ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02550

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 204 del 03/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 03/04/2014
Stato iter:
18/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/09/2014
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 18/09/2014
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/04/2014

DISCUSSIONE IL 18/09/2014

SVOLTO IL 18/09/2014

CONCLUSO IL 18/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02550
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Giovedì 3 aprile 2014, seduta n. 204

   GRILLO. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   diversi, seppur ad avviso dell'interrogante apparenti, sono i decreti e i provvedimenti sulla spending review, nonché i tagli proposti per far fronte alla situazione di crisi in cui versa il nostro Paese;
   altrettanto diversi, sembra siano le sedi di proprietà dello Stato, adibite ai vari ministeri, che purtroppo nonostante, anche, le onerose ristrutturazioni, sono a tutt'oggi vuote, prive di alcun tipo di utilizzo;
   vi sono enti privati, vigilati e finanziati da ogni singolo ministero, che occupano altri palazzi con contratti di affitto che gravano sicuramente in modo pesante sul bilancio dello Stato;
   infatti, come riportato da alcuni articoli di stampa, i ministeri italiani, pur di risiedere in immobili in affitto non esitano a contrarre debiti fuori bilancio;
   debiti del valore di circa un miliardo di euro nel 2011, ultimo anno del quale si hanno dati ufficiali, mentre, nel frattempo, il Demanio dello Stato gestiva immobili inutilizzati di sua proprietà per un valore di svariati miliardi di euro;
   questo è quanto ammesso dallo stesso Carlo Cottarelli, commissario per la spending review, il quale afferma che ad oggi, i ministeri spendono in affitto circa 750 milioni di euro, in tutta Italia, senza contare gli enti decentrati, la sanità e le società partecipate dallo Stato;
   vi sono secondo l'interrogante contratti a prezzi più alti del mercato per favorire i notabili locali proprietari dei palazzi –:
   quale sia l'elenco degli enti vigilati e finanziati dal Ministro interrogato;
   quali e quanti siano i palazzi di proprietà del ministero e a quale utilizzo questi siano adibiti, ovvero se siano vuoti;
   quali siano i costi sostenuti per le ristrutturazioni e il mantenimento di tali strutture oggi vuote;
   se possa fornire, nel rispetto della trasparenza dei dati ministeriali e delle società ad esso collegate, i dati riguardanti i contratti di affitto stipulati dal ministero e dalle società partecipate, ovvero, i nomi dei locatori, i costi di affitto, la durata e le spese di gestione, dal 2005 ad oggi;
   se non sia, dunque, il caso di rimuovere tali strutture utilizzando gli edifici esistenti di proprietà statale. (5-02550)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-02550

  Al fine di assolvere alla funzione informativa richiesta con il presente atto di sindacato ispettivo, con cui gli Onorevoli interroganti pongono una serie di quesiti in merito al patrimonio immobiliare della Difesa, allo scopo di fornire una risposta più chiara ed esaustiva, si mettono a disposizione della Commissione alcune schede e tabelle riepilogative delle singole situazioni.
  Pertanto, con riferimento al primo quesito relativo all'acquisizione dell'elenco degli enti vigilati e finanziati dal Dicastero, si mette a disposizione una scheda contenente le informazioni richieste.
  Con riferimento al secondo quesito, invece, con cui si chiede: «quali e quanti siano i palazzi di proprietà del ministero e a quale utilizzo questi siano adibiti, ovvero se siano vuoti», si partecipa che il Ministero dell'economia e finanze (MEF) «proprietario» di tutti i beni dello Stato, concede in uso gratuito ai vari dicasteri, inclusa la Difesa, immobili dello Stato per l'espletamento di propri compiti istituzionali (4.000 circa quelli in uso al Dicastero).
  Ciò premesso, in esito a provvedimenti di razionalizzazione e accorpamento della propria struttura organica, la Difesa ha nel tempo resi liberi da funzioni molti immobili, nelle more della retrocessione al citato MEF (in particolare, all'Agenzia del Demanio), quale titolare di tutti i beni dello Stato e responsabile per il loro utilizzo.
  In tale quadro, la Difesa – con riferimento alle più recenti disposizioni normative volte ad accelerare l'alienazione/valorizzazione di tali strutture – ha segnalato alla citata Agenzia del Demanio, quali beni non più utilizzati per finalità istituzionali:
   n. 405 immobili ai sensi della legge n. 296/06 (finanziaria 2007) e della legge n. 244/07 (finanziaria 2008) per un controvalore di circa 2 miliardi di euro, per finalità di riduzione del debito pubblico;
   n. 1558 ulteriori compendi per l'eventuale:
    conferimento ai fondi comuni di investimento immobiliare ai sensi della legge n. 135/12 ovvero vendita da parte del MEF;
    riutilizzo da parte delle altre amministrazioni statali per il contenimento dei canoni di locazione passiva;
    trasferimento gratuito ai Comuni, Città Metropolitane, Province e Regioni, ai sensi dell'articolo 56-bis della legge n. 98/13.

  Per completezza di informazione, si evidenzia che – nel corso del corrente anno – è stata:
   introdotta la cosiddetta procedura della «valorizzazione d'onore» (articolo 9 del decreto legislativo n. 7/14), che prevede la possibilità di concedere in uso per un periodo massimo di 10 anni i beni non oggetto di specifiche istanze da parte degli Enti Territoriali, ai sensi del citato articolo 56-bis, a chiunque presenti formale domanda e dimostri di essere in possesso di idonei requisiti economici e imprenditoriali per la loro valorizzazione;
   costituita una specifica task force, quale punto di riferimento certo e immediato per Enti e Istituzioni interessati al patrimonio immobiliare del Dicastero, alle dirette dipendenze dell'Autorità Politica.

  Con riferimento al terzo quesito, con cui si chiede: «quali siano i costi sostenuti per le ristrutturazioni e il mantenimento di tali strutture oggi vuote», si sottolinea che le risorse economiche destinate al settore infrastrutturale della Difesa per interventi di mantenimento/ristrutturazione hanno subito, nel corso degli anni, un notevole decremento, tale da consentire esclusivamente interventi urgenti e/o limitati al soddisfacimento di specifici obblighi di legge per le infrastrutture con presenza di funzioni militari.
  Tale policy si riflette con maggiore intensità sulle cosiddette infrastrutture non attive (cioè vuote), dove gli interventi vengono circoscritti all'eliminazione di situazioni di potenziale pericolo per la pubblica incolumità, mantenimento dei requisiti di sicurezza, per un importo abbastanza contenuto, quantificabile in alcune migliaia di euro/anno.
  Con riferimento al quarto quesito, con cui viene chiesto al Dicastero: «se possa fornire, nel rispetto della trasparenza dei dati ministeriali [...], i dati riguardanti i contratti di affitto stipulati dal ministero [...], ovvero, i nomi dei locatori, i costi di affitto, la durata e le spese di gestione, dal 2005 ad oggi», nonché al quinto quesito: «se non sia, dunque, il caso di rimuovere tali strutture utilizzando gli edifici esistenti di proprietà statale», si precisa, relativamente ad entrambi, che la Difesa ha significativamente ridotto il numero degli immobili condotti in regime di locazione passiva, per i quali viene messa a disposizione della Commissione una tabella sinottica riepilogativa della situazione attuale.
  È una situazione provvisoria destinata ad una drastica ulteriore riduzione e all'azzeramento, secondo le stringenti direttive del Ministro della difesa, Senatrice Pinotti, al riguardo.
  Si sottolinea, infine, per completezza di informazione, che la Difesa ha contribuito in maniera significativa alla riduzione delle spese di locazione anche a favore di altri organi, amministrazioni ed enti pubblici quali, ad esempio, la Camera dei deputati, il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'Interno, il Ministero per i Beni e gli Affari Culturali, il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione e il Ministero della Giustizia, avendo già retrocesso molte infrastrutture all'Agenzia del Demanio per tali finalità.

ENTI VIGILATI E FINANZIATI DAL MINISTERO DELLA DIFESA

   AGENZIA INDUSTRIE DIFESA;
   DIFESA SERVIZI S.p.A.;
   CASSA DI PREVIDENZA DELLE FORZE ARMATE;
   OPERA NAZIONALE PER I FIGLI DEGLI AVIATORI;
   UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO (con il concerto del CONI);
   LEGA NAVALE ITALIANA (con il concerto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti);
   ASSOCIAZIONE ITALIANA DELLA CROCE ROSSA, per le componenti ausiliarie delle Forze Armate (vigilata dal Ministero della Salute, con il concerto della Difesa);
   AERO CLUB d'ITALIA (vigilato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il concerto della Difesa);

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

ministero

spesa pubblica

locazione immobiliare

debito