ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02571

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 205 del 04/04/2014
Abbinamenti
Atto 5/02527 abbinato in data 18/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/04/2014
Stato iter:
18/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/09/2014
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 18/09/2014
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/04/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/09/2014

DISCUSSIONE IL 18/09/2014

SVOLTO IL 18/09/2014

CONCLUSO IL 18/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02571
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Venerdì 4 aprile 2014, seduta n. 205

   BURTONE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il prossimo anno scolastico 2014-2015 gli studenti iscritti complessivamente saranno ben 33.997 rispetto a quello attuale e, pur tuttavia, per effetto del blocco all'organico di diritto previsto dalla legge n. 122 del 2012, il numero degli insegnanti sarà sempre lo stesso: 600.839;
   il dato più allarmante e che il saldo 0 sul numero degli insegnanti presenta aspetti di penalizzazione per il Mezzogiorno;
   mentre in Lombardia vi saranno 420 insegnanti in più, in Sicilia ve ne saranno 504 in meno;
   ora si scopre che in alcune zone d'Italia saranno anche di meno;
   le organizzazioni sindacali sono molto preoccupate in quanto le regioni meridionali perderanno 14 cattedre in Abruzzo, 58 in Basilicata, 183 in Calabria, 387 in Campania, 33 in Molise, 340 in Puglia, 27 in Sardegna e appunto 504 in Sicilia;
   tranne l'Umbria, che perderà comunque 11 cattedre tutte le altre regioni del Centro-Nord avranno invece un numero maggiore di docenti;
   è paradossale che questo avvenga in una macro area nella quale un giovane su quattro lascia la scuola prima del tempo;
   diventa prioritario il superamento della logica della costituzione degli organici solo in riferimento al numero degli iscritti perché ci sono altri parametri che andrebbero presi in considerazione nel ponderare tale criterio numerico e uno tra questi è sicuramente la complessità sociale e anche l'abbandono da parte degli studenti;
   il numero di scuole e di alunni andrebbe quindi rapportato alle esigenze territoriali, tanto è vero che la competenza rimane esclusiva degli enti locali e in relazione ad alcuni parametri va ripensata la modalità di organizzazione degli organici e della intera offerta formativa del servizio scolastico pubblico –:
   se e quali iniziative il Governo intenda assumere per scongiurare questo ulteriore decremento degli insegnanti nelle regioni del Mezzogiorno ed, in particolare, in Sicilia al fine di procedere ad una riconsiderazione della offerta formativa e della organizzazione del corpo docente che tenga nella dovuta considerazione anche altri parametri più legati alla complessità del territorio dal punto di vista sociale.
(5-02571)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02571

  Con le interrogazioni cui si risponde, gli onorevoli Oliverio e Burtone segnalano la situazione di mancato incremento dell'organico di diritto del personale docente delle scuole in particolare in alcune regioni del Mezzogiorno e chiedono, al riguardo, interventi tesi ad arginare tale fenomeno.
  Mi preme precisare che il Ministero è ben consapevole delle esigenze rappresentate dagli interroganti. Allo stesso tempo, devo far presente però che, a sensi dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, a decorrere dall'anno scolastico 2012/2013, le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed ATA della scuola non devono superare la consistenza di quelle determinate nell'anno scolastico 2011/2012 (anche nel rispetto delle misure di contenimento della spesa pubblica).
  Stante la descritta cornice normativa, la ripartizione dei posti per la definizione dell'organico di diritto per l'anno scolastico 2014/2015 è stata effettuata, secondo quanto previsto dall'articolo 2, commi 2 e 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009, tenendo conto delle caratteristiche geo-morfologiche dei territori interessati, delle condizioni socio-economiche e di disagio delle diverse realtà nonché delle caratteristiche dell'edilizia scolastica.
  Unitamente ai parametri ora citati, la consistenza della popolazione scolastica ha costituito il principale elemento che si è preso in considerazione al fine di determinare gli organici. A tale proposito, è da evidenziare come, negli ultimi due anni, si è mediamente verificato, a livello nazionale, un aumento progressivo degli iscritti e ciò a fronte di un organico invariato e, peraltro, non suscettibile di incremento, come sopra precisato.
  La variazione del numero degli alunni, tuttavia, non si è presentata in maniera omogenea tra le diverse zone del Paese, infatti si sono riscontrati significativi aumenti in alcune regioni e situazioni di calo in altre. Cito, a titolo meramente esemplificativo, i dati più significativi di quattro regioni: + 12.960 in Lombardia,+ 9.344 in Emilia-Romagna, –5.409 in Sicilia,-3.064 in Puglia. Pertanto, proprio tenuto conto di tale disomogeneità, il Ministero ha ritenuto opportuno procedere a una redistribuzione dei posti di organico di diritto tra i vari Uffici scolastici regionali, rispetto all'anno precedente, in misura proporzionale alle variazioni della popolazione scolastica nel frattempo intervenute in ciascuna regione.
  Fermo restando quanto fin qui esposto, evidenzio che gli Uffici scolastici regionali, in sede di adeguamento dell'organico di diritto alla situazione di fatto, nei limiti consentiti a livello ministeriale possono intervenire per risolvere le eventuali maggiori criticità connesse alla composizione delle classi e all'offerta formativa, sia mediante l'utilizzazione di eventuali economie realizzatesi, sia attraverso l'assegnazione di risorse aggiuntive.
  Anche per l'anno scolastico 2014/2015, come avvenuto in passato, il Ministero a fronte delle richieste pervenute dagli Uffici scolastici regionali, ha incrementato la dotazione dei posti in organico di fatto in base alle esigenze che sono state manifestate da ciascun Ufficio in modo da ovviare alle situazioni di maggior disagio rilevate in ambito territoriale. Ovviamente sono tutelate le esigenze legate all'assegnazione del personale di sostegno ad alunni con disabilità in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 2010, per rendere effettivo il loro diritto all'istruzione.
  Ricordo, infine, che, come previsto dal rapporto «La buona scuola» sulle misure da intraprendere per la scuola, pubblicato in data 3 settembre 2014 nel sito della Presidenza del Consiglio «passodopopasso.italia.it» e nello stesso sito del MIUR, è intenzione del Governo, nel piano assunzionale annunciato, affrontare anche il tema della determinazione degli organici, anche in posizione funzionale, al fine di una revisione della disciplina che li renda maggiormente rispondenti alle esigenze dell'utenza scolastica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

istituto di istruzione

Mezzogiorno

Sicilia

insegnante