ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02883

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 234 del 27/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02883
presentato da
FIANO Emanuele
testo di
Martedì 27 maggio 2014, seduta n. 234

   FIANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in data 9 aprile 2014 il tribunale di Torino ha ordinato la rimozione di alcuni cartelli considerati discriminatori, affissi nel comune di Varallo Sesia (Vc) fin dal 2009, quando sindaco della città era Gianluca Buonanno, allora come oggi deputato della Repubblica;
   tale procedimento è frutto di un ricorso presentato da quattro cittadini (M.C., E.G., M.P., e F.M.) insieme all'Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione);
   con ordinanza n. 99/2009 il comune di Varallo Sesia aveva infatti imposto il divieto di indossare «su tutto il territorio comunale, nelle strutture finalizzate alla balneazione» il cosiddetto burkini (un abito utilizzato tra le donne di religione musulmana come costume da bagno) prevedendo, in caso di violazione, una sanzione di euro 500,00;
   con ordinanza n. 100/2009 lo stesso comune, dopo aver richiamato brani del decreto ministeriale 23 aprile 2007, aveva vietato «su tutto il territorio comunale nei luoghi pubblici o aperti al pubblico l'uso di abbigliamento che possa impedire o rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, quale a titolo esemplificativo caschi motociclistici al di fuori di quanto previsto dal codice della strada, e qualunque altro copricapo che nasconda integralmente il volto», stabilendo in caso di violazione, una sanzione pari a 500,00 euro;
   all'approvazione delle suddette ordinanze aveva fatto seguito l'apposizione ad ogni entrata del paese di cartelli di dimensioni 2x3 metri (e di altri più piccoli disseminati nel paese) riportanti le seguenti prescrizioni: «su tutte le aree pubbliche è vietato l'uso di burqa, burqini e niqab, vietata l'attività a “vu’ cumprà” e mendicanti»;
   al centro del cartello, il divieto era «rafforzato» dal simbolo stradale di divieto di accesso e da una croce rossa tracciata sul volto della donna in nijab o burka e su una figura umana di pelle nera che presumibilmente vorrebbe raffigurare un «vu’ cumprà»;
   i suddetti divieti erano riportati anche sul sito ufficiale del comune, dove sono rimasti pubblicati per ben quattro anni;
   in data 14 dicembre 2013, in concomitanza della prima udienza, il deputato Gianluca Buonanno, in base a quanto si apprende da organi di stampa, cartacei e on line, come ad esempio l’Huffingthon Post, si era presentato in tribunale indossando un burqa e quindi era stato richiamato e invitato a scoprire il viso;
   in data 12 febbraio 2013, in occasione dell'aggiornamento dell'udienza, il comune di Varallo, oggi rappresentato dal sindaco Eraldo Botta, aveva preventivamente rimosso i cartelli oggetti dell'esposto avendoli sostituiti con nuovi;
   in data 24 aprile 2014, negli spazi destinati alle pubbliche affissioni, sono stati affissi una trentina di manifesti, a firma dell'attuale sindaco Eraldo Botta e del deputato in carica Gianluca Buonanno, nel comune con la qualifica di assessore e di pro sindaco nei quali si afferma testualmente: «Il ricorso presentato dai quattro “comunistoidi”, contro i cartelli situati agli ingressi della città di Varallo, è costato alla collettività circa 3000 euro di spese legali!! Soldi che invece potevano essere usati come ulteriori aiuti sociali per le persone in difficoltà!!! I 4 suonatori sono stati suonati perché il giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso, dando a loro torto su tutta la linea!!»;
   tale comunicazione appare anche a pagina intera sull'ultima pagina di uno dei giornali locali, il Corriere Valsesiano del 25 aprile 2014 –:
   di quali elementi disponga il Governo in ordine alla corretta interpretazione della disciplina relativa allo strumento delle pubbliche affissioni e al pagamento dei relativi diritti in casi analoghi a quello di cui in premessa e se intenda assumere iniziative normative volte a chiarire in modo definitivo in quali termini e con quali limiti va applicato il divieto di indossare indumenti che non consentono l'identificazione della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico. (5-02883)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TORINO,TORINO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

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