ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02793

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 228 del 14/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: TARANTO LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 14/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/05/2014
Stato iter:
09/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2014
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 09/07/2014
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2014

DISCUSSIONE IL 09/07/2014

SVOLTO IL 09/07/2014

CONCLUSO IL 09/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02793
presentato da
TARANTO Luigi
testo di
Mercoledì 14 maggio 2014, seduta n. 228

   TARANTO e BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   lo sviluppo della produzione da scisti fa sì che, oggi, il prezzo del gas risulti, in Europa, circa il triplo e, in Asia, oltre il quadruplo di quello degli Stati Uniti. In particolare, dal 2005 al 2012, i prezzi nominali del gas per l'industria si sono abbattuti del 54 per cento negli Stati Uniti e sono invece saliti del 64 per cento in Europa;
   secondo le previsioni della IEA, a partire dal 2020, gli Stati Uniti raggiungeranno condizioni di autosufficienza per il gas e ridurranno al 30 per cento le importazioni di petrolio. Sempre secondo previsioni IEA, l'Europa vedrà invece crescere le proprie importazioni di gas dal 45 per cento del totale della domanda nel 2012 al 65 per cento nel 2035;
   diversificazione dei fornitori e integrazione di reti di distribuzione ed impianti di rigassificazione restano – anche alla luce delle indicazioni del «terzo pacchetto energia» dell'Unione europea – aspetti essenziali per la costruzione di un compiuto mercato europeo dell'energia e condizioni particolarmente rilevanti per la competitività del nostro Paese, ove più del 40 per cento della produzione elettrica è generata da centrali a gas;
   per quel che riguarda la diversificazione delle fonti, l'approvvigionamento italiano di gas è alimentato da quattro aree principali: dal mare del Nord e a mezzo del gasdotto Transitgas, che valica il confine svizzero al passo Gries, proviene circa il 14 per cento del nostro fabbisogno nazionale; dalla Russia e a mezzo del gasdotto Tag, che raggiunge Tarvisio, proviene circa il 28 per cento; dalla Libia e a mezzo del Greenstream, che approda a Gela, proviene circa il 10 per cento; dall'Algeria e a mezzo del gasdotto Transmed, che raggiunge l'Italia dopo essersi snodato in territorio tunisino, proviene circa il 32 per cento. Le importazioni via nave di gas liquefatto – di cui il Qatar è il nostro principale fornitore – contribuiscono per il 16 per cento circa e vengono immesse in rete dopo l'intervento dei rigassificatori di Rovigo e di Panigaglia;
   il protocollo d'intesa sottoscritto tra Snam e la compagnia belga Fluxys prevede, per la fine del 2014, la nascita di un società per la gestione unitaria di gasdotti di proprietà o in cui, comunque, le società partner abbiano quote proprietarie rilevanti – fatta eccezione per le reti operanti in territorio italiano e belga – ponendo così le premesse per una rilevante infrastruttura paneuropea delle reti di distribuzione del gas e concorrendo alla costruzione del ruolo dell'Italia come hub del mercato del gas nel cuore del Mediterraneo;
   il consorzio Tap – che gestisce il progetto di realizzazione del gasdotto transadriatico, che dovrebbe permettere al gas proveniente dalla regione del Mar Caspio di raggiungere i mercati europei, attraversando Turchia e Grecia e collegando l'Albania con le coste italiane – ha presentato il nuovo dossier richiesto dalla Commissione nazionale per la valutazione di impatto ambientale circa i possibili punti di approdo pugliesi e si attende ora l'esito del suo esame;
   con i comunicati diffusi il 30 aprile 2014 dalla compagnia austriaca OMV e dalla compagnia russa Gazprom è stata invece fornita notizia del fatto che il gasdotto South Stream avrà come punto di arrivo non più Tarvisio, ma Baumgarten, nei pressi di Vienna e già oggi importante hub centro europeo del gas;
   l'emergenza geopolitica della Libia si traduce anche in stallo della sua industria energetica con prospettive di forte impatto sull'approvvigionamento del nostro Paese tanto più in concomitanza con la crisi ucraina;
   in occasione del recente G7-energia di Roma, il Ministro Guidi ha informato della prossima firma di un accordo tra Italia e Canada concernente anche l'approvvigionamento di gas naturale liquefatto, e il Segretario statunitense all'Energia, Ernest Moniz, ha ribadito la disponibilità USA all’export di GNL;
   la dichiarazione congiunta rilasciata a conclusione dell'incontro di Roma dei Ministri dell'Energia del G7, dedicato all'iniziativa per la sicurezza energetica con particolare attenzione agli impatti della violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina da parte della Russia, così annota al punto 7): «Nel medio periodo, è essenziale la diversificazione delle fonti e dei percorsi di approvvigionamento. Nessun paese dovrebbe dipendere interamente da un fornitore. Abbiamo intenzione di promuovere un mercato più integrato del GNL, anche attraverso nuovi approvvigionamenti, lo sviluppo di infrastrutture di trasporto, di capacità di stoccaggio e di terminali GNL. Appoggiamo l'apertura di nuovi percorsi per l'approvvigionamento energetico, in particolare il Corridoio Meridionale come percorso per eventuali altre fonti di approvvigionamento per l'Europa. Promuoveremo ulteriormente mercati del gas flessibili, anche attraverso l'allentamento delle clausole di destinazione e attraverso il dialogo produttore-consumatore» –:
   quali siano le iniziative che il Ministro interrogato, per quanto di sua competenza, intende conseguentemente assumere per lo sviluppo delle conclusioni del G7-energia di Roma, con particolare riferimento agli impegni concernenti la promozione di «un mercato più integrato del GNL». (5-02793)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02793

  Il Ministero dello Sviluppo Economico attraverso i propri Uffici (DG SAIE) ha attivato una discussione con i focal points del G7 per dare seguito, via Agenzia Internazionale dell'Energia e UE, le decisioni del G7 Energia di Roma sulla sicurezza degli approvvigionamenti, da perseguire con misure di breve, medio e lungo termine, e sulle misure di aiuto alla situazione energetica ucraina, anche pienamente confermate dal Summit G7 di Bruxelles.
  Si è preso contatto con l'Agenzia Internazionale dell'Energia per valutare il loro contributo in termini di studio della «capacità di resistenza» del sistema gas europeo ed è stata predisposta una prima ipotesi di tematiche da sviluppare entro la fine dell'anno.
  La Commissione europea, altresì, a seguito della Comunicazione del 28 maggio 2014 sulla «Sicurezza energetica europea», che sarà discussa durante la Presidenza italiana del Consiglio della UE, documento che rispecchia le analisi italiane predisposte per il G7, ha anche identificato 33 progetti energetici infrastrutturali prioritari da implementare nel breve e medio termine, sia nel settore gas sia in quello elettrico, ed ha iniziato gli «stress test» sulle infrastrutture gas.
  In quest'ambito, la Presidenza italiana del Consiglio europeo, in coordinamento con la Commissione europea, organizzerà un incontro d'alto livello, a Roma il 19 novembre prossimo, invitando oltre gli Stati membri, tutti gli Stati che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo. In tale circostanza sarà focalizzato lo sviluppo del potenziale di risorse idrocarburi nell'Africa settentrionale (Algeria, Tunisia, Egitto e Libia) e nell'area sud orientale del Mediterraneo (Cipro e Israele), analizzando anche l'uso del GNL nel Mediterraneo come carburante per il trasporto marittimo, in vista dei nuovi limiti di emissione del traffico navale previsti al 2020.
  La Presidenza italiana continuerà inoltre a promuovere lo sviluppo del corridoio Sud come una rotta di fornitura di gas dall'area caspica, e la migliore utilizzazione dei terminali di rigassificazione del GNL al fine di avvantaggiarsi dello sviluppo del mercato internazionale del GNL che, nel medio termine, diventerà più liquido e globalizzato, anche in considerazione del fatto che nella Comunicazione della Commissione sulla sicurezza energetica, viene indicata tra le priorità europee la realizzazione di un hub energetico mediterraneo.
  Il Ministero dello Sviluppo Economico, infine, si è attivato per valutare la possibilità di elaborare un piano nazionale integrato per lo sviluppo del GNL per il suo uso diretto nei trasporti pesanti via gomma e marittimi, in vista dell'adozione al 2020 di nuovi più severi limiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

gas naturale

sicurezza d'approvvigionamento

gasdotto

importazione

diversificazione energetica

distribuzione d'energia

industria energetica

infrastruttura dei trasporti