ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02666

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 214 del 17/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 17/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/04/2014
Stato iter:
11/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2014
Resoconto OLIVERO ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 11/06/2014
Resoconto COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/04/2014

DISCUSSIONE IL 11/06/2014

SVOLTO IL 11/06/2014

CONCLUSO IL 11/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02666
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo di
Giovedì 17 aprile 2014, seduta n. 214

   CIMBRO e COVA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nell'ottobre 2013 la Guardia di finanza ritirava, presso le associazioni di categoria, fascicoli relativi a 50 mila aziende agricole su tutto il territorio nazionale, con conseguente blocco dell'erogazione del contributo PAC (politica agricola comune);
   gli agricoltori venivano a conoscenza di tale provvedimento unicamente nel mese di dicembre, quando non si vedevano accreditati i contributi citati e ciò senza alcun preavviso da parte delle autorità;
   il blocco dei contributi PAC, ammontante a 200 milioni di euro, comporta, oltre alla mancanza di introiti derivanti dal fondo europeo, altresì il diniego da parte degli istituti di credito di anticipazioni o mutui, e ciò proprio a causa del fermo dei fascicoli aziendali. Si sta assistendo quindi al sostanziale blocco del credito finanziario alle aziende agricole. Tale questione, come peraltro riportato da molti organi di stampa, riguarda l'intera categoria e l'intero territorio nazionale;
   i fascicoli aziendali vengono compilati annualmente dagli agricoltori e, quand'anche fossero riscontrate delle irregolarità nella compilazione, la mancanza di limiti di tempo alle indagini e l'assoluta mancanza di motivazioni per cui si sottopone un'azienda ad un'indagine, ha come solo effetto quello di riproporre le medesime irregolarità (qualora ve ne fossero) anno dopo anno, creando quindi un circolo vizioso;
   in molti casi le irregolarità riscontrate sarebbero solo di natura amministrativa: con particolare riguardo ai contratti, 8 mila circa, stipulati con persone decedute si sottolinea, poi, che tale eventualità, in molti casi, si verifica solo a causa del mancato aggiornamento catastale; non sarebbero quindi accettati dal sistema contratti con persone diverse da quelle cui è intestato il terreno stesso (siano queste anche decedute);
   Agea, inoltre, tramite il proprio sistema di controllo satellitare, può agevolmente ed in ogni momento verificare il tipo di coltura effettuato sui singoli terreni –:
   quali iniziative il Ministro intenda mettere in atto per assicurare un controllo preventivo da parte della pubblica amministrazione sui contratti depositati, per distinguere le mere irregolarità da eventuali disegni elusivi delle normative parallelamente, garantendo l'aggiornamento dei dati catastali da parte degli organi competenti. (5-02666)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02666

  L'operazione bonifica condotta presso i Centri di assistenza agricola dalla Guardia di finanza in merito al corretto funzionamento dei sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura, ha portato al sequestro di circa 50.000 fascicoli di aziende agricole per talune irregolarità riscontrate, con il conseguente blocco dei contributi PAC.
  A parere dell'interrogante, molte delle irregolarità riscontrate sarebbero solo di natura amministrativa in quanto concernenti il mancato aggiornamento dei dati catastali presenti nei contratti depositati. Da qui, la richiesta di iniziative atte ad assicurare un controllo preventivo sui contratti depositati che garantisca l'aggiornamento catastale dei dati da parte degli organi competenti.
  Al riguardo, fermo restando che l'aggiornamento della base dati catastali è ovviamente di competenza dell'Agenzia delle entrate, vorrei tuttavia evidenziare come, già da tempo, sia stato intrapreso con la predetta Agenzia uno scambio regolare di dati e informazioni concernenti gli aggiornamenti dei dati in parola, come previsto dalle apposite convenzioni che disciplinano, tra l'altro, anche tale materia.
  Colgo l'occasione per precisare che, alla luce delle prime informazioni fatte pervenire dalla Guardia di finanza nell'ottobre 2013 riguardo alle indagini condotte (prima del pagamento degli anticipi della domanda unica 2013 agli aventi diritto) sono state avviate le necessarie verifiche sia dagli organismi pagatori che dalla stessa Guardia di finanza.
  Benché nel corso della riunione di coordinamento del Comitato dei direttori degli organismi pagatori (tenutasi lo scorso 26 marzo) fosse già stata evidenziata la necessità di contemperare le esigenze cautelari scaturite dall’«operazione bonifica» nei confronti dei soggetti coinvolti, con il rispetto dei termini di pagamento fissati dalla normativa europea (in particolare quello del 30 giugno 2014 per la domanda unica), nonché ipotizzata la possibile ripresa delle erogazioni (nei confronti delle aziende per le quali, entro una scadenza ragionevole, non fossero intervenuti nuovi e più circostanziati elementi atti a giustificare il mantenimento delle misure sospensive adottate), a seguito dei primi esiti delle verifiche condotte dalla Guardia di finanza è stato ritenuto opportuno privilegiare gli interessi finanziari pubblici.
  Tale decisione è scaturita tenendo altresì presente che i controlli, per il numero elevato dei soggetti interessati, avrebbero potuto trovare conclusione con ogni probabilità anche dopo la fine del corrente anno (con il rischio del mancato riconoscimento da parte dei Servizi della Commissione europea degli importi dei relativi pagamenti in quanto effettuati oltre i termini comunitari), con la conseguenza di far gravare tali importi sul bilancio nazionale.
  Pertanto, ad oggi, può ritenersi superata la necessità di mantenere la sospensione cautelare delle erogazioni nei confronti dei soggetti interessati dall'indagine in oggetto, a meno che non siano emerse o non emergano notizie circostanziate, riscontrate direttamente dagli Organismi pagatori nel corso delle verifiche da essi effettuate.
  Detti organismi, comunque tenuti a proseguire i controlli delle posizioni segnalate e non ancora verificate e a tenere in debita considerazione le eventuali successive comunicazioni della Guardi di finanza, sono già nelle condizioni di poter riprendere i pagamenti nei confronti dei soggetti già sospesi cautelativamente in conseguenza dell'indagine suddetta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

catasto

contratto

politica agricola comune

settore agricolo