei poligoni della regione. Gli incontri del comitato seguono un percorso preciso, sia per la richiesta che per lo svolgimento delle riunioni:
    la richiesta può essere effettuata dal comandante militare territoriale di regione, del comandante in capo di dipartimento militare marittimo, del comandante di regione aerea o del Presidente della regione;
    la riunione è presieduta dall'ufficiale generale o dall'ammiraglio più elevato in grado o più anziano;
    la figura del segretario è ricoperta dall'ufficiale meno elevato in grado o meno anziano;
   per ogni riunione viene redatto un verbale che contiene le eventuali proposte di membri discordanti sull'intera questione trattata o su singoli punti di essa;
   il Comitato paritetico, che aveva deciso di effettuare un sopralluogo sulla base per accertare la situazione sia ambientale che archeologica, e per il quale era stato autorizzato, ha ricevuto nella serata del 21 la comunicazione del divieto di accesso con rinvio ad altra data;
   il diniego corrisponde ad avviso dell'interrogante ad una violazione di tutte le regole di gestione dei rapporti Stato regione e soprattutto appone ad avviso dell'interrogante di fatto una sorta di segreto di Stato sulla base di Teulada. Una situazione intollerabile che si intende denunciare con forza con tutti gli atti conseguenti;
   vietare al Comipa l'ingresso con un laconico comunicato in cui si rimanda tutto alla conferenza sulle servitù militari è semplicemente inaccettabile;
   non ci sono ragioni per vietare l'accesso al comitato e soprattutto non è possibile vietare le verifiche di legge sul piano ambientale e archeologico;
   è un abuso senza precedenti che va immediatamente rimosso;
   in attesa che la regione Sarda si faccia rispettare è indispensabile che siano gli organi inquirenti a far luce su quanto sta avvenendo dentro la base;
   la pubblicazione in questi ultimi giorni, di una mole imponente di materiale fotografico sulla devastazione ambientale e la violazione di tutti i protocolli di sicurezza costituisce la chiara ed evidente dimostrazione di quello che sta avvenendo dentro la base senza che nessuno intervenga;
   la comunicazione del capitano di fregata capo ufficio infrastrutture – demanio – efficienza naviglio Massimiliano Molinas è emblematica di un vero e proprio divieto: «sono spiacente dovervi informare che, a parziale modifica di quanto comunicato lo scorso 15 maggio, il sopralluogo presso il Poligono di Capo Teulada, già previsto per il prossimo 22 maggio, non potrà avere luogo in quanto il Ministero della difesa ha stabilito che i dettagli inerenti tale visita saranno concordati in occasione della prossima Conferenza Nazionale sulle Servitù militari, prevista nel mese di giugno p.v.»;
   di fatto da parte del Ministero della difesa si impedisce di accertare la consistenza della devastazione ambientale e sulla civiltà nuragica con una sorta di improprio richiamo ad una sorta di segreto;
   si tratta di una «complicità di Stato» senza precedenti;
   un'omissione che lascia devastare nel silenzio più totale una delle aree più pregiate della Sardegna;
   se si sparassero missili sul Colosseo, 2000 anni di storia, la comunità internazionale sarebbe giustamente indignata e la Nato sarebbe immediatamente dispiegata per tutelare quel bene straordinario dell'antica civiltà romana;
   in Sardegna una civiltà, quella nuragica, con oltre 3500 anni di storia viene quotidianamente bombardata con i cruenti missili anticarro «Milan», fabbricati da Oto Melara su licenza Euromissile e non solo;
   una devastazione ambientale e archeologica messa a segno dallo Stato italiano e dalla stessa Nato;
   un compendio archeologico di sedici nuraghi racchiusi nel perimetro più cruento della base militare di Teulada, gestita direttamente dalla Nato con l'esercito italiano;
   un'estensione di 7.200 ettari e un'interdizione areale di 75.000 ettari. Tutto questo nel silenzio più totale di qualsiasi organismo preposto alla tutela, dalle soprintendenze archeologiche e ambientali alla magistratura;
   nessuno ha mai fatto niente per bloccare questa disastro immane che sta pregiudicando per sempre un territorio immenso e pregiatissimo della Sardegna ed oggi viene vietato agli stessi soggetti tutori del rapporto Stato-regione;
   queste determinazioni contrastano con l'intendimento dello stesso Stato di mantenere in piedi queste inaudite aggressioni al patrimonio archeologico e ambientale della Sardegna;
   pensare che tutto questo avvenga per mano dello Stato e della comunità militare internazionale è secondo l'interrogante la dimostrazione che la Sardegna è divenuta una terra di conquista e devastazione senza precedenti –:
   se non ritenga di dover immediatamente rimuovere il divieto all'accesso alla base da parte del CoMiPa;
   se non ritenga di dover bloccare qualsiasi devastazione ambientale e archeologica in quell'area e procedere alla ricognizione del disastro ambientale e archeologico e predisporre un immediato piano di bonifica che restituisca quel territorio alla piena fruibilità;
   se non ritengano il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e quello dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, segnalare il disastro ambientale in quell'area e in particolar modo la violazione di tutte le norme di governo del territorio sia nazionali che europee. (5-02892)