ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02881

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 234 del 27/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02881
presentato da
ANZALDI Michele
testo di
Martedì 27 maggio 2014, seduta n. 234

   ANZALDI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'EDPA (European drone pilots association), l'associazione maggiormente rappresentativa presente in Italia, che raccoglie gli operatori e le aziende operanti nel settore, già da alcuni mesi ha reiteratamente chiesto, all'ENAC, in via ufficiale, senza riuscire ad ottenerlo, un incontro al fine di rappresentare le attuali condizioni di difficoltà che affrontano i circa 600 associati;
   da circa un biennio, a fronte della profonda crisi economica ed occupazionale che investe l'Italia, numerosi operatori (in particolar modo giovani) hanno iniziato ad effettuare lavori, occasionali ed anche sistematici, di fotografia dall'alto, utilizzando piccoli aeromodelli elettrici di peso inferiore ai 7 chilogrammi a cui hanno applicato dei dispositivi video-fotografici;
   questi aeromodelli volano bassissimi (a poche decine di metri dal suolo), sono silenziosi, sicuri e poco inquinanti;
   tale attività ha trovato interessanti sbocchi anche nel settore cinematografico e della televisione, consentendo la sostituzione quasi totale delle attività di ripresa effettuate con elicotteri, che sorvolando i centri abitati potrebbero provocare vere e proprie stragi in caso di caduta come recentemente documentato dalla tragedia che ha coinvolto gli utenti di un pub in Gran Bretagna;
   molti giovani professionisti (geologi, fotografi, architetti, tecnici di impianti) hanno quindi investito – già a partire dal 2011 – diverse migliaia di euro per acquistare degli aeromodelli nonché le apparecchiature fotografiche e hanno dato vita ad una serie di microimprese che attualmente occupano circa 2000 persone;
   le riprese dall'alto consentono ad esempio di ispezionare con costi contenuti e in assoluta sicurezza i tetti delle case, le linee di elettrificazione, gli impianti industriali, e in altre attività molto rilevanti;
   va  detto inoltre che molte associazioni che operano nel settore del pubblico soccorso utilizzano aeromodelli dotati di telecamera per verificare eventuali aree pericolose prima di procedere al recupero di persone e cose in aree impervie;
   aeromodelli vengono utilizzati anche per effettuare ricognizioni dall'alto che vengono poi utilizzate con scopi di giustizia;
   recentemente l'ENAC ha provveduto a predisporre un regolamento concernente l'impiego dei droni sul territorio italiano, velivoli senza pilota che possono raggiungere il peso di un aereo militare;
   tuttavia, nell'ambito di regolamento, secondo l'EDPA, non si è provveduto ad evidenziare, in maniera chiara ed esaustiva, le assolute differenze, in termini di pericolosità, tra un aeromodello di peso inferiore a 7 chilogrammi e un aeromobile senza pilota del peso di diverse tonnellate;
   una legge del 1920 considera «aeromobili», senza alcuna distinzione, tutti gli oggetti che si levano in volo;
   in realtà questi apparecchi, che non sono «droni», i quali nella maggior parte dei casi sono militari, sono multi rotori in quanto pesano dai 300 grammi a 25 chilogrammi ma e i più diffusi pesano meno di due chilogrammi;
   in verità l'assenza di una precisa normativa di regolamentazione consente paradossalmente che in territorio italiano puoi usare ovunque dei multirotori per giocare, senza assicurazione, se invece il multi rotore diventa strumento di reddito allora cominciano le difficoltà;
   per poter utilizzare un multi rotore in una attività economica, in zone definite da Enac «Critiche» (quasi il 90 per cento del territorio italiano sempre secondo Enac) occorre un mezzo che sia certificato da ENAC e ad oggi l'unica società certificata risulta in qualche modo strettamente collegata ad Assorpas (altra associazione del settore e ad oggi unica o quasi interlocutrice di Enac);
   l'EDPA non pone assolutamente in dubbio la necessità di avere una regolamentazione del settore ma occorre una maggiore trasparenza e informazione da parte dell'Enac;
   è assolutamente ingiustificato che l'acquisto di mezzi certificati finisca per creare rendite di posizione per pochi con prezzi maggiorati rispetto a quelli presenti sul mercato;
   lascia molto perplessi, inoltre, la volontà di voler affidare il rilascio del patentino a scuole private che presentano costi altissimi –:
   se e quali iniziative il Ministro intenda assumere per confrontarsi anche con l'EDPA e attivare un tavolo di lavoro per l'emanazione di norme di regolamentazione del settore che riescano a contemperare la indubbia necessità di sicurezza con la libera iniziativa soprattutto in un ambito che, come illustrato in premessa, offre molte opportunità di impiego anche per il futuro. (5-02881)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aviazione civile

informazione del consumatore

lavoro occasionale

aereo

microimpresa